Grotte dei frati,
benedetto il Beato Bernardo

SEFRO - Consacrata la statua di uno dei primi seguaci di San Francesco. Cresce il turismo religioso della via Lauretana grazie alla spiritualità francescana

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benedizone statua bernanrdo sofero foto corrado carminelli

Un momento della cerimonia

di Monia Orazi

(foto di Corrado Carminelli)

Cerimonia suggestiva, ieri mattina presso “le grotte dei frati” di Sefro, come da sempre le chiama la popolazione, per la benedizione della statua del Beato Bernardo da Quintavalle, tra i primi seguaci di San Francesco, che soggiornò nelle grotte del monte Crestaio, a Sefro, tra il 1237 ed il 1239. Sul luogo, l’eremo del Trebbio, è stata posta anche una croce in legno, benedetta insieme alla statua dall’arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, alla presenza dei rappresentanti del comune di Sefro, dei paesi vicini e dell’associazione “Ascent terre dei Camulani e dei Varano”, che tanto ha voluto l’iniziativa. La finalità è quella della valorizzazione storica del territorio, dopo un’attenta ricerca supportata anche dall’arcivescovo Brugnaro, per riscoprire quei percorsi di spiritualità e pellegrinaggio che hanno fatto da sfondo ai sentieri francescani, oggi indicati nei percorsi turistici.

benedizione statua beato bernardo sefro foto corrado carminelli

La statua del Beato Bernardo

Dai luoghi di culto e preghiera lo sviluppo di valorizzazione turistica è giunto a quel progetto più ampio che è la Via Lauretana, che include i luoghi della spiritualità francescana, nel percorso che per secoli ha attratto frotte di pellegrini tra Assisi e Loreto. Nella città mariana, arrivano ogni anno circa due milioni di pellegrini, che si fermano a pregare nella basilica, l’obiettivo è di intercettare i flussi dei pellegrini, per poter includere gli altri luoghi francescani nella rete di visite, comprendendovi diversi centri della provincia di Macerata, tra cui Sefro, per questo motivo l’associazione Ascent ha voluto far riaprire, con il supporto del Comune e dei volontari, il sentiero di accesso alle grotte ponendovi la statua che ricorda il Beato. Bernardo da Quintavalle fu il primo seguace di San Francesco, era di condizione agiata, si laureò in legge a Bologna, rimase colpito da una predica nel 1208 insieme al Santo di Assisi, si spogliò di tutti i suoi averi. Alla morte del Poverello di Assisi, fu costretto a fuggire, per sfuggire alle persecuzioni di frate Elia, un altro discepolo, che voleva applicare la regola francescana in forma più lieve. Si rifugiò nelle grotte di Sefro, una era utilizzata come chiesa, visto che è stata ritrovata una pietra orizzontale, probabilmente utilizzata come altare. Un giorno lo scoprì un legnaiolo, il frate gli spiegò i motivi della fuga, lavorando per lui in incognito, in cambio di cibo. La sua presenza a Sefro è attestata dallo storico dell’epoca, frate Angelo Careno.

 

benedizione statua bernardo sefro foto corrado carminelli



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