di Ugo Bellesi
Nei mercati italiani è il momento della frutta e soprattutto della pesca che tra giugno e luglio ha la sua massima produzione. Sono moltissime le varietà di pesche ma in questo momento si stanno affermando sul mercato soprattutto le pesche schiacciate, con un nocciolo molto piccolo e la pelle vellutata. La Spagna è il paese che ne ha la maggiore produzione ma anche l’Italia, sebbene partita in ritardo, si difende ottimamente. C’è comunque una varietà, e cioè la pesca Saturnia, che spunta i prezzi più alti proprio per le sue ottime qualità. E la zona di maggior produzione, proprio per l’habitat particolare di questo territorio, è a cavallo delle province di Macerata e Fermo.
E’ ancora una produzione di nicchia che, partita una trentina di anni fa, ha oggi superato i 50 ettari di estensione in particolare nei Comuni di Montecosaro e Montegranaro. Si tratta di una pesca profumatissima che proprio per questo si fa preferire non solo alle pesche rotonde tradizionali che conosciamo da sempre, e che ha nella Valdaso l’area di maggior produzione, ma anche alle altre varietà di pesche schiacciate. Ha un colore dal giallo al rosso intenso ed è piacevole mangiarla a morsi, nelle macedonie, farne delle marmellate o anche, fermentata, trasformarla in liquore. Usando questa pesca, anziché quelle normali, il Bellini si esalta. Ovviamente la coltivazione è molto impegnativa sia perché la raccolta viene fatta tutta a mano e in sei momenti successivi (anziché in tre) per cogliere il frutto proprio nel momento migliore. Poi le pesche, per eliminare la peluria che molti consumatori non apprezzano, vengono spazzolate e infine confezionate in cestelli particolari perché nel trasporto non subiscano alcuna ammaccatura e possano arrivare al cliente in perfette condizioni.
Ambasciatore della pesca Saturnia in Italia (e anche all’estero, ma con cautela perché la produzione limitata non ne consente ancora una grande espansione) è Marco Eleuteri di Montecosaro che da qualche anno ha stimolato i ristoranti “La Luma” e “I due Cigni”, sempre di Montecosaro, a creare dei laboratori per la sperimentazione dell’impiego della pesca Saturnia anche in cucina. Quest’anno Marco Eleuteri ha voluto estendere la sperimentazione a due grandi chef delle Marche: Mauro Uliassi e Moreno Cedroni, i quali, nei rispettivi ristoranti di Senigallia, si sono cimentati nella preparazione di piatti a base di pesca Saturnia e per entrambi si è trattato di una esperienza esaltante perché hanno dovuto studiare gli abbinamenti più opportuni tra pesca e pesce (ma anche tra pesca e carne), innovare e dare sfogo al loro estro creativo realizzando dei veri capolavori di arte culinaria.
Non meno esaltante l’esperienza fatta da una ristrettissima cerchia di commensali scelti da Marco Eleuteri per partecipare a questo duplice evento. Difficile è descrivere le emozioni provate grazie all’esaltazione dei sapori, e quasi impossibile intuire tutte le sfumature gustative che costituivano l’essenza dei piatti né essendo sufficienti le spiegazioni molto semplici fornite dai due chef per capire come avessero fatto a raggiungere certe vette di alta gastronomia.
Sarà sufficiente riportare l’elenco dei piatti per capire che con la pesca Saturnia di Montecosaro e Montegranaro, Uliassi e Cedroni si sono divertiti a “sbalordire” i commensali con creazioni gustative difficilmente ripetibili.
Uliassi: Gambero rosso, purea di pesca Saturnia, capperi, albicocca e zucchina; Ricci di mare e pesca Saturnia; Sandwich di triglia con pappa al pomodoro, pesca Saturnia e salsa di lemongrass; Risotto al Bellini con pesca Saturnia e scampi; Raviolo con interiora di selvaggina, foglie di pesca Saturnia e mandorle; Anatra laccata alla ciliegia, pesca Saturnia arrosto e fegato grasso in salsa di pesca Saturnia; Insalata di ortaggi e frutta; Minestra di ortaggi e mandorle; Sorbetto di pesca Saturnia.
Cedroni: Bellini ghiacciato; Ricciola, salsa di topinambur, pesca S aturnia e sesamo nero; Scampo, pesca Saturnia e giardiniera di verdure; Zuppa di vongole, seppie, pannocchia, gambero rosso, salsa di pesca Saturnia e fagiolini; Roast beef, tonno bianco, gocce di sugo della fettina di mia madre, topinambur al forno e salsa di sedano di rapa; Fusiloro, mosciolo selvatico di Portonovo, pesca Saturnia e carota; Guazzetto al forno fi pesci, molluschi e crostacei; Marshmallow alla pesca croccante e acquavite di pesce Passion Fatal; Panna poco cotta, pesca Saturnia croccante e gelatina di frutto della passione; “Vulcani” attivi.
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