di Carmen Russo
Sono in media 6 le persone che ogni giorno si rivolgono agli sportelli di Adiconsum nella sede di Macerata, oltre a tutti coloro che contattano telefonicamente all’associazione che tutela gli interessi diffusi dei consumatori e utenti che si trovano in quelle difficoltà create, o meglio evidenziate, dalla crisi.
Distacco delle utenze, interessi con tassi cosiddetti usurai e pratiche commerciali scorrette sono i principali motivi per i quali i cittadini, non sufficientemente informati o che sono stati raggirati chiedono la mediazione dell’Adiconsum. Proprio per sensibilizzare e per denunciare i sempre più numerosi casi di “richieste d’aiuto” è stata organizzata la conferenza stampa, alla presenza della segretaria Cisl di Macerata Lidia Fabbri e dalla responsabile regionale dell’Adiconsum Silvana Santinelli: “I problemi sorgono innanzitutto dalla poca chiarezza nella stipulazione dei contratti: da quelli telefonici, in cui incappano soprattutto gli anziani, alle vendite porta a porta, trappola soprattutto per gli stranieri, a quelli negli acquisti online. Non solo. Si verificano anche truffe nel settore del lavoro: promesse di un impiego o attività formativa in cui si cade a causa della crisi”.
Ma l’emergenza più forte è per le utenze. “Da aprile ad oggi 40 persone si sono rivolte a noi per cercare una soluzione al distacco di acqua, luce e gas – dice Silvia Menatta, addetta allo sportello Emergenza Distacchi – La maggior parte sono vittime inconsapevoli”.
Ci sono nuovi strumenti per far la tutela del consumatore, quali la costituzione in mora e per la richiesta di sospensione della fornitura, in caso di morosità dell’utente con l’introduzione di tempistiche certe e documentate che anticipa il drastico provvedimento. Ancora altri strumenti come la rateizzazione delle bollette, possono essere una soluzione.
Per l’Adiconsum di Macerata è Alessandra Fioravanti ad occuparsi dei servizi non richiesti, attivati arbitrariamente o in modo occulto dalle compagnie. La soluzione -come spiega l’addetta Adiconsum- si chiama diritto di ripensamento esercitabile entro 10 giorni dalla stipulazione del contratto, o si può ricorrere alla conciliazione paritetica. “Una soluzione a portata di tutti, – aggiunge Silvana Santinelli – ma spesso non si è a conoscenza, o sorge la vergogna di essersi fatti raggirare”.
Ad aiutare coloro i quali si rivolgono all’associazione dal punto di vista legale, l’avvocato Diomede Pantaleoni, il quale si dedica in modo particolare ai tassi cosiddetti usurai, ossia gli interessi, su un mutuo o un prestito, che superano una data percentuale, dichiarata usuraia da una legge del 1942. “A volte ci sono interessi che eguagliano addirittura il credito iniziale. Se il tasso è variabile è possibile che non sia cambiato negli anni e salito oltre alla soglia legale, a quel punto si trova un accordo tra il contraente e la banca. In altri casi invece, il tasso di mora unito al tasso di interesse supera la soglia di usura e, se contestato dall’utente, quest’ultimo potrebbe anche non pagare affatto gli interessi, ma solo la somma inizialmente ricevuta. Ma ogni caso è diverso”, afferma Pantaleoni.
“Adiconsum cerca di combattere gli illeciti, ma anche la disinformazione e la superficialità”, conclude la responsabile regionale Santinelli.
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Dove si trova lo sportello? Volevo giusto togliermi qualche sassolino dalla scarpa…..
Stiamo sempre messi meglio è continuano a dire che tutto va bene e la ripresa sta dietro l’angolo ma non dicono di quale secolo. Ma queste grandi aziende hanno regole o non stanno in Italia per cui hanno leggi diverse…. ma in galera non ci va mai nessuno di questi come è?