di Alessandro Trevisani
Uno sciame d’api ha seminato lo scompiglio stamattina tra gli ombrelloni dello chalet Barabani, a Porto Recanati, intorno alle 11. Bagnanti che sotto il solleone mollano i lettini e creano il vuoto intorno a un paio di ombrelloni che grondano di insetti. Finché un vigile ha l’idea di chiamare un suo amico apicoltore, Elio Foresi, che a Cronache racconta: “Mi sono recato sul posto con quattro telai foderati con fogli di cera, e le api in brevissimo tempo li hanno popolati, ho chiuso i cassettini e me le sono portate via”. Ma le api quando sciamano sono pericolose? “A parte il fatto che non mi pare ci fosse l’ape regina, stamattina, ma mentre sciamano le api sono buonissime, perché hanno la ‘pancia piena’ e cercano un posto dove costituire una nuova colonia intorno al’ape regina”. Ma allora com’è possibile che la regina non facesse parte dello sciame? “Probabilmente nei dintorni qualcuno ha notato lo sciame già al lavoro per creare l’alveare, e magari adoperando qualche prodotto chimico le ha scacciate. Del resto poco prima che intervenissi le api erano al balneare accanto, da Annito. Attenzione però, non si possono uccidere le api, la legge lo vieta, e gli stessi Vigili del Fuoco spesso si guardano bene dall’intervenire, non potendole eliminare”. In questi, casi, quindi, bisogna chiamare l’apicoltore.
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Anche le laboriose api meritano una giornata al mare. Per quanto riguarda l’ape Regina, si pensa che si sia attardata (colpa del costume troppo stretto dello scorso anno) e fosse ancora per strada (la Strada Regina ovviamente)….
Mettere una foto nuova no? Questa è quella dell anno scorso
ma scusate l’apicoltore si trova sulle pagine gialle …..ma per piacere io chiamo i vigili del fuoco dopo ci penseranno loro, al massimo la Forestale….
E meno male che ancora ci sono, le api… dovrebbero essere contenti di vederle sciamare, altro che panico! Ambientalisti da salotto 😀