Ingiurie all’Ad di Fintel,
condannato in appello
il conte Brachetti Peretti

POLLENZA - Questa mattina la sentenza che ha confermato quella di primo grado: 400 euro di multa per il petroliere

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Il tribunale di Macerata

Il tribunale di Macerata

Accusato di ingiurie all’amministratore delegato di Fintel, in appello confermata la condanna per il conte Aldo Brachetti Peretti: la sentenza oggi al tribunale di Macerata. Il petroliere, presidente dell’Api, è stato condannato a pagare una multa di 400 euro e a 4mila euro di risarcimento. La sentenza era stata emessa in primo grado dal giudice di pace di Macerata. Secondo l’accusa, il petroliere avrebbe fatto una telefonata all’amministratore della Fintel Energia group, Tiziano Giovannetti, dopo aver visto un servizio del Tg3. Il petroliere, avrebbe lasciato un messaggio nella segreteria telefonica di Giovannetti, dicendo: “lei è veramente una persona poco perbene. Lei è veramente un millantatore, la denuncerò all’autorità giudiziaria”. Stando all’accusa, quello che infastidì il petroliere (che è assistito dall’avvocato Renato Bianchini) fu il fatto che Giovannetti, nel maggio del 2010, fu al centro di un servizio girato dal Tg3 Marche a Pollenza, in occasione della visita del ministro dell’Economia serbo. Alcune delle riprese si tennero nella splendida tenuta che il conte ha a Pollenza, e altre immagini mostravano proprietà del conte. Tutto questo mentre nel servizio si parlava dell’azienda Fintel. Ritenendo di avere subito un danno di immagine con quel servizio, il petroliere avrebbe lasciato il messaggio nella segreteria telefonica di Giovannetti. Al processo l’Ad di Fintel si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Andrea Marchiori.

(Gian. Gin.)



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