Spacciavano la micidiale eroina pachistana, guadagnavano 3mila euro al giorno e avevano la loro base all’Hotel House di Porto Recanati, autentico mercato dello spaccio: quattro persone sono finite in manette nel corso dell’operazione Rivers drug dei carabinieri della Compagnia di Osimo. Smantellata una organizzazione che in quattro mesi aveva spacciato 12 chili di eroina e messo in tasca 400mila euro.
Venticinque carabinieri, divisi in tre squadre, circondano l’Hotel House di Porto Recanati. Poi fanno irruzione in cinque appartamenti. Perché il palazzone che domina lo skyline della cittadina rivierasca è il centro dello spaccio di eroina pakistana che da alcuni mesi ha invaso il mercato della droga nell’Anconetano. I blitz all’Hotel House sono solo la fine di una operazione, chiamata Rivers drug, che i carabinieri del Nucleo operativo di Osimo, comandato dal luogotenente Luciano Almiento, coordinati dal capitano Raffaele Conforti, comandante della Compagnia, hanno iniziato lo scorso agosto. Gli investigatori hanno ricostruito l’attività illegale di spaccio con servizi di appostamento, osservazione, controllo e pedinamento, intercettazioni telefoniche e telematiche (grazie all’auto di informatici esperti) hanno consentito ai carabinieri di ricostruire che vi era una organizzazione che attraverso una fitta rete di clientela telefonica ed internet (tramite una chat di un motore di ricerca Turco), riusciva a smerciare al dettaglio un quantitativo mensile di 3 chili di eroina pachistana, per un guadagno mensile di 90mila euro. L’organizzazione smerciava la droga lungo la riviera del Conero, nella Val Musone, a Loreto, Castelfidardo e Osimo.
Inoltre estendeva gli affari, con un corriere di fiducia, un italiano che vive a Polverigi, nella zona di Agugliano e Polverigi. L’indagine ha inoltre evidenziato come l’Hotel House fosse il luogo chiave della vendita di stupefacente e che serviva anche come rifugio e ritrovo di persone coinvolte nello spaccio di stupefacente. Raccolti questi elementi, ieri i carabinieri di Osimo, in collaborazione con i colleghi di Porto Recanati, Filottrano, Castelfidardo danno il via all’ultima fase, durata dal mattino fino alla tarda serata, per dare scacco ai 4 uomini ritenuti essere parte dell’organizzazione. Tutto inizia a Grotte di Loreto dove i carabinieri fermano una Citroen C3 su cui viaggiano Roberto Reitano, anconetano di 47 anni, un commerciante che vive a Polverigi (ritenuto dai carabinieri referente e pusher per la zona di Osimo, Polverigi e Agugliano) e Radouane Ataoui, tunisino di 45 anni, ritenuto pusher e vedetta dell’organizzazione all’Hotel House. Perquisiti, con loro hanno 2,6 grammi di eroina (i due uomini, secondo gli accertamenti, soltanto ad ottobre aveva ricevuto 262 grammi di eroina da spacciare). Poi l’operazione si sposta all’Hotel house con i 25 militari che circondano il palazzone multietnico e mettono a segno i blitz in 5 appartamenti. I carabinieri nel corso delle perquisizioni scoprono, in uno degli appartamenti, un vero e proprio laboratorio (frullatori, bilancini, carta stagnola e bustine in plastica) per il taglio ed il confezionamento dell’eroina.
Nel corso dell’operazione vengono arrestate altre due persone ritenute essere parte della organizzazione con Reitano e Ataoui: Saif Ullah, detto Samir, 32enne pachistano, ritenuto il capo dell’organizzazione e Alì Abbas, pachistano di 26 anni. Nella loro casa i carabinieri trovano 22 grammi di eroina e due grammi di marijuana oltre a 1.231 euro ritenuti provento di spaccio. 12 i cellulari trovati, 2 i computer portatili, oltre a materiale per pesare e confezionare lo stupefacente. Reitano, Ataoui, Ullah e Abbas sono stati arrestati e portati in carcere, i primi due a Montacuto di Ancona, gli altri a Camerino. Sono assistiti dagli avvocati Marco Casciola (per Reitano), Nicoletta Pelinga (per Ataoui) e Alessandro Brandoni per Ullah e Abbas.
