La matricola Matelica in zona playoff
Mister Carucci: “Ancora non ci credo”

L'INTERVISTA - La squadra, neopromossa in Serie D, è a 3 punti dal secondo posto con una gara da recuperare. Ma il suo allenatore vola basso: "L'obiettivo rimane la salvezza, ma possiamo giocarcela con chiunque"

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Mister Carucci del Matelica

Mister Carucci del Matelica

di Sara Santacchi

La fine dell’anno è tempo di primi bilanci che in casa della matricola sempre più terribile Matelica, sono senza dubbio positivi. “Non poteva andare meglio” commenta un entusiasta mister Carucci guardando a questo girone d’andata conclusosi con il Matelica a quota 30 punti con una gara da recuperare (contro il Sulmonandr). E in effetti il cammino della neopromossa nel campionato di serie D è stato come meglio non si poteva. Nonostante una partenza un po’ a rallentatore, una volta trovati i ritmi la squadra del presidente Canil è stata in grado di battersela con tutti rendendosi protagonista di una scalata che l’ha portata alla penultima giornata del girone d’andata ad occupare la seconda posizione in classifica a pari merito col Termoli.

Mister Carucci cosa prova un matelicese doc come lei al primo anno nella storia in serie D?
“Ancora non ci credo.  A dire il vero non mi sono ancora abituato. Se qualche anno fa mi avessero detto che avrei allenato la squadra del mio paese in serie D e che avrei occupato questa posizione in classifica non ci avrei creduto. Resto comunque sempre con i piedi per terra perché il girone di ritorno è un altro campionato”.

Quindi continua a sostenere che l’obiettivo è la salvezza?
“Assolutamente sì. Non perché non sia consapevole delle potenzialità della rosa che ho a disposizione, quanto perché seppure falsato, resta un campionato molto difficile e ricco di squadre ben allestite, nel quale non si può dare nulla per scontato. Abbiamo visto come formazioni che occupano posizioni in classifica più basse, tipo l’Angolana o l’Agnonese, per citarne alcune con cui ci siamo scontrati nelle ultime giornate, siano state degli avversari meritevoli di ben altra classifica e duri da affrontare.”.

Un bilancio del girone di andata?
“Non potrebbe non essere positivo. Abbiamo iniziato un po’ a rallentatore perché dovevamo trovare i ritmi del salto di categoria, ma poi credo che abbiamo ingranato la marcia giusta, trovando equilibrio in mezzo al campo e abbiamo dimostrato di potercela battere con chiunque”.

Un aspetto da migliorare?
“Ci sono anche cose da migliorare. Sono molto concreto e portato a valutare la situazione sotto tutti i punti di vista e penso che abbiamo preso probabilmente troppe reti da palle inattive. Ecco, con i ragazzi lavoreremo ancora più intensamente per migliorare questo aspetto e avere una maggiore attenzione sotto porta, da calcio piazzato”.

Con il nuovo anno arriverà qualche sorpresa di mercato?
“No, il mercato è chiuso. Ho a disposizione una rosa molto competitiva che credo sia completa così. Abbiamo anche recuperato in tempi record Tonelli, è tornato a disposizione D’Addazio. Penso che gli uomini che ho siano più che sufficienti per sostenere al meglio il girone di ritorno”.

Cosa si aspetta da questa seconda parte di stagione?
“L’ho detto e non è una frase fatta: prima di tutto dobbiamo metterci al sicuro. Nel girone di ritorno gli avversari ti conoscono, sanno come muoversi, altri si sono rinforzati, quindi prima di tutto deve rimanere fermo l’obiettivo di quota 40 punti. Poi da lì in poi potremo anche iniziare a pensare ad altro”.



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