di Filippo Davoli
Il tempo vola: sono già passati quasi cinque mesi, da quando “Quid Culturae” ha visto la luce (era il 15 dicembre dell’anno scorso). Ricordo con simpatia il count down nella redazione di Cronache, quando gli articoli di quel numero primordiale apparvero online: fu una festa soprattutto per i ragazzi della redazione: quelle belle penne che, come molti di voi mi testimoniano, sanno andare a fondo nelle loro ricerche, con una consapevolezza che spesso è più propria degli adulti che di poco più che ventenni. Che dire, dunque? Che sono stato fortunato ad incontrarli e che è ogni giorno più bello condividere con loro l’entusiasmo di un’avventura che non era semplice e che invece sta dando frutti superiori ad ogni aspettativa.
È così che ci è nata l’idea di un “Quid Culturae” nazionale, di un portale diverso da questo inserto: sia come tempi di pubblicazione (qui, sia pure non sempre, riusciamo a tenere sorprendentemente una cadenza quotidiana di aggiornamento), sia come idea di approfondimento (più meditata e, per così dire, distesa…), sia come ambiti di provenienza (una rivista nazionale può guardare ovunque, senza tenersi il più possibile ancorata alla produzione multisettoriale di una regione).
Ci stavamo lavorando già da un po’, ma ora è finalmente online: l’indirizzo è www.qculturae.it; ne è direttore responsabile
l’amico perugino Gaetano Fiacconi insieme al sottoscritto. L’elemento che più ci onora – e al contempo ci stimola – è l’essere riusciti a superare le strettoie delle anagrafi (quasi che – come si tende a voler far credere – il bello e il buono di un impegno stiano tutti nelle ultime generazioni): ne è prova il Comitato scientifico di altissimo valore, di cui fanno parte tra gli altri Claudia Colombati, Franco Loi, Umberto Piersanti, Neri Marcorè, Claudio Sanfilippo, Francesco Micheli, Gian Ruggero Manzoni, William Molducci, etc.
La redazione è la stessa che porta avanti il “Quid Culturae” regionale qui ospitato: Andrea Capodimonte, Carlo Ottaviani, Daniele Referza, Davide Tartaglia, Edoardo Salvioni, Emanuele Franceschetti, Enrico Marcucci, Gaia Dellisanti, Giacomo Alessandrini, Giandomenico Cicchetti, Giorgio Giannaccini, Jacopo Pannocchia, Jonata Sabbioni, Luca Badaloni, Luca Morici, Marco Grioli, Nicola Riva, Sandro Nardi.
E poi ci sono i collaboratori, tra cui “tornano” volti amici dei tempi di “Ciminiera” (come il poeta e editore Gianfranco Fabbri, il poeta Gabriel Del Sarto, il regista Matteo Gagliardi, il poeta Gianluca D’Andrea e il jazzista Roberto Pascucci), ma ci sono anche, tra gli altri, Francesco Scarabicchi, Giovanni Chiapparino (leader degli Os Argonautas), Eleonora Sarti, Emilio Antinori, Lùcio Rosato, Roberto Passarella. Uno squadrone (e un lavorone).
Gli argomenti sviluppati vanno, come nostra consuetudine, dalla letteratura all’arte, dalla musica classica al jazz, dal teatro al cinema, dall’architettura – e questa è una piccola ma importante novità… – alla scienza, alla fotografia, al fumetto.
In “Quid Culturae” nazionale sarà inoltre possibile, oltre alla lettura, visitare mostre d’arte e vedere spettacoli e cortometraggi, ascoltare pillole di poesia in voce e tanto altro. Naturalmente l’inserto regionale in Cronache Maceratesi rimane. Il nazionale è “soltanto” un’occasione in più.
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