Fausto Cavalieri contro le slot machine. Il candidato sindaco del centrosinistra per Potenza Picena prende posizione contro il gioco d’azzardo e organizza un incontro per domenica alle ore 10 al bar Maritozzo in piazza Douhet per incontrare cittadini e simpatizzanti e discutere del tema: “Per migliorare e rafforzare la nostra comunità sarà mia intenzione, una volta eletto Sindaco di Potenza Picena – ha detto Cavalieri – contrastare con la massima fermezza il proliferare di una vera e propria piaga sociale, il gioco d’azzardo. Mi impegno sin d’ora ad aderire al manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’ azzardo. Questo fenomeno sta creando nuove vittime, povertà e dipendenze. Si rovinano le famiglie, si riempiono i centri di cura delle Asl, si arricchiscono le multinazionali del gioco d’azzardo e si crea un territorio fertile per l’azione di criminalità organizzata. Il nostro impegno sarà quello di estirpare la piaga del gioco d’azzardo contrastando fortemente le slot e premiando le attività commerciali che rinunciano ad impiegarle. Invitiamo la cittadinanza ad aderire alla campagna Slotmob e ad assumersi quest’impegno insieme con noi”. All’appello contro il gioco di azzardo si unisce anche il senatore Mario Morgoni.
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alleluja.!
bravo
Peccato che ci si dimentichi “VOLUTAMENTE” e “STRUMENTALMENTE” di dire che chi ci guadagna maggiormente con questa piaga sociale è lo “STATO ITALIANO”.
Sono soldi che servono anche a “PAGARE LAUTAMENTE” e “MANTENERE I PRIVILEGI” anche del senatore Mario Morgoni e le strutture dei partiti.
Un po’ di coerenza e onestà intellettuale non guasterebbe!
Gabriele Cipolletta
Ha ragione…..portano solo danni e criminalità
Quello che lei dice non è totalmente esatto signor Cipolletta.
In primis occorre tenere conto dei costi sociali delle persone vittime del gioco d’azzardo e delle loro famiglie, che sempre più interessano le amministrazioni a contatto diretto con i cittadini, ovvero i comuni.
Inoltre nel corso degli ultimi anni ad un aumento del fatturato del gioco d’azzardo, non ha fatto seguito un aumento delle tasse erariali, in quanto le “nuove” tipologie hanno una tassazione molto ridotta, oltre ad avere sempre più un meccanismo virale (basti pensare al lotto che una volta era settimanale, ora si possono fare lotterie ogni ora o anche più).
L’iniziativa tende a colpire soprattutto questo meccanismo del gioco, che tende ad estreneare le persone dal contesto sociale, fino a renderle schiave.
Allego questa presentazione, è del 2013, ma i dati sono esemplificativi!
http://www.mettiamociingioco.org/wp-content/uploads/2013/03/Incontro-4-dicembre-2012_Slide-Iori.pdf
Matteo Santolini
L’appello di Marcoaldi : “Via le tasse oltre il 23%”.
Caro Cipolletta, lo Stato italiano , con il gioco d’ azzardo non ci guadagna proprio nulla perché solo le cure necessarie per i dipendenti dal gioco patologico richiedono circa 5/6 miliardi di euro l’ anno, senza considerare i costi sociali, le sofferenze delle famiglie e il degrado morale che questa situazione comporta. Per il resto faccio politica da oltre quaranta anni con impegno e dedizione senza alcun vantaggio economico,come e’ giusto che sia. Da un anno sono il Senato, e quindi tra i privilegiati , ma sono stato eletto in Parlamento proprio con l’impegno di smantellare i privilegi della politica. E non intendo venir meno a quell’ impegno, tanto che sostengo con convinzione il superamento del Senato, così come ho sostenuto il superamento delle Proviince e l’ eliminazione dei rimborsi elettorali ai Partiti. Credo di dimostrare quotidianamente con i comportamenti coerenza ed onesta’ intellettuale. E ritengo non da oggi che l’ attività politica ed istituzionale debba essere impoverita di risorse ed arricchita di valori ed ideali. Ma per questo obiettivo debbono fare molto anche i cittadini, comportandosi più da protagonisti che da spettatori . E debbono farlo sottraendosi alle lusinghe dei pifferai magici , spacciatori di illusioni rivoluzionarie che si nutrono esclusivamente di disprezzo per la democrazia.
