Scatta il piano provinciale
per la prevenzione degli incendi

Dal 1° luglio attivo il servizio messo a punto dalla Provincia. Antonio Pettinari: “Sentinelle sul territorio saranno, come sempre, i volontari, che monitoreranno, informeranno e divulgheranno buone prassi”

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Incendio Fontescodella (3)

 

Martedì 1° luglio scatta il Piano provinciale di previsione e prevenzione degli incendi boschivi messo a punto dalla Provincia, insieme alla Regione e alle Comunità Montane di San Ginesio, San Severino e Camerino, per la stagione estiva 2014. Al programma danno il loro apporto operativo il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, la Prefettura, il Dipartimento per le Politiche integrate di sicurezza e per la Protezione civile della Regione Marche, la Polizia provinciale, le Comunità montane e soprattutto le Associazioni di volontariato e i Gruppi comunali di Protezione civile. È prezioso e insostituibile l’apporto di questi ultimi e lo mette in evidenza il presidente Antonio Pettinari: “Sentinelle sul territorio saranno, come sempre, i volontari, che monitoreranno, informeranno e divulgheranno buone prassi”. Quest’anno, alla luce delle recenti indicazioni regionali con l’entrata in funzione sperimentale di un sistema di avvistamento del patrimonio boschivo, costituito da una rete di telecamere installata dalla Regione,l’attività della Provincia si incentrerà nell’organizzazione delle pattuglie mobili. Tre le squadre, costituite da autovetture di proprietà della Provincia e volontari individuati dalle Comunità Montane di San Ginesio, San Severino e Camerino, con il compito di vigilare il patrimonio boschivo, di segnalare l’insorgere di iniziali focolai ed eventuali comportamenti scorretti.

Tutte le comunicazioni di servizio saranno coordinate dalla Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) regionale, grazie alla messa a disposizione da parte della Regione di apparecchiature radio-ricetrasmittenti. Qualora pervengano da parte del Centro funzionale regionale bollettini di suscettività all’innesco di incendi boschivi con livello di pericolosità medio-alto, sarà data informazione al Comitato provinciale di Protezione Civile e contemporaneamente saranno attivate la Polizia provinciale e la Sala operativa provinciale per aumentare la sorveglianza anche nelle ore notturne. Il programma, per il quale la Provincia spende 20 mila euro per garantire il rimborso spese dei volontari e tutti i costi di gestione compreso il carburante dei mezzi, resterà attivo fino al 15 settembre, con un capillare monitoraggio del territorio e dei punti più critici e a rischio, anche per ridurre le cause che possono innescare incendi boschivi. “Perché l’attività sia pienamente efficace – dice il presidente Pettinari – occorre la collaborazione di tutti, cittadini compresi, per essere in grado di segnalare immediatamente ogni pericolo o focolaio e rendere tempestivi gli interventi”.

 



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