“Voleva separarsi, l’ho accoltellata”
Resta in carcere Giovanni Aireti

IL TENTATO OMICIDIO DI CIVITANOVA - Il 64enne ha risposto alle domande del gip: "Quella mattina il coltello ce l'aveva mia moglie, gliel'ho strappato di mano e ho avuto una spinta incontrollabile"

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Giovanni Aireti oggi in tribunale

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di Gianluca Ginella

Tentato omicidio di Civitanova Alta, resta in carcere Giovanni Aireti. Davanti al gip si è giustificato: “Il coltello ce l’aveva mia moglie, gliel’ho strappato di mano, poi ho avuto una spinta incontrollabile e l’ho accoltellata”. Al giudice, comunque, il 64enne non ha espresso nessuna parola di rimorso per quanto accaduto.

Si è svolto questa mattina, davanti al gip Domenico Potetti, l’interrogatorio di garanzia del civitanovese Giovanni Aireti. Il magistrato ha convalidato l’arresto dell’uomo, decidendo di confermare la custodia cautelare in carcere. Aireti è accusato del tentato omicidio della moglie Daniela Martini, che ha ferito con tre coltellate intorno alle 8 di lunedì mattina, nella loro casa di corso della Repubblica a Civitanova Alta. Assistito dall’avvocato Roberto Gaetani, il 64enne ha risposto alle domande del giudice, ricostruendo anche la situazione familiare che la coppia stava vivendo: “Mia moglie voleva separarsi, credevo che potesse avere un altro, anche perché vedevo che curava molto il suo aspetto”. Aireti ha spiegato che le discussioni in casa con Daniela, 43 anni, nascevano proprio dalla volontà della donna di separarsi. Questioni che sarebbero state al centro anche della discussione nata lunedì mattina, prima dell’accoltellamento. La donna, a detta del 64enne, operaio alla Mondial Suole di Porto Recanati, avrebbe cominciato a minacciare di separarsi. E questo preoccupava Aireti, anche per le ripercussioni economiche che la decisione della donna poteva avere: l’uomo percepisce uno stipendio di 1.200 euro, mentre la donna lavora saltuariamente come badante, e con quanto percepisce deve fare fronte alle rate da pagare per la seconda macchina e al mantenimento dei figli: il più piccolo va ancora a scuola, il maggiore è iscritto all’università.

 giovanni-aireti-2-494x650Così quella mattina “c’è stata una grossa discussione – ha detto Aireti –, aveva in mano un coltello. Io ho cercato di prenderglielo e nel farlo mi sono ferito la mano (l’uomo ha sei tagli, ndr)”. Poi c’è stato il raptus, durante il quale Aireti ha ferito la donna alla schiena, alla mano e al ginocchio. Sull’episodio l’avvocato Gaetani dice: “Con il giudice ho cercato di ricondurre la vicenda a quella che io ritengo essere  un fatto di lesioni volontarie e non un tentato omicidio”. Il giudice comunque non ha riconosciuto la cosa come plausibile. Le indagini sul tentato omicidio di Daniela sono condotte dal pm Andrea Belli. La donna rimane ricoverata all’ospedale di Civitanova. E’ in prognosi riservata ma le sue condizioni sono in miglioramento.

(Servizio aggiornato 15,20)

(Foto Cronache Maceratesi – Vietata la riproduzione)



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