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e magari lo stato gli paga pure il sussidio
Paralisi
Nel palazzone anche un laboratorio???? Ma va???? Abbiamo scoperto l’acqua calda
ma si, paghiamo a ste persone pure la galera e tutto il resto … a casa!!!
Almeno l ‘ affitto potevano pagarlo
Quel palazzone e il degrado della città buttarlo giù nooo!!!!
Io non voglio apparire un retrogado reazionario,ma se non si decide di adoperare il pugno di ferro,ma veramente il pugno di ferro, nei confronti di queste canaglie che cinicamente speculano sulle disgrazie degli altri( la dipendenza è solo una disgrazia ) questo triste fenomeno non si sconfigge ed il Paese va definitivamente in rovina,considerato che a questa manifestazione di malaffare,purtroppo,se ne accompagnano tante altre da parte di personaggi delle più disparate estrazioni.L’Italia deve essere radicalmente ripulita e restituita ai buoni cittadini,che non mancano.Giovanni Bonfili.
Mitico Luciano….sei un grande!!!!!
merito dell’amministrazione che abbiamo a Portorecanati che ostacolando il lavoro e il progresso sta consegnando con il degrado il paese alla malavita!!!
Soluzione finale: abbattere l’hotel house!
Vero!!
Di sicuro erano tre rifugiati politici….. Dietro questa scusa e’ partita l’invasione dell’Italia…… Pene esemplari con annessi lavori forzati per ripagare i costi di detenzione (pulizia fiumi per esempio) e poi espulsione con nessuna possibilità di tornare….. Inserimento automatico nella barca dati e stop alla frontiera in casa di ritorno….. Fuori dalle balleeeeee!!!!!!
E’ più facile controllare un palazzotto dove è conclamata la criminalità, piuttosto che dover tenere sotto controllo 20 o 30 appartamenti diversi situati in tutta la città.
Nel primo caso bastano pochi agenti, nel secondo caso non ci sarebbero agenti sufficienti
No dai… Non ci credo! Tutta gente tranquilla all’Hotel House..
Abbattere l’HotelHouse significherebbe non avere più un posto “certo” per tenere certe cose sotto controllo. Fa quasi comodo…
Ma cosa fa comodo? Rimandateli a casa sti delinquenti…. Solo in Italia possono accadere queste cose!!!
Nn parlate male degli immigrati che è gente onesta e tt lavoratori. ..
Great Luciano!!!
Roberto faceva l’ambulante in Corso Dalmazia, nel posto di fianco a mio padre.
Noi abbiamo smesso a giugno 2001 e lui, insieme alla moglie, è stato per un bel pezzo.
Poi, hanno venduto e la moglie (anche se non so se stiano ancora insieme), lavora con un altro ambulante sempre in Corso Dalmazia.
Esiste l’anagrafe condominiale dell’Hotel House? E’ conosciuto il signore che vende CD senza marchio SIAE davanti la farmacia Cruciani? Sono noti i nomi dei vu’ cumpra’ che espongono la merce per strada? Credo che il comune di Porto R
24,6 grammi di cocaina e 1200 euro in contanti,e degli attrezzi da cucina,
spero che il nucleo operativo di Osimo abbia qualcosa di piu’ solido contro i quattro altrimenti gli avvocati gli fanno il C..o al NOC e sono costretti anche a scusarsi,,,,
Subito tutti a insultare “l’immigrato ” ma su 4 uno sembra e probabilmente è più italiano di voi…Comunque veramente complimenti alle forze dell’ordine che hanno fermato dei veri criminali questa volta!!! Fortuna che qualcuno che fa il suo lavoro con impegno ancora c’è… Adesso speriamo che la giustizia Italiana faccia il suo dovere a sua volta.