Carissimo senatore Morgoni,
debbo dire che dal punto di vista dialettico e formale, da “buon politico”, ha risposto in modo ineccepibile ad una parte della mia forte provocazione. Ora però la sfido a passare ai fatti concreti. Partendo dal dato inconfutabile che lo stato italiano, di cui lei è rappresentante istituzionale, con la legislazione attuale è complice di questa “infamia e piaga sociale”, si faccia, con urgenza, promotore di una iniziativa di legge. Avendo tutte le ragioni ed essendo nella maggioranza di governo, non avrà difficoltà a portare la questione nella giusta direzione anche dal punto di vista legislativo. Se riuscirà nell’impresa avrà fatto il suo dovere, ma se non riuscirà sarò costretto ad inserirla nel lunghissimo elenco di quei famosi pifferai magici, di cui parla. A proposito di questi ultimi, le ricordo che non nascono solo ora, ma sono oltre 20 anni che “suonano ed illudono pesantemente il popolo italiano” ed i più numerosi ed i più pericolosi si sono annidati e si annidano nella sua categoria, quella dei politici ed in quella degli economisti.
Il “ carissimo” iniziale non riguarda la sfera affettiva, ma quanto costa economicamente e socialmente al popolo italiano lei e la casta politica nella sua globalità. Per quanto vi intascate non avete uguali al mondo. Sembra incredibile, ma siete l’unica categoria, che decide da sola quanto deve guadagnare. Basterebbero solo uno o due giorni di impegno tra Camera e Senato per ridurre, anche ponendo la questione di fiducia, tutti i vergognosi privilegi, di cui godete. Anche in questo caso meno chiacchiere e più fatti.
Caro Cipolletta ( lo dico in termini affettivi, nonostante tutto ), La informo che non faccio parte della categoria dei politici, ma di quella degli agenti di assicurazione poiché questa e’ la mia professione da oltre trenta anni. Ricopro da un anno l’ incarico di Senatore al quale sono stato chiamato dal voto degli elettori. Da oltre quarant’anni faccio invece politica per passione e sono orgoglioso di questo mio impegno ritenendo di averlo sempre assolto con onestà, impegno, dedizione e molta fatica. Spero che anche Lei si interessi della politica occupandosi dei problemi che riguardano la comunità. Impegnarsi direttamente e’ anche il modo più efficace per correggere gli errori della politica e contribuire al buon andamento della cosa pubblica. Per tornare al gioco d’ azzardo ci sono già molte proposte legislative per arginare questa piaga ed io sono intenzionato a sostenerle ed a contribuire alla loro approvazione. Credo che questo sia più utile che non presentare altre proposte . Poi e’ importante anche il ruolo dei cittadini che dovrebbero premiare gli esercizi che, come Bar Maritozzo a Porto Potenza, hanno rinunciato alle slot machines dimostrando di avere a cuore un’ etica del commercio ancor prima del profitto. In tanti questa mattina l’ abbiamo fatto e avremmo salutato con piacere anche la sua presenza. Infine, per le indennità ed i privilegi sono totalmente d’ accordo con lei. Il problema e’ che non posso decidere da solo. Quando potevo decidere da solo, cioè quando ero Sindaco di Potenza Picena, dal primo giorno del mio mandato ho previsto la riduzione del 25% del’ indennità mia e degli assessori nonché la rinuncia ad ogni forma di rimborso spese prevista dalla legge. Può verificare agevolmente al’ ufficio ragioneria del Comune, dove sono stato Sindaco dal 1995 al 2004. Comunque, anche se sono solo una goccia, non rinuncio a questo impegno di sradicare ogni forma di privilegio, economico e di qualsiasi altro genere, dalla politica e dalle Istituzioni.
Senatore Morgoni, posso farle una domanda?? …Lei che è un seguace di Renzi, mi spiega perché Renzi NON HA MAI PARLATO DI RIDURRE LE VOSTRE INDENNITà?????????????
