Il sindaco Romano Carancini, Irene Manzi, il capo della delegazione del Fai provinciale Maria Paola Scialdone e sulla destra il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni in giacca grigia
L’arrivo in città del sottosegretario Borletti Buitoni accolta dal sindaco Carancini
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
«Macerata è una città che ha investito molto e bene sulla cultura e sono convinta che ne sarà ripagata. Tagli allo Sferisterio? Certi criteri vanno rivisti». Incantata dalle meraviglie del capoluogo il sottosegretario del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, benedice la città «che si identifica – dice – nella bellezza nella cultura e nell’arte». Accolta dal sindaco Romano Carancini, dal deputato Pd Irene Manzi, dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e dal capo della delegazione del Fai provinciale Maria Paola Scialdone il sottosegretario si è intrattenuta nel pomeriggio per una lunga visita che l’ha vista fare tappa alla torre dell’orologio e ai musei civici di Palazzo Buonaccorsi. Un rendez vous con l’Atene delle Marche a cui Borletti Buitoni aveva promesso di non mancare dopo aver saltato, per malattia, la prima della 51esima stagione lirica. Il giro turistico cui hanno fatto da guida lo stesso Carancini e l’assessore Monteverde è stato preceduto da un breve colloquio nello studio del sindaco.
Nella sala dell’Eneide a Palazzo Buonaccorsi
Visita al meccanismo dell’orologio planetario all’interno della Torre dei tempi
Diversi i temi trattati: dagli investimenti sulla cultura operati negli ultimi dall’amministrazione – con dettagliata spiegazione dell’operazione Torre dei Tempi – al taglio di 100mila euro del Fus per la stagione lirica 2015. «Una cifra importante per lo Sferisterio – ha ribadito Carancini – sulla quale chiediamo una riflessione più accurata da parte del Governo».
«Ahimè sono una melomane – ha ammesso il sottosegretario con “delega al paesaggio e non alla musica” ci tiene a ribadire – ma credo che alcuni criteri vadano rivisti. Nella riforma della graduatoria per l’assegnazione dei fondi era giusto stabilire parametri che evitassero lo sbriciolamento delle risorse. Ma credo che la virtuosità della gestione dello Sferisterio, considerando il lavoro fatto soprattutto sul reperimento dei fondi privati e la riconosciuta qualità artistica del cartellone debbano essere parametri più pesanti nell’erogazione dei fondi pubblici».
Gli omaggi della città offerti dal primo cittadino – due volumi sulla storia del teatro Lauro Rossi e sulla cartografia di Padre Matteo Ricci – fanno da preludio alla visita alla torre dell’orologio che Borletti non esita a definire «una meraviglia». La vicenda del ritorno del planetario sulla torre civica, che il sindaco non nasconde essere stata preceduta da «un animato dibattito trentennale tra promotori e detrattori dato il costo dell’operazione», incuriosisce ancora di più il sottosegretario: «Avete fatto una cosa fantastica – dice vedendo il macchinario interno che muove il planetario e il carosello dei Pupi – un’opera bellissima ed entusiasmante».
Il sindaco Carancini e l’assessore Monteverde hanno omaggiato il sottosegretario con due volumi sul teatro Lauro Rossi e su Matteo Ricci
Al museo della carrozza con Irene Manzi, deputato Pd
«I numeri ci premiano – dice l’assessore Monteverde mentre la delegazione si sposta verso palazzo Buonaccorsi – nell’ultimo anno abbiamo avuto 40 mila turisti», una cifra che la stessa Borletti ammette essere «incredibile ma verosimile, data la bellezza della città che inviterò a visitare insieme agli centri delle Marche, una regione che può essere da esempio, dove gli amministratori fanno un lavoro eccezionale sapendo coniugare territorio, arte e cultura ». Approfondito il tour attraverso i musei civici a partire dal primo piano, dedicato all’arte antica. Il sottosegretario incantata commenta: «Complimenti agli allestimenti e al restauro delle opere e delle sale. Il rosso – quello dei drappi che coprono le pareti – è un colore fantastico perché le opere escono doppiamente visibili».
La lussuosa sala dell’Eneide «restaurata in maniera impeccabile» sottolinea, è il fil rouge che lega Macerata al “Giovane Favoloso” la pellicola di Mario Martone sulla vita di Giacomo Leopardi. Il sottosegretario ammette di amare il poeta romantico come la città che gli ha dato i natali, Recanati, «Dotata – dice – di quella suggestiva malinconia che probabilmente lo ha ispirato nelle sue opere». Ampio e appassionato anche il tour nel piano di arte moderna alla scoperta del secondo Futurismo che mosse i passi da Macerata. Quindi un giro virtuale verso Appignano, nell’accurata simulazione digitale nel museo della carrozza nei sotterranei del palazzo.
Il saluto a Macerata è preceduto dalla promessa di tornare ancora per la prossima stagione lirica. In mattinata il sottosegretario ha partecipato alle manifestazioni legate alla natività della Beata Vergine di Loreto, prendendo parte all’accensione della lampada per l’Italia nella Santa Casa all’interno della basilica. In serata la Borletti ha voluto rendere il suo apprezzamento per Macerata social con due tweet in cui ha condiviso il suo apprezzamento per il restauro dell’orologio e di palazzo Buonaccorsi.
Il colloquio nello studio del sindaco
Nel museo di arte antica
La vista dal palazzo Buonaccorsi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ecco: allora dica a Franceschini di mettere mano al portafogli!!!!
Alla faccia dei denigratori!!