di Marco Cencioni
Il Morrovalle è in testa al girone H di terza categoria alla fine del girone d’andata. E, sicuramente, vuole guadagnare la promozione in seconda. Lo testimonia il fatto che, da quasi due mesi, è arrivato tra le fila biancorosse Alessandro Bertola. “La mia è una scelta dettata soprattutto dal fatto che ci sono diversi ragazzi che conosco bene, che hanno giocato con me in passato e con cui ho rapporti di amicizia stretti anche nella vita quotidiana – afferma l’ex giocatore del Casette Verdini – Inoltre conosco l’allenatore Gabriele Soldini e il direttore sportivo Sandro Nediani: in poche parole mi hanno convinto abbastanza facilmente a sposare questa causa. Alla soglia dei trent’anni ho preferito fare un discorso più semplicistico sia a livello di allenamenti che di categoria. Mi trovo benissimo, il nostro è un bel gruppo, una realtà molto seria nonostante si tratti di terza categoria. La società ha ambizioni valide, vuole ritornare in seconda, ha deciso di mettere in atto un progetto per vincere e, per adesso, sta andando bene – sottolinea Bertola – Non posso dare un giudizio completo, visto che ho giocato solo due partite e mi alleno con i compagni da poco, ma quello che è evidente che la società è molto seria e con le idee davvero chiare”. Per quanto riguarda la vittoria del campionato, quindi, i biancorossi sono chiamati a recitare il ruolo di favoriti. Anche se San Giuseppe e Monte e Torre sono davvero molto vicine e per nulla intenzionate a mollare la presa. “Mi hanno detto che queste due squadre sono ben attrezzate. Non avendo visto gli scontri diretti, terminati in parità, non posso esprimere un parere sul loro valore ma certamente ci daranno filo da torcere – dice Bertola – Spero che arriveremo alla fine di Febbraio, quando le cose si delineano, con più punti di distacco: per la mia esperienza i campionati si decidono nel cuore del girone di ritorno, se saremo ancora primi potremo pensare a qualcosa di importante”. Il giocatore, che ha già siglato il suo primo gol con la nuova maglia, ricorda infine la soddisfazione più grande della sua carriera calcistica. “E’ un ricordo che risale ormai a parecchi anni fa ma resterà per sempre dentro di me, vista l’emozione che ho provato. Ho fatto tutta la trafila con la Maceratese, dai giovanissimi alla prima squadra: segnare all’Helvia Recina è il massimo a cui si possa ambire”.
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