di Laura Boccanera
«Non è vero che siamo rimasti inerti rispetto alla richiesta di metterci in regola, è il Comune che non ci ha mai risposto sulla denuncia di inizio attività». A.M., il titolare del ristorante che ieri ha ricevuto la visita della Polizia municipale con tanto di sequestro della canna fumaria, è risentito e amareggiato per quanto successo (leggi l’articolo) e spiega come in realtà, più volte abbia tentato, a partire dall’aprile scorso a mettersi in regola. Ieri i vigili arrivano al sequestro della canna fumaria, troppo bassa rispetto all’altezza dei balconi e alcuni residenti avevano più volte presentato esposti per i fumi del ristorante. «Il locale era un ex kebab – spiega il proprietario – e aveva una canna fumaria di 14 centimetri. Quando l’abbiamo rilevato era in regola, poi visto che la canna era inadeguata rispetto alla ristorazione abbiamo messo un motore a carboni attivi che però non filtra il gas, così la Asur ci ha intimato di smontarlo. Era il dicembre del 2012, nel frattempo ho allertato un geometra per cominciare l’iter per mettere la canna fumaria e regolarizzarmi con la presentazione della Dia lo scorso aprile. Nonostante un sollecito all’ufficio tecnico a giugno – prosegue il titolare – la pratica è rimasta lettera morta. Abbiamo anche integrato il progetto ad ottobre, non potevo però rimanere col locale chiuso”. Il titolare ha attualmente chiesto il dissequestro della canna fumaria ed è in attesa del parere. Dall’ufficio tecnico nel frattempo gli hanno fatto sapere che con molta probabilità la prossima settimana verrà rilasciata l’autorizzazione. «Se avessero agito più velocemente mi sarei risparmiato questa grana – commenta – però è inopportuno parlare di inerzia da parte mia».
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E come di solito si dice “bisogna sentirne sempre 2 di campane” mi sembrava strano un gestore sia così pirla !!!