Processione in mare, Montali stizzita:
“Disorganizzazione imbarazzante,
abbiamo rischiato di finire in acqua”

PORTO RECANATI - Il sindaco ha lasciato le celebrazioni subito dopo il consueto giro in barca al largo, non prendedo parte alla cena " Con altri sindaci, si faceva tutto in grande, col vescovo presente e molte altre imbarcazioni, stavolta ci siamo trovati su una specie di zattera in alto mare, senza spazio per sedersi". Il presidente di Piccola Pesca Bufarini: " Speriamo che il comune prenda l'organizzazione"

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L’imbarcazione con a bordo il sindaco Sabrina Montali, il gonfalone e il quadro della Madonna del Soccorso solca le onde durante la processione in mare (Foto di Paolo Ti)

di Alessandro Trevisani

Una processione più movimentata del solito, quella della Madonna del Soccorso, ieri sera a Porto Recanati. La celebrazione della protettrice dei marinai, che include il consueto giro in barca al largo, da Largo Porto Giulio alla foce del Potenza, per poi risalire fino al Musone, è stata seguita da alcuni chiarimenti richiesti in pubblico – pare in modo molto fermo – dalla sindaco Sabrina Montali a Don Roberto Zorzolo, parroco di San Giovanni Battista, che insieme a Silvio Cingolani (che abbiamo cercato senza successo al telefono), ex consigliere della giunta Ubaldi, organizza la manifestazione. «Nulla di importante, ma è stata una cosa comunque molto spiacevole – spiega il primo cittadino – a Largo Porto Giulio siamo saliti in cinque su una barchettina in vetroresina, ammucchiati intorno al quadro della Madonna del soccorso. Con me c’erano il messo comunale Pasquale Storti, il conducente, un carabiniere e il comandante della Capitaneria di porto, Alessandro Lippo. Abbiamo rischiato di finire in mare da un momento all’altro per le onde alzate dai gommoni che sfilavano accanto a noi. Una disorganizzazione quasi imbarazzante: forse qualcuno ha ritenuto che il sindaco non meritasse una situazione più decorosa, tra l’altro non c’erano i vigili urbani a portare il gonfalone. Altre volte, in altri contesti e con altri sindaci, si faceva tutto in grande, col vescovo presente e molte altre imbarcazioni, stavolta ci siamo trovati su una specie di zattera in alto mare, senza spazio per sedersi, mentre la banda cittadina andava per suo conto su un’altra imbarcazione».

La Banda G. Verdi durante le celebrazioni della Madonna del Soccorso

La Banda G. Verdi durante le celebrazioni della Madonna del Soccorso

La richiesta di chiarimenti è arrivata a terra, prima della cena imbandita a Largo Enrico Medi, dietro la parrocchia, alla quale la sindaco non ha preso parte. «Ero presa da altri impegni, ma ho fatto in tempo a vedere il comandante dei Carabinieri Giuseppino Carbonari, padre Zorzoli e il rappresentante della banda cittadina, e così ho fatto loro   presente che non erano quelle condizioni per ospitare il primo cittadino. Quando poi ho visto arrivare l’ex sindaco   Ubaldi, con la fascia azzurra di delegato provinciale, ho avuto la sensazione di una situazione costruita ad arte. Non   mi sono sentita delegittimata, questo no, ma a Porto Recanati non esistono più sindaci, e poi il contesto non è stato dignitoso: in mare faticavo a tenermi in piedi, non c’erano proprio le condizioni di sicurezza, in cinque su un Busco con un solo salvagente. L’anno prossimo la processione la organizzerà il Comune in modo più dignitoso».

La messa a Largo Porto Giulio dopo la processione

La messa a Largo Porto Giulio dopo la processione

Concetto che viene ripreso da Domenico Bufarini, presidente della “Piccola Pesca” ed ex candidato Npp, la lista che ha eletto la Montali: «L’attuale organizzazione non manda nemmeno le lettere, gli inviti vengono fatti in base alla simpatia, si fanno discriminazioni e ne esce ogni anno un evento ridicolo, con scarsissima partecipazione dei pescatori e dei marinai, che al porto contano almeno una decina di organizzazioni. Con questa organizzazione il sottoscritto non parteciperà mai e non stimolerà nessuno a partecipare, speriamo che la prenda in mano il Comune».  Al comando della Polizia Municipale un agente, in mancanza del comandante, abbozza una spiegazione: «Da diversi anni non viene più utilizzato il classico peschereccio, rimpiazzato da un’imbarcazione troppo piccolina per contenere anche noi vigili». Ma sentiamo Rosalba Ubaldi: «Non ho elementi per commentare su ciò che ha detto la sindaco, ma la barca era la stessa degli altri anni, perché da tempo non si adoperano i pescherecci. La fascia azzurra? Io ho avuto la delega dalla Provincia a partecipare, perché Pettinari era impegnato allo Sferisterio, e pure gli altri assessori erano presi da altre situazioni. La Montali con me non ha parlato per tutto il tempo, d’altro canto non ero andata alla processione in mare proprio per evitare che la prendesse a male: posso solo dire che qualcuno aveva preparato la cena e lei era assente».

 

 

 

 

 

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L’imbarcazione con a bordo il sindaco Montali è attorniata da gommoni, natanti e motoscafi. C’è anche una barca a vela (Foto di Paolo Ti)

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Durante la processione la sindaco Montali discute col comandante della Capitaneria di Porto Alessandro Lippo (Foto di Paolo Ti)

 

 

Uno dei pescherecci partecipanti alla processione ormeggiato a riva

Uno dei pescherecci partecipanti alla processione ormeggiato a riva

 



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