di Laura Boccanera
Formalmente era un circolo culturale, nei fatti un night a tutti gli effetti e per di più con entreneuse “a nero”. Blitz dell’Arma al Diva e controlli a tappeto ieri notte in tutta la costa con dieci pattuglie di carabinieri della Compagnia di Civitanova assieme al personale dell’ ispettorato del lavoro di Macerata e una unità cinofila antidroga di Pesaro. La massiccia operazione era finalizzata ad un controllo del territorio nei comuni di Civitanova, Potenza Picena e Montecosaro per contrastare il fenomeno del lavoro nero, dei reati contro il patrimonio e per controlli nei locali notturni (leggi l’articolo).
E nella rete è incappato il night di Porto Potenza Picena registrato però sulla carta come circolo culturale sportivo, di fatto adibito a locale per adulti. Durante il controllo amministrativo delle licenze e del personale lavorante, è emerso che 15 lavoratori su 15 di cui 12 ballerine non risultavano assunte. I carabinieri hanno quindi disposto la chiusura del locale che si trova lungo la Statale Adriatica. Entro lunedì prossimo il titolare deve provvedere all’immediata assunzione dei dipendenti e pagare la multa di 2mila euro pena la chiusura definitiva.
In totale al titolare sono state comminate sanzioni per oltre 65mila euro circa per il “lavoro nero” delle donne e sarà a breve inviata la segnalazione all’Agenzia delle Entrate e al Comune per aver di fatto aperto un’attività commerciale in luogo di un circolo ricreativo. Nel corso del controllo i militari hanno identificato anche 7 clienti, peraltro non registrati come soci, alcuni dei quali imbarazzati dal dover giustificare con le mogli il rientro in ritardo a causa delle procedure di controllo. Una delle ballerine, ucraina, è stata trovata a lavorare con un passaporto con visto turistico per cui il titolare del locale è stato denunciato per aver assunto una donna senza permesso di soggiorno. Contravvenzioni anche per aver permesso di fumare all’interno del locale.
(Ultimo aggiornamento alle 20,40)
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Invece,chissa’ il centro massaggi cinese a Porto Potenza,se ha tutte le “carte”in regola???Mhhh……dubito!
Scusate ma il ballo non é cultura? A nn ci capisco più nulla che stress …. Vado a farmi un massaggio cinese eheheh
Forse era cul…turale! 🙂
100 euro per una bottiglia con….massaggio!
Ma perché non legalizziamo la prostituzione? Meno sfruttamento, più sicurezza, meno mafia, più imposte a favore dello Stato!
Pensate ai ladri che continuano a scorazzare per la provincia anziche’ continuare questa stupida lotta persa in partenza contro la prostituzione….
Mantengo la mia linea fino alla fine, via alle prostitute extracomunitarie….solo roba casereccia
sesso =soldi soldi = sesso. Qualsiasi locale in cui si fa sesso, dai club privati, ai club più o meno ufficiali o quelli con tessera scambisti (non so se ce ne sono da noi) ma al nord è pieno, hanno il solo scopo si di far divertire la gente, ma soprattutto di far guadagnare chi gestisce questi locali, se si pensa che un ingresso per un singolo nei locali scambisti può costare anche 50, 100 o 150 euro……Alla faccia della crisi, ma chi si può permettere di spendere 150 euro non credo sia uno che guadagna 1000 euro al mese. Poi se c’è sfruttamento o si configurano altri tipi di reati, ben vengano i controlli. Perchè come per la droga, se ce la richiesta vuol dire che la gente cerca certe cose basta solo non fare i finti moralisti e i finti scandalizzati.
…. ma sicuramente era molto culturale, l’unico problema erano le insegnanti a cui non venivano attaccate le Marchette per il lavoro d’insegnamento che svolgevano con tanta professionalità.
@Stefano Calcaterra
guarda che le rumene non sono extra comunitarie, fanno parte dell’europa, non ci sono frontiere.
Forse ti riferisci a cinesi e nigeriane, ma quelle credo che non lavorino nei night ma in casa le prime e per strada le seconde