Non un convegno, ma un mini-corso, concreto ed operativo, con l’opportunità di incontri di approfondimento successivi ed individualizzati. Si è svolto ieri pomeriggio a Civitanova l’incontro con Paolo Pugni, professionista con oltre vent’anni di esperienza nell’aiutare le imprese ad intraprendere in modo efficace un’attività di export. E’ stato lui la guida scelta da Confartigianato per questo “percorso” di rafforzamento o di inizio della presenza delle imprese maceratesi nei mercati esteri. Lo scopo è quello di far comprendere il cambiamento culturale ed organizzativo necessario per vendere all’estero e, soprattutto, i benefici ottenibili da tutti, anche dalle piccole imprese e dagli artigiani. Al Seminario “Vendere sui mercati esteri”, hanno fatto seguito stamattina incontri con le imprese “one to one”.
Il seminario coordinato dal responsabile del settore esportazioni di Confartigianato Paolo Capponi e da Giuseppe Ripani dell’Area Innovazione e Reti ha visto anche la partecipazione di Giuseppe Mazzarella, presidente nazionale del settore Moda e membro del consiglio di amministrazione dell’Ice, Istituto per il Commercio Estero. “Negli ultimi due anni abbiamo fatto grandi cose, l’esport delle Marche è ai primi posti in Italia, ora bisogna incrementare il numero delle aziende esportatrici con l’ingresso delle piccole e micro. La manifattura soffre molto la stasi della domanda interna e l’esport è la priorità. La situazione della Russia è preoccupante perchè siamo il secondo fornitore dopo la Germania. Preoccupazione anche per la difesa del made in Italy, sono di questi giorni i dati sulla contraffazione che ammonta a 200 miliardi nel mondo (leggi l’articolo).
Paolo Pugni
Ad ascoltare Paolo Pugni circa 50 imprenditori artigiani: “Chi vuole intraprendere la via dell’export deve sapere che deve destinare risorse a valorizzare il proprio marchio, perchè il prodotto da solo non basta. Si tratta di cambiare mentalità, entrare nelle logiche del marketing. Ci vuole tempo e denaro quindi non è una carta da giocarsi per salvarsi quando si è con l’acqua alla gola”. Le piccole e medie imprese marchigiane vengono viste positivamente. “Il made in Italy va valorizzato – dice ancora Pugni -, la capacità dell’artigiano marchigiano ha molto da poter dare al mondo”.
Paolo Capponi
Confartigianato ha molte iniziative in calendario in questo settore. “Abbiamo organizzato il 14 e 15 ottobre – dice Paolo Capponi – un incoming, in collaborazione con l’Ice, di delegazioni russe e di altri paesi europei a Civitanova per visionare le campionature della aziende di calzature e pelletteria del territorio”.
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