di Laura Boccanera
Il Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli saluta Givanna Paolone vedova Piermanni e il vicesindaco Giulio Silenzi
Sono passati 37 anni da quel 18 maggio 1977 in cui perse la vita il Maresciallo Sergio Piermanni, ma a distanza di tempo Civitanova continua a ricordare quell’eroe e il suo coraggio, la sua dedizione al lavoro e all’impegno civico che avevano caratterizzato tutta la sua vita. E quella vicinanza alla città e l’amore per l’Arma sono stati ricordati e celebrati oggi nella cerimonia di commemorazione che ha fatto tappa alla stazione, sulla lapide affissa nel piazzale alla presenza di numerosi esponenti della Fedelissima e di Giovanna Piermanni vedova Piermanni. L’Arma dei Carabinieri e le sezioni dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, si sono riunite questa mattina nei luoghi della tragedia alla presenza dei massimi vertici dei Carabinieri rappresentanze di tutte le sezioni dell’ANC delle Marche intitolate a Sergio Piermanni, unitamente a numerosi militari dell’Arma in congedo che convissero quei tristi momenti, fra cui il Maresciallo Angelo Albanesi in pattuglia con Sergio Piermanni all’alba di quel 18 maggio di 37 anni fa. Parole di alto profilo sono state spese dal Comandante Generale Leonardo Gallitelli: “La sicurezza è un bene primario e un diritto – ha detto – ed è dovere dello Stato garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi. L’Arma è impegnata in questo compito, siamo qui per garantire la legalità e dare amicizia. Quale esempio migliore di Sergio Piermanni, che pur da libero volle rientrare in servizio perchè sentiva imperioso il coraggio morale di stare accanto al cittadino. Il Carabiniere è amico della libertà degli italiani. Piermanni ha offerto la vita, capiamo il tuo dolore Giovanna – rivolgendosi alla vedova del maresciallo – nella solitudine delle mura domestiche senza il riferimento della vostra vita”.
Ma la celebrazione è stata anche l’occasione per parlare del paventato trasferimento dei presidi che sembra ormai scongiurato: “Commuove la partecipazione della città – ha continuato il Generale – saremo al fianco del sindaco per difendere la presenza della Caserma sul territorio per garantire la prossimità.
Qui ricordiamo uomini che hanno scelto la via del dovere e del sacrificio, grazie alla cittadinanza di Civitanova che in concreto manifesta affetto per noi”.
E la Caserma e lo Stato sono stati al centro anche dell’intervento del vice sindaco Giulio Silenzi (il primo cittadino Tommaso Corvatta è impegnato a Skawina in Polonia per una visita istituzionale ndr): “La sicurezza è un diritto di ogni cittadino, è un bene primario e per questo siamo grati ai Carabinieri per l’opera che svolgono e vogliamo collaborare attivamente per determinare le migliori condizioni per la sicurezza e agiremo con determinazione affinché i tagli sulle caserme non vengano presi in considerazione. Ci attiveremo qualora questa possibilità si presentasse. Siamo legati allo Stato italiano e allora Viva lo Stato la Costituzione, l’ Arma, l’Italia”. La cerimonia si è poi conclusa nella Chiesa di Cristo Re per la messa in suffragio.
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Era necessaria la presenza del sindaco a Skawina a fare quello che avrebbe potuto fare anche il vice-sindaco, magari qualcun altro avrebbe dovuto rinunciare a fare passerella. Ennesima caduta di stile della giunta civitanovese.
Sergio Sei Un Grande Un Eroe .. Il Tuo Sacrificio E’ un Esempio per Tutti.Civitanova Ti Ricorderà per l’eternità..
Sembra ieri Quando stavamo a casa di Mario con Lucio, Adelmo e Giacomì, passare una tranquilla serata tra amici, quando arrivò quella Chiamata………E…..Tutto è Finito……………..
Ciao Sergio…..
Pur di fare fare polemicuccia senza senso non si perde l’occasione di stare zitti (vero sig,ra Rossi?) davanti al ricordo di un’eroe della nostra citta’……….
Piermanni, un grande uomo, un grande carabiniere un eroe.
Sempre nobile ricordare le grandi gesta: monito ed esempio per le nuove generazioni.
Gengis Khan, questo è un Paese dove c’è ancora la libertà di pensiero e io penso che onorare la memoria di un Eroe sia più importante che presenziare ad una cerimonia per un gemellaggio, dove poteva essere delegato anche il vice o un assessore. Evidentemente a Palazzo Sforza la si pensa in maniera diversa, liberi di farlo, giudicheranno i cittadini.
Penso sia doveroso ricordare i “caduti valorosi” delle Forze dell’Ordine, io l’ omicidio Piermanni non l’ho vissuto, ero troppo giovane ma anni dopo mi sono documentato e sarà una storia di questo Paese che avrà sempre un posto nella mia memoria. Penso però che in un periodo di ristrettezze economiche come quello che stiamo vivendo, era davvero necessario mettere in campo tutte quelle personalità?! Ho visto uno spiegamento di Forze, automezzi, scorte degne di un Capo di Stato. Ma quanto ci costa tutto questo???!!! Era il 37esimo anniversario, neanche un numero ordinale tipo Decimo, Ventesimo o Quarantesimo. Una semplice bella Messa di Suffragio con un sobrio ricordo no??!! Forse sarebbe più contento anche Lui da Lassù!!
@ Maria Rossi. Incredibile ma vero, pensi le rimprovera di non tacere un soggetto che se non è sotto i riflettori tutti i giorni sta male. Pur di richiamare l’attenzione su se stesso, egli esterna continuamente, diffondendo anche le notizie più insulse. Per moltiplicare gli interventi, ricorre anche all’uso di svariati nickname, ma i lettori sanno di chi si tratta, come dimostra il basso indice di gradimento. Si inventa anche l’appartenenza ad una città che definisce “nostra”, ma tutti sanno che non è la sua. Per un tragico errore, egli si trova a rappresentare Civitanova Marche, di cui non conosce i cittadini e cosa ancor più grave ignora la storia. Di un aspetto comunque possiamo ritenerci fortunati, almeno questa volta in una importante commemorazione non si è fatto fotografare mentre gioca con il telefonino. Un altro forestiero in questo periodo si trova “in un paese lontano”, la Polonia, a dimostrazione del suo attaccamento per Civitanova, mentre la città ricorda un eroe che ha donato la propria vita per la sicurezza dei civitanovesi.
“Angelo Biondi”……..invece questo di chi e’ il nick ? Anche questo lo sanno tutti……si vede che non hai mai amministrato (forse qualche condominio) e non sai come funzionano certe cose……..prima di dar fiato al trombone pensaci 3/4 volte….
@ Mi dispiace per lei caro Giulio Khan – l’ammissione è contenuta nel post – ma ho amministrato, più in alto del condominio e con risultati apprezzati dalla comunità. So cosa significa amministrare il bene pubblico e si può fare in modo sobrio e meno sguaiato del suo. Raccolgo l’invito sempre utile a pensare prima di scrivere, comportamento che comunque seguo sempre. Ricambio con un consiglio da eseguire al mattino, appena si alza dal letto. Vada in bagno, si guardi bene allo specchio e si sputi in faccia! E’ il migliore riconoscimento che il suo modo di fare l’amministratore merita. Vedrà, ne uscirà sollevato. Bye
Homeland, a parte il fatto che la maggior parte delle persone presenti sono Volontari delle varie associazioni ex carabinieri bersaglieri ecc. Quanto ai costi, orgaizzare il sevizio d’ordine per una partita di un campionato dilettanti, costa molto di più.