Giordano Fratini è scomparso domenica sera, intorno alle 18, a Montelupone dopo una lunga malattia a 21 anni
di Sara Santacchi
(foto di Lucrezia Benfatto)
Sulle note di “Cosa avevi in mente” di Antonello Venditti amici, parenti e conoscenti hanno dato l’ultimo saluto a Giordano Fratini, il 21enne di Montelupone, tragicamente scomparso domenica sera, dopo una lunga malattia (leggi l’articolo). «Tutta un’altra vita, una storia diversa da questa» sono le parole della canzone che hanno risuonato nella chiesa della Collegiata di Montelupone, oggi pomeriggio gremita di giovani in lacrime per Giordy, come lo chiamavano gli amici. Commozione e dolore si sono mischiati ripensando al sorriso del ragazzo che «tante volte ci ha portato conforto – ha detto don Luigino Tartabini durante la funzione religiosa – Oggi siamo qui per ricevere consolazione e pregare per il nostro fratello Giordano. Più che rispondere alle tante domande che ci poniamo in questo momento, cerchiamo di consolare il nostro dolore. Siamo oppressi dalla sofferenza – ha continuato il sacerdote – solo il Signore può ristorarci e fare luce, soprattutto ai tanti perché che si stanno ponendo i giovani, ma in fondo tutti. Tutti abbiamo bisogno di ritrovare il senso della vita. Nessuno di noi vive e muore per se stesso»ha concluso don Luigino.
A celebrare la messa insieme a lui don Gianfranco. «Quando l’ho conosciuto – ricorda- era una persona schietta, vera. Ha lottato e ha terminato la corsa, non perdendo la fede. Il Signore si prendeva cura di lui attraverso i suoi genitori. Abbiamo vissuto tanti fatti a Montelupone, ma sono proprio gli stessi che devono aiutarci a vivere anche meglio. Siamo sempre tristi. Lui ha vissuto le sue sofferenze accettandole e dando forza alla sua famiglia». Tanti gli aspetti del giovane ricordati: il suo sorriso, la sua forza, le parole di sostegno continuo nei confronti degli altri e l’attenzione per i poveri. Proprio per rispettare questa sua propensione, la famiglia ha deciso di devolvere le offerte raccolte durante la cerimonia ai più bisognosi. Diverse le immagini in chiesa in cui compare Giordano. Foto in cui sorride e si diverte in compagnia dei suoi amici, come qualsiasi ventenne. Le lacrime hanno preso il sopravvento alla fine della cerimonia quando la parola è passata proprio ai suoi compagni di tante avventure: “Hai contagiato tutti con la tua allegria – ha detto Roberto Bigoni, leggendo una lettera – Non ti rendi conto di quanto sei stato importante per noi. Volevamo ringraziarti per l’ultima volta, per tutte le volte che ci hai dato forza. Hai affrontato tutto con un sorriso combattendo come un leone, nonostante il nemico fosse molto forte. È stato un vero onore conoscerti, non so se riusciremo mai a fare a meno di te». «Ho notato che le piccole cose possono essere molto speciali – ha detto con la voce rotta un altro amico – Voglio dirti grazie per tutte le cose che ho visto quando pensavi che non stessi guardando». Infine i ricordo del sorriso di Giordano, quel sorriso che l’ha sempre accompagnato e col quale ha dimostrato che si può vivere sorridendo, nonostante tutto, e un saluto rivolto dagli amici Davide e Ludovico che non vuole essere un addio perchè: «Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta». Un lungo corteo con fiori e cartelloni di foto ha accompagnato la salma di Giordano fino al cimitero.
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Ciao Giordano! !!
Sei un angelo ♥
Ovunque tu sia spero tu possa mandare un pò di serenità ai tuoi genitori… R.I.P piccolo <3
Giordano è stato un buon soldato coraggioso, che ha avuto la fronte verso il Sole di Giustizia fino alla fine. Ringraziamo Dio di avercelo dato. Se gli uomini dimenticano, Dio non dimentica e ti avvolge nella Sua pace.