Giuliano Giuliani, padre del tristemente famoso Carlo vittima degli scontri del G8 di Genova nel 2001, sarà a Macerata domani (mercoledì 15 ottobre), in occasione di un incontro organizzato dall’associazione studentesca Officina Universitaria. L’incontro, organizzato e finanziato all’interno di Unifestival 2014 sarà incentrato sul libro di Giuliani “Non si archivia un omicidio.Un caso di Mala giustizia.” Il dibattito avrà luogo con inizio alle 10.30 nell’aula 1 della facoltà di Scienze delle Comunicazione. L’autore racconterà, coadiuvato da numerosi file audio e video esclusivi, tutte le difficoltà tutt’ora incontrate per appurare la verità sulla tragica vicenda che ha visto protagonista il figlio.
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“Poliziotto ucciso durante il G8.
Gli hanno lanciato in testa un estintore”
A questa notizia cosa sarebbe succeduto ? Nulla….
Questo è lo specchio dell’italietta corrotta e inquinata.
giuliani… uno figlio di papà criminale e assassino viene idolatrato… lui è la vittima …a lui dedicate sale e vie…e i genitori riempiti di onorificenze parlano di mala giustizia…
Io parlerei di mala educazione… non hanno insegnato al figlio il senso del rispetto della vita altrui… giuliani è vittima di se stesso e dei suoi genitori.
Onore al poliziotto.
Quali onorificenze spettano a lui per essersi difeso da un criminale? Se non lo avesse fatto oggi avremmo forse un altra vedova Raciti… altri genitori a piangere un figlio a cui senza onori non avrebbero intitolato nessuna piazza.
VERGOGNA
….infatti è proprio così Norris……….intendiamoci quel ragazzo non doveva morire……….e non doveva trovarsi li………una giovane vita spezzata fa riflettere sempre ed in ogni caso…….MA………..da qui a dire
che quel ragazzo è un eroe……o che è deceduto nell’adempimento di un azione meritoria…….o addirittura
( come qualcuno dotato di attrezzatura per sport invernali vorrebbe )…..che gli si intestasse vie o piazze
neanche fosse un vero eroe risorgimentale……( praticamente equiparato a Cavour Garibaldi Mazzini……)
BEH……………anche perché se non ricordo male ma dal filmato è stato ( forse si sarebbe potuto fare altro??)………fermato mentre stava LUI per compiere un omicidio. MA DI CHE STIAMO A PARLARE???
Gli eroi…..cari miei…….sono altri……….sono quelli che si tuffano in acqua per salvare altre vite ( mettendo a rischio la propria )……….o come Salvo Dacquisto che ha offerto la sua vita in cambio della salvezza di
altre 30………..e azioni simili……….non certo chi mette in campo azioni come quella che stava per compiere
quel ragazzo ……..
Se da giovane avessi tentato di uccidere un carabiniere tentando di aprirgli in due la testa come un cocomero con un estintore, mio Padre avrebbe chiesto scusa alla società, questo gira l’Italia chiedendo giustizia per il figlio eroe cui è dedicata pure una targa alla camera ad opera mi sembra dell’allora Rifondazione Comunista.
Non c’è fine alla vergogna in questo paese da farsa in cui tutto sembra essere capovolto.. Ci aveva visto lungo Pasolini quando si schierò dalla parte dei proletari in divisa capendo di che pasta erano fatti e da che ceti provenivano i “rivoluzionari”
Un eroe…
La prossima volta verra la figlia di Pacciani
Come al solito i gagliardi commentatori che mi precedono confondono un po’ tutto e buttano là la prima cosa che possano far sfogare la loro sindrome da “scaglio di prima pietra” e di giustizieri senza macchia.
Giudicare genitori, dare dell’assassino a un ragazzo che non ha ucciso nessuno. Ma voi prevedete il futuro e sapete che con quell’estintore avrebbe ucciso sicuramente il Carabiniere, perché non era un poliziotto manco questo è stato azzeccato! Non poteva mancarlo o beccargli un braccio o una gamba…no l’avrebbe ucciso….”aprirgli la testa come un cocomero!”!…Certo le carceri sono piene i assassini che uccidono a colpi d’estintore……e sulla scorta di questa supposizione per voi passa alla storia come assassino.