…E QUELLE DEI DEPUTATI????
Caro Bonifazi, se non hai mai sentito Renzi parlare di riduzione dell’ indennità dei parlamentari sei molto disattento.
Sig. Senator Morgoni c’è qualcosa che non mi torna, lei in senato ha votato a favore delle slot machine. (18.12.2013)
o mi sbaglio…
Sig. Crea, quel giorno, i componenti del gruppo PD , e quindi anche io, hanno votato per errore un emendamento, tra le centinaia in esame. Appurato l’ errore, quel provvedimento e’ stato corretto qualche giorno dopo. Quindi tutto torna, salvo per chi e’ in malafede.
Ritorniamo al discorso dell’articolo. Io non so se giuridicamente un Sindaco può fare un’ordinanza del genere. I gestori potranno fare ricorso al TAR e sicuramente lo vincerà.
Carissimi lettori di “Cronache Maceratesi”, a voi chiedo un po’ di pazienza, perché leggere quello che scriverò vi serviranno 5 minuti del vostro tempo, inevitabile se si vuole conoscere gli argomenti di chi critica qualcuno senza fare terrorismo mediatico gridando al Fascismo, resuscitando Hitler, Stalin o Pol Pot per spaventare la gente come è solito fare chi non ha argomenti validi con cui controbattere!
Onorevole Morgoni, giusto per trasparenza, le ricordo cosa è successo in quel fatidico 18 dicembre alle ore 18,29 ovvero quando si è votato l’emendamento al decreto 128 del 31/10/2013 comma 20 quater (comunemente chiamato “Salva Roma” in realtà un minestrone di leggi che con Roma avevano poco a che fare) :
PRIMA che la senatrice del PD, on. Laura Ghedini indicasse quale voto DOVEVA ESSERE DATO DA TUTTE LE PECORELLE DEL PD, ovvero prima che la Ghedini alzasse il pollice cercando di far vedere a tutti i colleghi del pd il tasto da premere (perché carissimi cittadini, così funziona: un capobastone alza il pollice come per fare l’autostop e tutte le pecorelle premono il tasto verde; se la capobastone di giornata mette il pollice in giù allora tutte le pecorelle premono il tasto rosso), prima di questo, ci sono stati due interventi!
Ebbene sì: DUE INTERVENTI!
Il primo intervento è stato del senatore Nencini (gruppo misto):
“Signor Presidente, (il mio intervento. N.d.r.) solo per mettere in evidenza all’Assemblea che il capoverso 20-quater dell’emendamento 1.150 appare in netta contraddizione con uno degli indirizzi centrali del Governo. Da una parte si sostiene che debba essere combattuta la ludopatia; dall’altra, invece, all’interno del capoverso 20-quater si fa riferimento ad un mancato trasferimento o a un minore trasferimento a Regioni ed enti locali che volessero con i loro provvedimenti legislativi o comunque di natura normativa intervenire in materia di giochi pubblici. Trovo la cosa assolutamente contraddittoria, e la mia opinione è che debba essere fatto salvo l’indirizzo del Governo. (Applausi dei senatori Buemi e Puppato).”
Poi c’è stato un secondo intervento, questa volta del senatore ENDRIZZI (M5S): “Signor Presidente (…) questo emendamento è una vergogna colossale: non solo garantisce alle società concessionarie a cui venga ritirata la licenza per colpa grave di potere continuare ad esercitare per novanta giorni, ma garantisce anche alle società che già hanno concessioni di avere una specie di prelazione su quelle concessioni, anziché vedersele completamente ritirate. E, soprattutto, una cosa vergognosa che qualifica un Governo e uno Stato come «cravattari» (Applausi dal Gruppo M5S e del senatore Pagnoncelli), è che esso impone dei tagli ai trasferimenti agli enti locali, Comuni e Regioni che osino emettere regolamenti o leggi che vadano a disturbare il gettito dell’erario. Si toglie la possibilità alle Regioni e ai sindaci di intervenire a tutela dei loro cittadini per la salute e come consumatori. Questo non è accettabile!”
