Corinne Clery, iva Zanicchi e Barbara Bouchet al teatro comunale di Treia per “Donne in cerca di guai”
di Walter Cortella
Ancora una volta Treia «porta bene». Dopo l’esordio decisamente positivo delle due operette (leggi l’articolo), Treia ha tenuto a battesimo la brillante commedia “Donne in cerca di guai”, tratta da “Les Amazones” del francese Jean Marie Chevret, prolifico autore tradotto in tutto il mondo, cui spetta il grande merito di aver modernizzato il teatro boulevardier, fucina indiscussa di pièces leggere e divertenti. La sua «cifra» distintiva va ricercata nella scrittura, ricca di garbato humour e dai toni leggeri e godibili, usata nel trattare nuove ed importanti tematiche del mondo contemporaneo. È il caso di Donne in cerca di guai, interpretato da un trio di attrici arcinote e molto apprezzate dal grande pubblico: Barbara Bouchet, Corinne Clèry e la nostra Iva Zanicchi. Ognuna di esse ha alla spalle un corposo curriculum di cinema, televisione e teatro. La regia dello spettacolo è curata da Nicasio Anzelmo, di recente nominato direttore artistico del Segesta Festival 2015, che ha al suo attivo importanti regie di celebri opere shakespeariane. Non solo “Giulietta e Romeo”, “Amleto e La Dodicesima notte”, ma anche “Classe di ferro” del contemporaneo Aldo De Benedetti. «Non è stato particolarmente impegnativo dirigere le tre note artiste – ha spiegato Anzelmo – poiché si tratta di professioniste di grande temperamento e con una lunga esperienza maturata in anni di attività teatrale, sempre ad alto livello. È stato sufficiente dar loro solo qualche «dritta» registica per conseguire il risultato voluto. Sono più che soddisfatto dello spettacolo e della risposta entusiasta del pubblico treiese».
La Compagnia ha trascorso circa una settimana a Treia dove, lontano dal clamore delle grandi città, ha potuto mettere a punto lo spettacolo e presentarlo in prima nazionale assoluta. “Non c’è due senza tre”, recita un vecchio adagio popolare e chissà che in futuro Treia non potenzi questa sua peculiarità di centro ideale per l’allestimento di nuovi spettacoli teatrali. “Donne in cerca di guai” è la storia di tre donne, profondamente deluse dalla vita, che decidono di condurre un’esistenza comune sotto lo stesso tetto, lontano soprattutto da qualsiasi presenza maschile. È la riproposizione in chiave moderna del mito delle Amazzoni, le donne guerriere che facevano ricorso al maschio solo per le esigenze legate alla procreazione. Ognuna delle protagoniste ha alle spalle un’esperienza particolare: Micky (Barbara Bouchet) è una importante manager che per il lavoro ha rinunciato all’amore vero, Annie (Corinne Cléry) ha trascorso la sua vita lavorativa in esotici villaggi turistici mentre Martine (Iva Zanicchi) è una casalinga, appena abbandonata dal marito, ammaliato dalle grazie di una bionda ventiduenne. La grande casa parigina di Martine diventa il loro gineceo, dove trascorrere tranquille giornate in pacata conversazione e altrettanto tranquille serate davanti alla tv. Questo è il loro ferreo patto: in quella casa non dovranno assolutamente entrare uomini. Fa eccezione il giovane Mirò (Giovanni Di Lonardo), che ha preso in affitto la mansarda. Ma lui non infrange il patto poiché è gay. Tutto fila liscio, con le tre donne che circondano di cure il delizioso e affettuoso ragazzo. Ma all’improvviso irrompe sulla scena Guillaume (Nicola Paduano), figlio di una comune amica, che chiede ospitalità per due settimane. La presenza del giovane, un concentrato di muscoli in un fisico da mozzafiato, fa girare la testa alle tre mature signore. Malgrado il rigido patto, in ciascuna di esse si scatena una violenta tempesta ormonale, un vero e proprio tsunami interiore che risveglia gli ardori femminili, solo apparentemente sopiti. Messo da parte il rigido accordo, ognuna cerca di conquistare l’avvenente Guillaume, ormai preda delle tre donne, intenzionate a far ricorso a tutte le loro armi pur di sedurlo.
Intrighi, bugie, sotterfugi per nascondere il proprio «tradimento» e un tourbillon di situazioni paradossali e molto divertenti rischiano di mettere a dura prova la loro vecchia amicizia. La breve vacanza di Guillaume sta ormai per finire, ma prima di lasciare Parigi il ragazzo scopre di essersi innamorato di Mirò, col quale intendere andare a convivere. L’imprevisto epilogo, fa rinsavire le tre donne che saggiamente rientrano nei ranghi di una vita da single e ribadiscono la ferma volontà di rispettare il patto delle Amazzoni: niente maschi, un’esistenza quasi monacale e tranquille serate in pantofole davanti alla tv. Tutto questo, naturalmente, fino all’arrivo di Pablo, amico dell’ex marito di Martine, di passaggio a Parigi. Una commedia molto divertente dove le vere vincitrici sono le donne, dotate di grande forza e determinazione. Donne capaci di risorgere dalle ceneri del loro passato fallimentare, fatto di delusioni e sconfitte, per dar vita con rinnovato vigore ad un nuovo progetto. La commedia ha un impercettibile retrogusto, quello della crisi della mezza età e della solitudine, ma Chevret tratta l’argomento con sottile e raffinato umorismo, condito da spiccata autoironia, buongusto, eleganza e tanto, tanto divertimento. Che dire delle protagoniste? L’ aristocratica Barbara Bouchet, la spumeggiante Corinne Cléry e la incontenibile Iva Zanicchi, attrici di grande talento naturale e sicura presa sul pubblico, danno il meglio di sé in questa brillante pièce che in Francia è in scena da ben cinque anni. Ciascuna a modo suo mette in mostra un’insospettabile verve ed una prorompente vis comica. E il pubblico ride di gusto, grazie alle numerose e divertenti gags. Da segnalare anche la bella e convincente performance dei due giovani e promettenti attori, dei quali sentiremo senz’altro parlar bene in futuro. Le musiche originali sono state composte per l’occasione da Roberto Fia, la bella e ricca scenografia è opera di Fabiana Di Marco e i costumi sono di Graziella Pera. Indubbiamente il merito del successo della commedia va riconosciuto alla intelligente e attenta regia di Nicasio Anzelmo. Dopo il felice esordio di Treia, la compagnia è partita per una tournée che toccherà Napoli, Torino ed altre importanti «piazze» italiane.
(Foto di Nazareno Crispiani)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati