Sanità, il centrodestra in visita all’ospedale

di Laura Boccanera

Sopralluogo del centrodestra all’ospedale di Civitanova Marche. Questa mattina Erminio Marinelli, Massimo Mobili, Sergio Marzetti e Claudio Morresi hanno chiesto un incontro con i medici ospedalieri per visionare i reparti e sentire gli umori sulla riorganizzazione sanitaria. Ad accoglierli il direttore dell’ospedale Massimo Palazzo e la facente funzione la dottoressa Nadia Mosca. Il tour del centrodestra comincia da radiologia dove il primario Antonio Galassi ha espresso alcuni miglioramenti che dovrebbero essere attuati: “di fatto oggi la guardia attiva è coperta dalla reperibilità e avviene col sacrificio di tutti gli operatori – ha detto –  radiologia a Civitanova ha più o meno gli stessi numeri di quella a Macerata”. Critico Erminio Marinelli: «Nel corso del consiglio comunale aperto il direttore generale Piero Ciccarelli disse che l’ospedale di Civitanova non sarebbe stato toccato, così non è stato». La visita prosegue poi al Pronto soccorso e nel reparto accorpato di otorinolaringoiatria e ortopedia: «Il 75% degli accessi al pronto soccorso sono codici verdi che intasano la sala provocando lunghe attese – continua Marinelli

Ermenegildo Fiacca – direttore di ortopedia

-, questo non è l’ospedale dell’emergenza, ma un ospedale in emergenza». Difende le scelte della direzione sanitaria il primario di ortopedia Fiacca: «Le liste di attesa sono onorate, oggi per una protesi all’anca o al ginocchio c’è un’attesa massima di un mese. Dal 2008 ad oggi gli interventi effettuati sono passati da 1050 a 1320». Ma proprio sull’accorpamento dei due reparti con la riduzione dei posti letto si scaglia il centrodestra: «In questo modo si avvantaggia il privato con Villa Pini – dice Marinelli -,  se da 27 posti letto ne vengono lasciati solo 13 perché l’indice di occupazione è basso significa che chi deve usare il servizio pensa che il servizio non sia dato in maniera adeguata e opta per il privato».  «Non ci si venga a dire che non ci sono i soldi – conclude Mobili -, c’è un reparto completamente chiuso, una nuova ala in corso di realizzazione vengono erogati premi ai dirigenti e oggi l’area vasta ha 3 capi dipartimento di chirurgia».