Il primo caso in cui il morto è l’assassino!
Tra l’altro visto che come avete letto il nome di Carlo Giuliani vi si è annebbiata la vista faccio notare che
l’articolo dice che Giuliani padre parlerà di come, oggettivamente, sia stato difficile arrivare alla verità di come si sono svolti i fatti e non del fatto che suo figlio avesse ragione a tirare estintori in giro per Genova.
A me quello che fa più incaxxare è che si sprecheranno soldi pubblici per ‘sto tizio.
Andasse nei centri sociali, tanto lì il disprezzo per la Cosa pubblica è “istutuzionale”.
non si tirano estintori ai carabinieri. e non si spara in testa alle teste calde.
il G8 è una tra le pagine più buie della storia d’Italia e costui chiede solo verità e non difendere il figlio.
Sig. Roger neanche Raciti ha potuto prevedere il futuro…
Se Giuliani avesse manifestato nessuno lo avrebbe ucciso…. invece Giuliani ha attaccato un carabiniere con intento , se le fa più piacere , di TENTATO omicidio.
Lei dice che il padre non giustifica il figlio … come lo intende “omicidio” “mala giustizia”.
Perchè non va invece in giro ad insegnare ai ragazzi come il figlio sia un esempio negativo da non seguire… perchè invece come già detto giuliani viene fatto apparire come martire… e non lo è.
Sicuramente è una vittima… ma non del carabiniere.
PIAZZA ALIMONDA
https://www.youtube.com/watch?v=wd5tc-b8bZM
Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare
respiro al largo, verso l’orizzonte.
Genova, repubblicana di cuore, vento di sale,
d’anima forte.
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi,
parole antiche e nuove sparate a colpi come da archibugi.
Genova, quella giornata di luglio, d’un caldo torrido
d’Africa nera.
Sfera di sole a piombo, rombo di gente, tesa atmosfera.
Nera o blu l’uniforme, precisi gli ordini, sudore e rabbia;
facce e scudi da Opliti, l’odio di dentro come una scabbia.
Ma poco più lontano, un pensionato ed un vecchio cane
guardavano un aeroplano che lento andava macchiando il mare;
una voce spezzava l’urlare estatico dei bambini.
Panni distesi al sole, come una beffa, dentro ai giardini.
Uscir di casa a vent’anni è quasi un obbligo, quasi un dovere,
piacere d’incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere,
la grande folla chiama, canti e colori, grida ed avanza,
sfida il sole implacabile, quasi incredibile passo di danza.
Genova chiusa da sbarre, Genova soffre come in prigione,
Genova marcata a vista attende un soffio di liberazione.
Dentro gli uffici uomini freddi discutono la strategia
e uomini caldi esplodono un colpo secco, morte e follia.
Si rompe il tempo e l’attimo, per un istante, resta sospeso,
appeso al buio e al niente, poi l’assurdo video ritorna acceso;
marionette si muovono, cercando alibi per quelle vite
dissipate e disperse nell’aspro odore della cordite.
Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore,
ma come quella vita giovane spenta, Genova muore.
Per quanti giorni l’odio colpirà ancora a mani piene.
Genova risponde al porto con l’urlo alto delle sirene.
Poi tutto ricomincia come ogni giorno e chi ha la ragione,
dico nobili uomini, danno implacabile giustificazione,
come ci fosse un modo, uno soltanto, per riportare
una vita troncata, tutta una vita da immaginare.
Genova non ha scordato perché è difficile dimenticare,
c’è traffico, mare e accento danzante e vicoli da camminare.
La Lanterna impassibile guarda da secoli gli scogli e l’onda.
Ritorna come sempre, quasi normale, piazza Alimonda.
La “salvia splendens” luccica, copre un’aiuola triangolare,
viaggia il traffico solito scorrendo rapido e irregolare.
Dal bar caffè e grappini, verde un’edicola vende la vita.
Resta, amara e indelebile, la traccia aperta di una ferita
Se andassi incappucciato e con un estintore contro una macchina di qualunque forza dell’ordine credo che se non mia intenzione spegnere un incendio ma …… mi farebbero uguale.. La vita è sacra ma il rispetto per le forze dell’ordine , anche se sbagliano e fondamentale se volgiamo essere in democrazia se non è altro.