Il gruppo Gucci non sente la crisi
Operai della Pigini premiati e soddisfatti
“Non ci fanno sentire solo un numero”

RECANATI - Presentato alla Cgil il nuovo contratto integrativo aziendale che porterà ogni anno circa 2mila euro di bonus nelle tasche dei lavoratori: «Siamo parte attiva dell'azienda, chiedono anche il nostro parere su come migliorare»

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Le Rsu della ditta Pigini e al centro Sonia Paoloni

di Marco Ribechi

Fino a 2 mila euro di premi all’anno e un lavoratore che non è più solamente una matricola ma diventa parte costituente e creativa dell’azienda. Questo il succo del contratto integrativo aziendale sottoscritto dai dipendenti della ditta Pigini s.r.l. (leggi l’articolo), per il 70% proprietà del gruppo Gucci S.p.a., presentato questa mattina alla sede della Cgil di Macerata. «Il contratto integrativo ha delle caratteristiche molto moderne come da sempre è la filosofia Gucci che pone al centro la persona, l’individuo – spiega Sonia Paoloni segretaria nazionale della Filctem Cgil – è molto raro a fronte di centinaia di aziende che fanno tagli sul personale trovarne una disposta a raddoppiare i premi di produzione. La loro visione segue il modello tedesco e infatti in un periodo di crisi sono riusciti a raddoppiare anche le assunzioni: in circa 10 anni i dipendenti sono passati da 70 a 144, tutti con forme contrattuali chiare e soddisfacenti. E’ un modello che dovrebbe essere imitato anche da altre realtà». Se prima i dipendenti prendevano tra 700 e 960 euro di premio a fine anno ora la quota potrà arrivare a circa 2mila di cui 600 su base annuale e 1400 erogati ogni bimestre sulla base di alcuni parametri aziendali che misurano la performance del lavoratore.

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Sonia Paoloni segretario nazionale della Filctem Cgil

I punti su cui analizzare la virtuosità sono quattro: due che misurano la qualità, uno la produzione e uno per la cura e l’ordine del posto di lavoro. Inoltre saranno chiesti agli operai dei consigli su come migliorare le condizioni lavorative sia per le specifiche mansioni, sia su come ridurre il rischio incidenti aumentando la sicurezza. «Con questa nuova tipologia di contratto i lavoratori avranno circa 230 euro in più a bimestre – continua Sonia Paoloni – inoltre gli stessi sono sempre spinti a migliorarsi e a fare attenzione anche a tante piccole cose come il risparmio energetico, la pulizia del luogo di lavoro, la riduzione degli sprechi. Questo modello permette all’operaio di essere più soddisfatto e guadagnare di più e allo stesso tempo l’azienda riducendo le spese ottiene anch’essa un tornaconto economico. Possiamo utilizzare il modello Gucci che premia a persona come ‘altra faccia della medaglia del modello Fiat/Marchionni che opera tagli senza investire sul capitale umano». Molto soddisfatte anche i membri della rsu, tutte donne: «Anche a noi dipendenti viene spontaneo aumentare le nostre prestazioni – confida Claudia Compagnucci – prima nessuno faceva caso alla luce del bagno o a spegnere i macchinari. Così invece siamo orgogliosi del lavoro, ci sentiamo più qualificati». «Chi avrebbe mai immaginato di poter fare delle critiche, sottolineare quello che può essere migliorato – dice stupita Flora Montella – e ci danno anche un premio. Sarà nostro dovere impegnarci per migliorare, ad esempio per quello che riguarda la pulizia. Questo mese potevamo raggiungere i 60 euro per questo parametro ma tutti siamo rimasti al minimo, 20 euro. Quello che sembrava il più facile ha rivelato delle brutte sorprese ma, trovandoci solamente al primo bimestre, abbiamo tempo per migliorare».

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