Speed check irregolari e strapagati dalla giunta Montemarani di Morrovalle, sono queste le accuse che i consiglieri di opposizione Marco Morresi e Luca Cabascia hanno sollevato ieri su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). Immediata la risposta dell’amministrazione che scrive in un comunicato stampa:
«“Calunniate calunniate… qualcosa resterà attaccato”. “Ormai non c’è più dubbio – commenta il sindaco di Morrovalle Stefano Montemarani –. La considerazione di Voltaire bene sintetizza il modo di fare politica dei nostri oppositori consiliari Marco Morresi della lista “Per Morrovalle” e Luca Cabascia di “Nuovo Airone”. Nella loro azione politica hanno messo a sistema una comunicazione mirata a ingannare la popolazione con notizie false o artatamente distorte per tornaconto di parte. E sulla questione degli speed check ci risiamo in pieno. Perdipiù la nostra opposizione locale pecca gravemente nei riferimenti letterari. Ci paragona al contadino di terra padana Bertoldo per dire che combiniamo guai a iosa. Ma Bertoldo era noto invece per avere scarpe grosse e cervello fino, tant’è che seppe imbottigliare persino il suo re che lo voleva impiccare.
Ma vediamo nel merito questa ennesima panzana che serve a far pensare male anche su temi delicatissimi come la vita dei cittadini. Mi sembra che gli elementi contestati siano essenzialmente: l’inutilità degli strumenti, l’irregolarità dell’utilizzo e la congruità della spesa”.
Sul primo punto l’assessore comunale competente Mariano Palmieri, carabiniere di professione, chiede all’Opposizione consiliare quale impegno per la politica può essere più pressante se non quello della salvaguardia della vita dei cittadini amministrati. E dà a riguardo un elemento solido di riflessione alla collettività. “Basta analizzare il solo dato degli incidenti mortali sulle strade di Morrovalle nel 2010 e nel 2011: sono stati sette. Nel 2012 la rilevazione è di un solo incidente mortale. Si dica quel che si vuole, ma personalmente mi sento di poter dire che questa Amministrazione comunale qualcosa d’importante l’ha ottenuto. Chi coltiva pareri contrari non vedo come possa pensare di esercitare funzioni pubbliche”.
Quanto all’irregolarità dell’utilizzo degli speed check – fanno sapere gli Amministratori comunali – una lettera del Ministero delle Infrastrutture all’Associazione dei Comuni italiani prescrive che le Amministrazioni locali, nel perseguire la prevenzione e la dissuasione dalle alte velocità sulle strade cittadine, “non dovranno prescindere da una valutazione complessiva della congruità della spesa, sia in termini specifici che sotto il profilo dei benefici conseguibili ai fini della sicurezza stradale”. Dunque al centro della discussione non è la regolarità degli strumenti di rilevazione della velocità, cui si attribuisce una certa pericolosità anche posti fuori dalle carreggiate. D’altra parte anche la precedente amministrazione comunale, della quale Cabascia era componente, non si era posta questo problema. Tanto è vero che ci sono atti giuridici del 2010 per la fornitura di speed check che, in quell’occasione, erano metallici. Quelli acquistati lo scorso anno sono invece in plastica proprio per maggiore prudenza. E, in ogni caso, se fossero irregolari quelli di Morrovalle, lo sarebbero anche gli altri utilizzati in tutta Italia.
“A proposito dei prezzi strabilianti di acquisto, quelli con costo maggiorato nientemeno che dell’800% rispetto al prezzo base – conclude il sindaco Montemarani – concedo ai nostri Oppositori politici che “non ci sono ma ci fanno”. A sentir loro la spesa doveva aggirarsi intorno ai 2700 euro. A parte il fatto che per la fornitura del 2010 il costo si aggirava intorno ai 30 mila euro, noi abbiamo pagato 18 mila euro più Iva al 21%, per un totale di 21.780 euro. Il costo indicato dall’opposizione è dei soli involucri speed check, peraltro non scatole vuote ma dotate di tecnologia per l’applicazione interna dell’autovelox. E di questi ne abbiamo presi 15. Ma nella fornitura ci sono poi: 30 cartelli verticali, la realizzazione di 45 piazzole dove installare i 15 rilevatori, smontaggio e montaggio ripetuti nel tempo degli strumenti, periodo di prova di 3 mesi allungatosi poi a un anno per testare l’utilità dell’iniziativa. Le piazzole sui punti pericolosi della circolazione stradale, in diversi casi, hanno richiesto anche la preparazione di un massetto. In queste postazioni si mettono in funzione i rilevatori con una rotazione, per presidiare e abituare i conducenti a pensare che il traffico è controllato in parecchi punti pericolosi. E che lo abbiamo fatto con il solo scopo della prevenzione è dimostrato dal fatto che, a Morrovalle, l’incasso per violazioni al Codice della Strada ammonta nell’ultimo anno alla cifra irrisoria di 40 mila euro. Tuttavia se Morresi e Cabascia sono capaci di pagare tutto questo 2.700 euro, li preghiamo di fare da consulenti per ogni cittadino morrovallese quando deve acquistare casa: con la loro abilità un appartamento o un vestito potranno essere acquistati a un prezzo 800 volte inferiore a quello di mercato”.
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“Fare prevenzione”, in molti casi è la scusa che nascondere “il voler far cassa”. Infatti vi è, a mio avviso, un evidente abuso nell’uso di questi dispositivi che si concretizza nell’imporre ingiustificati limiti di velocità in strade percorribili con la velocità massima consentita dal Codice del Stada, come ad esempio : 90km/h per le strade extraurbane e 110 km/h sulle superstrade a 4 corsie. Basta “contare” i km di strade exstraurbane che hanno limiti di velocità inferiori, anche di molto, ai queli sopra indicati (la quasi totalità!!!) e ci si rende conto dell’abuso!!
Il fatto che nel 2013 ci sia stato solo un morto è irrilevante.
Anche davanti a casa mia vanno tutti a palla e nonostante non vi siano rilevatori di velocità, l’anno scorso non è morto nessuno ugualmente.
La la giunta di Morrovalle non la racconta giusta!
Ma se si vuole ridurre la velocità in qualche tratto, non è più economico per tutti mettere dei dossi artificiali e rallentatori stradali invece che dei costosi speed check o autovelox?? ma capisco che in questo modo poi non ci sono entrate nelle casse comunali…..quindi, diciamola tutta: con la scusa di limitare la velocità, si vuole fare cassa!
CASSA…SI CHIAMA CASSA….