Micro e macro criminalità: contrastare la prima per colpire la seconda

SICUREZZA - Lettera aperta dell'avvocato Marco Caldarelli

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Avvocato Marco Caldarelli

Avvocato Marco Caldarelli

Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati e per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia semplicemente il proprio dovere“: con una frase di Giovanni Falcone, l’avvocato Marco Caldarelli interviene con una lettera aperta sul tema della macro e micro criminalità di cui si sente parlare sempre di più anche a Macerata.

“Come è noto – scrive Caldarelli – ci sono due principali tipologie di criminalità: la microcriminalità e la macrocriminalità. Purtroppo, la maggioranza della popolazione non riflette a sufficienza sul fatto che, fra di loro, sono strettamente collegate; nel senso che, contrastare la prima porterebbe a colpire fortemente la seconda. Un fatto, certamente non di poco conto. La microcriminalità è formata da quell’insieme di persone che si dedicano a commettere i reati, cosiddetti, minori, quali furti, borseggi, spaccio di sostanze stupefacenti e piccole truffe. A Macerata, ad esempio, fra questi reati, sono in forte aumento lo spaccio di droga e le piccole truffe (da chi evade le tasse a chi propone facili guadagni) portate avanti dai soliti “furbetti” che, purtroppo, godono ancora nel nostro Paese di molta ammirazione per la loro particolare “fantasia”, giudicata dai più, come espressione dell’originale “genio italico”. Questi più, tuttavia, non pensano o fanno finta di dimenticare, che questi “fantasiosi” soggetti non fanno altro che arricchirsi alle spalle di tutta la comunità. Come? È semplice. Cercando di rubare quotidianamente un po’ a tutti quanti. Quindi, se questi “furbetti” aumentano di numero, non ci si deve meravigliare se si sente sempre più spesso parlare dell’aumento della macro criminalità (Mafia del nord, del centro o del sud Italia; cinese, russa, rumena, albanese, etc.) o se c’è la crisi economica e vengono a mancare i fondi per gli asili, gli ospedali, le strade e le pensioni.Anche qui a Macerata, se non contrastiamo, quotidianamente, la piccola criminalità, automaticamente si continuerà a lasciare spazio alla  grande criminalità. Un esempio per tutti? Pensiamo alla droga. Se non contrastiamo e fermiamo il “piccolo” spaccio (di più facile controllo e individuazione – un “cane sciolto”, alla luce del giorno, poco protetto) non faremo altro che aumentare e favorire il “grande” spaccio (di più difficile controllo ed individuazione – un gruppo di insospettabili, ben organizzato, ben nascosto e ben protetto, a vari livelli). E ancora, se una volta colto sul fatto o dopo aver raccolto sufficienti prove, il colpevole (lo spacciatore, il piccolo truffatore) non viene indicato come tale ed il suo comportamento non viene giudicato per la sua, ormai comprovata, partecipazione al degrado morale, sociale ed economico di tutta la comunità, non si continuerà a far altro che favorire la grande criminalità organizzata.

Avvocato Marco Caldarelli

 



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