di Marco Cencioni
E’ tornato a Sarnano per festeggiare il Natale con la sua famiglia e ha la Maceratese nel cuore. Stiamo parlando di Riccardo Marani, il portiere classe 1995 in forza al Taranto ma di proprietà del Carpi. Con l’ex guardiano della porta biancorossa abbiamo fatto una chiacchierata a 360 gradi, stilando il bilancio del 2013, anno da incorniciare sotto tutti i punti di vista.
Riccardo, come ti trovi a Taranto?
“All’inizio non è stato molto facile calarsi in una nuova realtà, totalmente diversa. Ora, però, mi trovo molto bene. Certo, il passaggio da Sarnano a Taranto è stato difficile. Non abito più con la mia famiglia, frequento una nuova scuola, ma con il tempo tutto è costantemente migliorato. Sono in una città splendida, dove si vive bene e si respira calcio. Gioco in uno stadio calcato da tanti giocatori importanti, come lo Iacovone, sempre di fronte a tantissimo pubblico. Abbiamo dei tifosi davvero encomiabili, vicinissimi alla squadra, caldi e pronti al sostegno in ogni momento: devo ammettere che tutto ciò mi ha davvero aiutato nell’ambientamento”.
Dopo un inizio difficile, siete a quattro punti dal vertice. Facci un quadro del campionato che stai affrontando e delle differenze che hai notato tra i due gironi.
“E’ vero, all’inizio abbiamo faticato parecchio. La squadra era stata costruita non per vincere, ma per stravincere il campionato. Forse abbiamo pagato lo scotto di essere i favoriti. Dopo il cambio di allenatore, quando eravamo a due punti dalla zona playout, le cose sono migliorate ed ora siamo comunque vicini alla vetta. Secondo me è un girone molto difficile, più difficile di quello che ho affrontato l’anno scorso con la Maceratese. Ci sono tante squadre che hanno una storia calcistica davvero importante e che vogliono ottenere il salto di categoria. Sarà dura, ma sono convinto che lotteremo sino alla fine per la vittoria del campionato”.
Segui ancora la tua ex squadra? Sei rimasto in contatto con qualcuno dei tuoi ex compagni?
“Certo che la seguo. Sono informatissimo e non appena posso cerco di sapere subito come è andata la domenica della Maceratese. Sento spesso Benfatto e il preparatore dei portieri, oltre ad alcuni compagni che ora non giocano più a Macerata. Spero davvero che i biancorossi possano vincere il campionato, anche se so che è molto dura e la concorrenza davvero agguerrita”.
Quello che si sta per chiudere è stato un anno davvero magnifico per te dal punto di vista calcistico.
“Magnifico è forse un aggettivo che non esprime al massimo tutto quello che mi è capitato nel 2013. Non pensavo di esordire in serie D con la maglia della squadra con cui sono cresciuto, non pensavo di far parte della rappresentativa nazionale di categoria, tantomeno ritenevo possibile giocare il torneo di Viareggio con lo Spezia. Per non parlare del fatto che sono tesserato con una società di serie B e che gioco a Taranto, in una piazza importante e in cui il calcio è davvero vissuto con passione. Ho vissuto, e sto vivendo, un sogno”.
Per concludere, cosa ti auguri per il 2014?
“Spero di migliorare ancora, di ottenere la promozione in Lega Pro con il Taranto e perché no, di poter giocare con il Carpi nella prossima stagione”.
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