Sarnano, ecco il bilancio di previsione: “Nessun aumento nelle imposte comunali”

Approvato il documento relativo al 2013. L'Amministrazione: "Non aumentiamo la pressione fiscale e non sacrifichiamo i servizi erogati"

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Il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli

Il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli

Il Consiglio Comunale di Sarnano, ha approvato, il 18 novembre scorso, il bilancio di previsione relativo all’esercizio 2013. Oggi l’Amministrazione comunale esprime soddisfazione per il risultato raggiunto nonostante «la situazione paradossale – è scritto in una nota del Comune – in cui sono costretti ad operare gli enti locali che, subendo le mutevoli scelte di politica economica operate dal Governo centrale, sono messi nella condizione di poter approvare il bilancio di previsione quando ormai l’anno di competenza sta volgendo al termine.
Nonostante questo stato di fatto la nostra Amministrazione, attraverso una attenta politica di monitoraggio e razionalizzazione delle entrate e delle uscite, è riuscita ad approvare un bilancio che non prevede alcun aumento nella tassazione e nelle imposte di competenza del Comune, senza nel contempo dover sacrificare o diminuire i servizi comunali. Quello del contenimento della pressione fiscale era un impegno che la nostra Amministrazione si era dato fin dal suo insediamento, tanto è vero che dal 2009 ad oggi nel Comune di Sarnano non è stata aumentata alcuna aliquota o tariffa, eccezione fatta per il ruolo idrico, prima oggetto di aggiornamento Istat (le tariffe erano ferme dagli anni ’90) e successivamente di adeguamento al metodo tariffario obbligatorio per legge imposto dall’Autorità dell’Energia.
Quest’anno, in cui la crisi economica sta toccando il suo apice, lo sforzo per non far aumentare la pressione fiscale è stato ancora maggiore, ed il risultato ottenuto assume pertanto ancora più rilievo, anche in considerazione del fatto che a partire dal 2013 il Comune di Sarnano (come tutti i Comuni sotto ai 5.000 abitanti) è stato assoggettato agli stringenti vincoli imposti dal Patto di Stabilità. L’elenco delle tasse, imposte e tariffe che non hanno subito variazioni rispetto al passato è lungo, ma vale la pena rammentarlo: IMU, addizionale IRPEF, imposta comunale pubblicità e pubbliche affissioni, TOSAP, tariffa corrispettivi servizio idrico, mensa scolastica, rette casa di riposo e residenza protetta, tariffe servizi cimiteriali e lampade votive, diritti di segreteria, tariffe utilizzo impianti sportivi, TARSU. A tale ultimo proposito, va sottolineata la scelta operata dall’Amministrazione Comunale di mantenere il regime della TARSU, non passando a quello della TARES; considerato infatti che l’introduzione della TARES (per come è strutturato questo tributo) avrebbe comportato, soprattutto per alcune categorie di utenti, aumenti ingentissimi, l’Amministrazione Comunale ha optato convintamente per il mantenimento della TARSU: ciò ha consentito di non operare alcun aumento di questa tassa, che quindi rimarrà invariata rispetto al 2012, eccezion fatta per il prelievo di 30 centesimi/mq da parte dello Stato, sul quale ovviamente l’ente locale non può intervenire.

Riteniamo che l’obiettivo raggiunto di non aver aumentato la pressione fiscale sia ancora più soddisfacente alla luce di alcune ulteriori situazioni. In primo luogo, infatti, tutti i servizi comunali sono stati mantenuti, ed in alcuni casi addirittura incrementati, come nell’area dei servizi sociali, dove l’impegno finanziario del Comune è aumentato rispetto al 2012, passando da148 mila a 157 mila euro. In secondo luogo, il bilancio prevede alcune nuove voci di spesa rispetto al 2012 (rimborso canone
di depurazione per circa 60 mila euro, fondo svalutazione crediti per circa 50 mila euro, ammortamento nuovi mutui ed isola ecologica intercomunale per circa 57 mila euro) a cui si è fatto fronte con una corretta politica gestionale delle risorse e senza dover aumentare le imposte a carico dei contribuenti. Esprimiamo pertanto la nostra soddisfazione per l’aver centrato anche quest’anno l’obbiettivo di aver tutelato i nostri concittadini. Nonostante la nazione stia attraversando il periodo più difficile dal ‘900 ad oggi, l’Amministrazione Comunale – in linea con quanto fatto dal 2009 – mantiene i servizi esistenti, in alcuni casi li incrementa, ne aggiunge di nuovi, il tutto senza dover inasprire la pressione fiscale a carico dei sarnanesi».



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