Si chiama Stefania Silvidii, originaria di Rosciano (Pescara), la paziente del centro Santo Stefano di Porto Potenza che ha deciso di rialzare la testa attraverso l’arte dopo mesi di stop forzato dalla malattia per provare a tornare a quella che era la sua normalità. «Ho proposto alla dottoressa Mogliani, responsabile del reparto Fisio 2 del Santo Stefano, dove mi trovo da febbraio – dice Stefania, presidente dell’associazione “Arte suoni e colori” – di poter adattare al reparto uno dei progetti di piazza che portavo avanti prima di ammalarmi». Al posto della piazza, l’aula verde del reparto. Al posto dei tavoli, alcuni tappeti. Al posto di decine e decine di giovani, quasi una ventina di pazienti in carrozzina.
Identico l’entusiasmo dei partecipanti e il desiderio di mettersi in gioco attraverso un pennello e le tempere e di cimentarsi in un momento creativo di gruppo, condotto da Stefania che, con adeguati sottofondi musicali, ha spiegato i principi delle linee e dei colori alla base dell’arte pittorica dell’inventore dell’astrattismo, Vassili Kandinskij, suo principale ispiratore. «E’ stato un momento bello e originale – ha detto Daniela Mogliani responsabile del reparto – l’arte può essere uno strumento riabilitativo importante e potente. Stefania, con le sue competenze, passione ed entusiasmo, ha saputo coinvolgere un nutrito gruppo di pazienti in un momento di preziosa espressione di sé stessi attraverso l’arte».
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