Aria tesa a Morrovalle. Dopo la questione della potatura degli ulivi e della Fondazione Canale (leggi l’articolo), Marco Morresi di “Per Morrovalle” e Luca Cabascia di “Nuovo Airone” attaccano l’amministrazione sull’acquisto di speed check, secondo loro irregolari.
«A Morrovalle dopo l’ascesa della maggioranza auto-dichiaratasi rinnovatrice siamo ormai abituati a tutto – scrivono in un comunicato – ma sulla falsariga del noto personaggio Bertoldo ne stanno veramente combinando di tutti i colori, tanto che facciamo quasi fatica a star loro dietro.
Ancora non si è conclusa la grave vicenda della potatura degli ulivi della Fondazione Canale, che spunta un’altra chicca: l’acquisto e l’utilizzo degli Speed Check o “Velo Ok” che sono palesemente irregolari. Premesso che già a suo tempo avevamo denunciato l’inutilità di tale spesa, oggi il problema è tornato alla ribalta e l’avventato acquisto fatto dalla Giunta Montemarani, oltre che inutile, si dimostra anche contro le norme. Infatti, gli scatoloni arancioni sono stati considerati più volte inutili e pericolosi dal Ministero dei Trasporti fin dal 2010. Lo stesso Ministero con risposta ad un quesito avvisa le Amministrazioni Comunali che i dissuasori di velocità non sono a norma e quindi non possono concedere approvazione al loro utilizzo. L’unico utilizzo possibile secondo il Ministero è con l’installazione al loro interno di misuratori di velocità approvati.
Nonostante ciò la Maggioranza decide l’acquisto (dalla Ditta Cesel che oggi sembra sparita dal luogo di operatività sito in Corridonia) e l’istallazione di 15 speed check a prezzi enormemente superiori ai costi di mercato. Sono stati pagati 21.780, euro, quando un servizio della Trasmissione “ Le Iene” fa notare che il costo di essi poteva essere di totali 2.655euro (177 euro per 15). Quindi si paga l’ 800% in più del dovuto.
Ma ancora più inspiegabile è che dal nostro Comune vengono acquistati con un periodo di prova iniziale di 3 mesi per la modica cifra di 4.840 euro durante il quale si verifica che i bussolotti sono troppo piccoli per potervi inserire l’autovelox del Comune. L’amministrazione decide comunque l’acquisto definitivo dei “Velo Ok” spendendo ulteriori 16.940 euro.
Infine negli accordi presi nell’acquisto, la determina del dirigente cita che la ditta che vende si impegna per: “-Attività di supporto mediatico, formativo e conferenza”, per avvisare e preparare operatori e cittadinanza. Per quanto riguarda l’informazione alla Cittadinanza la stessa è stata pari a zero e quindi quell’accordo non è stato rispettato, ma i pagamenti sono stati comunque effettuati.
Finora la Maggioranza si era caratterizzata solo per l’ordinaria amministrazione, lontana anni luce dalla trasparenza, partecipazione e slanci rinnovatrici promessi, a cui ormai nessuno più crede. Ma che si arrivasse a tanta “sciatteria amministrativa” pensiamo che solo noi lo immaginavamo. Ormai hanno dilapidato ogni forma di credibilità politica ed ogni giorno che passa come Bertoldo ne combinano una delle loro».
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sul prezzo eccessivo concordo. sul resto, potrei anche immaginare che il ministro lupi abbia interessi nascosti nell’agevolare qualche impresa amica produttrice di fotocamere, altrimenti è da idioti ritenerli inutili (sono utilissimi deterrenti) e pericolosi (e perchè con fotocamera non lo sarebbero?)!
Gli spedì check e’ stata ed è una bufala gigantesca nella quale sono cadute quasi tutte le amministrazioni comunali per il semplice motivo che non ne funziona nemmeno uno, sono solo degli armadi vuoti. E per questo motivo alcuni comune della provincia di Ascoli Piceno hanno iniziato delle azioni legali nei confronti delle ditte fornitrici.
pierre, il fatto che non funzionano o che sono antieconomici è un altra faccenda. io dico: perchè il ministero si è scomodato a dichiararli inutili e pericolosi???