Fratelli d’Italia interviene sulla tassazione sugli immobili a Porto Recanati attraverso il proprio consigliere Elena Leonardi:
«Nella giornata del 16 dicembre, si è consumata per le tasche dei portorecanatesi una vera e propria stangata relativa alla tassazione sulla casa. Si è infatti pagata l’ultima rata della nuova imposta sulla prima casa, la Tasi, che l’amministrazione Montali ha fissato ad un’aliquota altissima il 2,9 per mille rispetto all’aliquota massima fissata dallo Stato al 2,5 per mille. I cittadini che si sono recati a pagare hanno purtroppo toccato con mano come la nuova tassazione abbia inciso maggiormente rispetto alla vecchia “Imu prima casa” anche perchè sono state introdotte arbitrarie limitazioni alle detrazioni previste invece con la vecchia imposta, che hanno di fatto tolto, esistevano sgravi relativi ai figli sotto ai 26 anni alle famiglie proprietarie di porzioni di altri immobili oltre alla prima casa».
Il fatto poi di non avere previsto, né aliquote progressive, né detrazioni specifiche sulla base del valore catastale delle abitazioni ha di fatto penalizzato i possessori di case più “modeste” che si sono trovati a pagare la medesima aliquota delle abitazioni con una rendita più alta. All’aumento della tassazione non è però corrisposto un miglioramento dei servizi che dovrebbero essere finanziati proprio attraverso tale imposizione fiscale».
«Il 16 è scaduto anche il termine per pagare l’ultima rata della tassazione sulle seconde case e tutti gli altri immobili in genere, l’Imu, che l’amministrazione Montali ha innalzato al massimo previsto dalla legge per cui, tutti i possessori di immobili siti sul territorio comunale soggetti al pagamento dell’imposta, si sono trovati a pagare di più rispetto agli anni passati per effetto della scelta operata di aumentare l’aliquota. Il pesante dicembre di pagamenti non è ancora purtroppo terminato poiché il 31 scade la terza rata della Tari, la tassa sui rifiuti, anch’essa in aumento per l’incremento dei costi del servizio approvato in sede di bilancio. Chiediamo ancora con forza all’amministrazione di invertire questa crescita di costi che grava pesantemente ed interamente sui cittadini, anche attraverso le misure concrete che abbiamo suggerito in varie sedi, compreso il Consiglio comunale, e di utilizzare tutti i risparmi ottenuti per garantire una diminuzione dell’imposta per il 2015».
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Con queste aliquote le persone non comprano più case e quelli che le vogliono vendere non trovano acquirenti.