Ora, On.Morgoni lei poteva dire che c’è stato un errore, poteva anche difendersi dicendo che tale emendamento era in fase di approvazione senza sapere di cosa si trattasse se non ci fossero stati interventi che esplicitavano un tema così scottante… poteva anche dire che a volte occorre fidarsi dei propri capi, squallido ma comunque molto meno sconfortante di quanto è successo…
In realtà, lei, senatore Morgoni non può difendersi dicendo che è stato un errore a cui si è rimediato prontamente, perché se non fosse stato per il polverone mediatico del MoVimento 5 Stelle, questa faccenda passava liscia!
Lei non può difendersi dicendo che si è fidato dell’indirizzo di voto dato dalla senatrice Rita Ghedini senza entrare nel merito di questioni che non conosce! Poiché lei è pagato lautamente per informarsi prima di premere un pulsante, altrimenti sarebbe bastato un non daltonico, un non ipovedente, sarebbe bastato chiunque anche senza competenza alcuna per legiferare, sarebbe bastato un pupazzo.
Lei non può mentire dicendo che non sapeva di cosa si trattasse, perché grazie a quei due interventi la natura dell’emendamento è stata palesata!
Lei non può dire che comunque si deve ubbidire a logiche di partito, perché ha dimostrato il suo voto ribelle in diverse occasioni (DDL n.1015. Em. 4.84; Decreto Cultura – DDL n. 1014. Em. 1.11; Decreto del Fare – DDL n. 974. Em. 73.24 (prima parte), sost. id. em. 73.25 ), quindi in altre occasioni è andato contro a quanto deciso dal suo partito.
C’è stata una discussione in cui venivano chiariti i punti nevralgici di quell’emendamento!
Lei senatore Morgoni aveva tutti gli elementi per comprendere e decidere di votare contro tale emendamento!
MA NON LO HA FATTO, E NON LO HA FATTO CONSAPEVOLMENTE.
La scusa di essere INCONSAPEVOLE NON REGGE proprio in virtù di questi due interventi!
Era presente, ha sentito, ha capito, e ha votato comunque A FAVORE.
Lei, senatore Morgoni, per quanto ci riguarda ha completamente perso di credibilità perché:
1. Non è vero che si è sbagliato nel votare non sapendo in cosa consistesse l’emendamento. Se continua a supportare la sua inconsapevolezza, dovremmo pensare che lei non sappia intendere l’Italiano, o non capisca il significato di un discorso chiarissimo per chiunque, o che non ascolti gli interventi. Ci chiediamo cosa ci stia a fare seduto sullo scranno senatoriale se così fosse!
2. La conseguenza logica è che ha votato un emendamento sapendo perfettamente cosa riguardasse, quindi il suo comizio di domenica scorsa, le sue parole di vicinanza e di stima nei confronti di gente per bene che ha tolto le slot machines dai propri locali, sono solo le parole di un politico che indignano perché sono parole false e ipocrite atte solo a catturare qualche voto.
Il suo lavoro è CONCRETIZZARE I GIUSTI PROPOSITI INFORMANDOSI E PREMENDO IL TASTO GIUSTO MENTRE SIEDE AL SENATO, altrimenti non solo ci indigna quando il suo voto va contro gli interessi del cittadino, ma ci fa rabbrividire per la sua scaltrezza, per la sua ipocrisia quando viene nel suo paesello di campagna a dire DIRE DIRE…tante belle parole che poi,non solo non concretizzerà mai, ma che HA GIA’ dimostrato di NON SEGUIRE, CONCRETIZZANDO L’OPPOSTO!
Siamo profondamente indignati da un senatore da cui non ci sentiamo rappresentati, sia perché nessuno lo ha votato ma è stato designato da logiche partitiche secondo una legge elettorale giudicata incostituzionale, sia perché, entrando nel merito del suo lavoro, ha consapevolmente votato a favore di una porcata per poi venire nel nostro territorio a rifarsi la propria verginità, per poi con un’ipocrisia raccapricciante ergersi come paladino della “ giornata contro la ludopatia” .
Senatore Morgoni o è affetto da disturbo di doppia personalità o è come Arlecchino… servitore di due padroni! (Il M°Strehler mi perdoni per la bestemmia nell’accostare un’opera immortale ad una bassa imitazione immorale)