Gremito incontro sulla Sacci, Martini:
“Tra un mese il via ai controlli”

SAN SEVERINO - Il sindaco conferma gli impegni per il monitoraggio ambientale. Il consigliere provinciale Zura lancia una petizione popolare

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San Severino incontro Cementificio

L’intervento del sindaco Cesare Martini

 

Un pubblico numeroso ha gremito il cinema Italia questo pomeriggio per l’incontro “Cemento e rifiuti. Resoconto e prospettive”, organizzato dal comitato Salva Salute di Castelraimondo ed alcuni settempedani con il supporto del comune di San Severino. In apertura di seduta è intervenuto il sindaco Cesare Martini che ha ricostruito tutte le azioni fatte dal comune per garantire la tutela della salute, in relazione all’Aia regionale (autorizzazione integrata ambientale), rilasciata lo scorso gennaio alla Sacci per il rinnovo del forno del cementificio, in cui si ipotizza di bruciare una percentuale di Css, il combustibile solido secondario, ricavato dai rifiuti. Martini ha evidenziato come il comune ha chiesto di poter installare una centralina, sottolineando che sarà utilizzata quella dell’Itis, donata dalla comunità montana. Ha ricordato anche che il comune ha presentato ricorso al Tar contro l’Aia del cementificio Sacci, il quale sarà discusso il prossimo marzo, seguito passo passo dall’assessore all’ambiente Simona Gregori.

San Severino incontro Cementificio 2Il primo cittadino ha annunciato anche che il dipartimento di prevenzione dell’Asur Area Vasta 3 inizierà tra fine dicembre ed inizio gennaio la raccolta dei dati per l’indagine epidemiologica. Martini ha detto che il comune appoggia l’azione del comitato, ciascuno secondo il proprio ruolo di competenza, salutando con favore l’installazione della centralina richiesta dal comune di Castelraimondo all’Arpam, posizionata sulla scuola materna ed elementare di Gagliole, che si trova a soli 700 metri dalla Sacci. “Il suo costo di circa 30 mila euro va ripartito tra tutto il territorio, interessato alla rilevazione della qualità dell’aria, ne parleremo nell’incontro convocato dal sindaco Marinelli il prossimo 6 dicembre in comunità montana”, ha concluso il sindaco.

Ha preso poi la parola Daniele Antonozzi, tra i fondatori del comitato Salva Salute, ora dimesso. Antonozzi ha presentato una serie di dati tecnici, rilevando come con il nuovo forno, la cui installazione è prevista tra sei anni, la produzione di cemnto a Castelraimondo, aumenterà del 150 per cento, che comporterà un consumo maggiore di pet coke (combustibile derivato dal petrolio) del 118 per cento.

San Severino incontro Cementificio 3Nell’autorizzazione regionale è prevista anche la possibilità di bruciare 100 tonnellate annue di combustibile prodotto dai rifiuti. Nei mesi scorsi è stato presentato il piano regionale di gestione dei rifiuti elaborato da Oikos progetti, in cui viene elaborato uno scenario di smaltimento dei rifiuti in regione, tramite termovalorizzazione del Css. Antonozzi ha evidenziato come nel piano si indica come non economicamente conveniente la costruzione di un termovalorizzatore su base provinciale. “Il piano regionale di gestione dei rifiuti ci ha messo in allerta – ha detto Antonozzi – perchè si ipotizza la produzione di 70 mila tonnellate annue di combustibile solido secondario e si fa riferimento all’unica cementeria esistente in regione”.

Antonozzi ha poi spiegato che le emissioni in aria della Sacci sono 10 volte superiori a quelle del vecchio inceneritore Cosmari, pari a 200 mila metri cubi l’ora, contro i 20 mila metri cubi l’ora del Cosmari. “Le emissioni di diossina del cementificio Sacci sono pari al limite massimo previsto per gli inceneritori – ha spiegato Antonozzi – in Europa la media è di 0,02 nanogrammi, mentre la Sacci è a 0,1 nanogrammi è tra i più alti in Europa.”. Tra gli esempi portati dal relatore il caso Italcementi di Rezzato e Mazzano, del tutto simile alla Sacci per capacità produttiva, per cui “si è dato vita ad un percorso partecipato e condiviso con il territorio a partire dal  2005”. L’ultimo documento citato da Antonozzi è un autocontrollo effettuato dalla Sacci sul forno Lepol in cui “si evidenzia un valore di diossina nelle emissioni 150 volte superiore al limite di legge, per cui si tratta sicuramente un errore di unità di misura, ciò mostra che non possiamo fidarci degli autocontrolli quando si tratta della salute”, ha detto Antonozzi. Il professore Stefano Leonesi ha poi illustrato la sua relazione sui venti che dal cementificio spirano verso San Severino, contestando la completezza dei dati inseriti dalla Sacci nella documentazione data alla regione per l’Aia. In particolare Leonesi ha evidenziato come sia stata usata per i controlli la centralina di via Verga, anzichè quella dell’Assam esistente a Roccafranca di Castelraimondo, determinando a suo parere l’elaborazione di un modello matematico non idoneo alla misurazione effettiva della qualità dell’aria. All’ingresso dell’assemblea il consigliere provinciale della Lega Nord Luigi Zura Puntaroni ha fatto distribuire un dettagliato dossier in cui ha inserito tutta la documentazione della sua attività istituzionale relativa al futuro inceneritore, presentando una petizione di iniziativa popolare per chiedere parità di trattamento per i cittadini di San Severino, con un monitoraggio dell’inquinamento e la promozione di un’indagine epidemiologica sul territorio, così come avvenuto in altre casi nelle Marche.



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