Bomba davanti al bar,
Potenza Picena reagisce

POTENZA PICENA - Il sindaco Acquaroli: "Sorpresi dell'accaduto, ma non bisogna drammatizzare". Citta Futura "Occorrono strumenti per prevenire". Il Pd: "Bisogna reagire con decisione e fermezza"

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Il sindaco Acquaroli sul luogo dove è esplosa la bomba

Il sindaco Acquaroli sul luogo dove è esplosa la bomba

di Alessandro Trevisani

Potenza Picena si è svegliata colpita ma non confusa, e soprattutto decisa a reagire e a capire, il giorno dopo la notizia della bomba carta esplosa nella notte tra domenica e lunedì al bar tabaccheria Francesca, sulla strada Regina, nell’edificio che contiene anche l’albergo e il ristorante Torresi (leggi l’articolo). E la politica ragiona con voci diverse, ma convergenti sulla necessità di mantenere compatto il tessuto sociale davanti al pericolo di una criminalità che alza il tiro. “La città è sorpresa, più che scioccata. Non siamo abituati a eventi di questo tipo, ma non vogliamo snobbarli né bisogna drammatizzare. Basta vigilare e affidarsi al lavoro delle forze dell’ordine”, dice il sindaco Francesco Acquaroli, che ha sottolineato che “Potenza Picena gode di una rete sociale e istituzionale che la colloca in una fascia di sicurezza a basso rischio di criminalità”. Argomenti cui ribatte da sinistra Città Futura, che in una nota scrive: “Le rassicurazioni del sindaco hanno un suono rituale un po’ retorico. I recenti fatti criminosi meriterebbero ben altra analisi del territorio e la sua esposizione ad attività criminose che non conosce confini regionali. Oggi la microcriminalità e non solo sta facendo un salto di qualità e occorre che anche l’amministrazione comunale faccia quel salto di qualità dotandosi anche di nuove strumentazioni per la prevenzione”.

Il bra Francesca

Il bra Francesca

Interviene sulla questione anche il Pd, con una nota in cui “esprime fermamente il proprio disprezzo per simili gesti di prevaricazione, violenza e malversazione, e condanna esecutori e mandanti di tali ‘imprese’. Pensiamo che quanto accaduto debba essere preso in grande considerazione non solo dalle forze politiche e dalla cittadinanza di Potenza Picena, ma dall’intero territorio maceratese e dai suoi rappresentanti nelle istituzioni. Crediamo che le forze politiche debbano mostrare in questa situazione un forte senso di responsabilità ed un alto senso delle istituzioni, al fine di non ridurre una questione di tale importanza a mere strumentalizzazioni politiche. Compito delle istituzioni in situazioni del genere è reagire con decisione e fermezza, per affermare che la legalità è un patrimonio comune e che non sono ammissibili gesti che ne minino le basi”. Sin qui la politica. Mentre sul fronte delle indagini gli investigatori sono al lavoro e non escludono nessuna ipotesi, da quella di una brava a quella di una azione diretta verso i gestori del bar, Francesca Mengo e il marito Fabrizio Spinaci. Loro, sentiti dagli inquirenti, negano di aver avuto problemi con qualcuno. Ma i carabinieri non escludono nulla e stanno venendo monitorati i rapporto economici e commerciali della coppia.

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