La figlia si sposa, il padre denunciato per violenza sessuale su di una cameriera al pranzo di nozze. Questo il quadro di un processo dove questa mattina, al tribunale di Macerata, è stata sentita la presunta vittima di una violenza sessuale. La giovane, una cameriera, sarebbe stata palpeggiata mentre serviva il tavolo degli sposi. Sotto accusa è un uomo di 57 anni, F. C., residente a Belforte. “Mentre servivo il tavolo degli sposi passavo in mezzo alla gente e sono stata infastidita. All’inizio era un sorriso, un occhiolino. Poi ha cominciato a toccarmi, a palpeggiarmi. E alla fine si era alzato in piedi e si era strusciato su di me. Io l’ho guardato male per farlo desiste. Ma lui insisteva”. Così ha testimoniato questa mattina la cameriera che era stata infastidita, secondo l’accusa, dal padre della sposa. Al processo è stata sentita anche la titolare del ristorante dove si tenne il pranzo di nozze. Che ha detto di aver notato che l’imputato “era un po’ troppo presente” nei confronti della cameriera, ma di non aver visto palpeggiamenti. Ha comunque aggiunto che la cameriera le aveva riferito che era stata infastidita dall’imputato. L’uomo, difeso dagli avvocati Gianluca Aliscioni e Giampiero Emiliozzi, respinge le accuse, negando di aver toccato la cameriera. La difesa ha chiesto alla titolare se quando sono avvenuti i presunti palpeggiamenti ci fosse confusione nella sala e se tra i tavoli si riuscisse a camminare con i vassoi liberamente o se fosse stretto il passaggio in mezzo ai commensali. “In quella sala c’era confusione, molti erano in piedi, era una ‘tragedia’” ha detto la titolare. I fatti contestati sono avvenuti nel luglio del 2009, in un ristorante di Civitanova. Al processo la giovane cameriera si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Ede Orsatti. Il processo è stato rinviato al 18 novembre, per sentire altri 3 testimoni dell’accusa, l’eventuale esame dell’imputato e 3 testimoni della difesa.
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