di Walter Cortella
Non parlo certo del teatro Velluti che dopo il restauro di qualche anno fa è tornato ad essere uno dei più preziosi gioielli della nostra provincia, ma del teatro inteso come esperienza da vivere giorno dopo giorno con altre persone. Da molto tempo ormai a Corridonia non si tengono più corsi di formazione teatrale ma questa lacuna ha i giorni contati. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei locali della Biblioteca Comunale, con l’intervento del sindaco Nelia Calvigioni e di Riccardo Nocelli, presidente dell’Associazione Tuttinsieme, partner del Comune, è stato varato un nuovo progetto denominato C.O.T., acronimo di Corridonia Officine Teatrali. I dettagli organizzativi e gli scopi dell’iniziativa sono stati illustrati da Francesco Facciolli che ne è l’ideatore e il principale artefice. Questo in sintesi il suo pensiero. «Abbiamo voluto riempire un vuoto che persisteva ormai da troppo tempo. Corridonia dispone di un teatro stupendo e noi vorremmo che tornasse ad essere il luogo per eccellenza di formazione teatrale, a beneficio delle nuove generazioni. È un vero peccato lasciare pressoché inutilizzato un tale spazio che molte città, anche più grandi, ci invidiano. Spettacoli sì, concerti e balletti sì, ma anche «Officina» dove ognuno abbia la possibilità di esprimere la propria potenziale teatralità, dove si possa pensare, creare, aggiustare il teatro lavorando e sudando, dove si possa stare insieme per fare qualcosa insieme. Insomma, il C.O.T. è una idea semplice e popolare che diventa teatro per tutti, un luogo “altro” dove è possibile togliersi la maschera quotidiana per indossare quella teatrale e sentirsi liberi e creativi.
In un momento nel quale il contatto con la realtà è sempre più condizionato e contaminato dal mondo “virtuale”, il gioco del teatro, creando un rapporto diverso tra realtà e finzione, può costituire il giusto antidoto contro la solitudine e l’individualismo». Non c’è che dire, un obiettivo ambizioso e di alto profilo, che sicuramente Facciolli& Co sapranno conseguire. Il corso inizia ai primi di ottobre ed è strutturato su tre livelli: bambini, ragazzi e adulti. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e tutte le possibilità. Per informazioni, contattare il 349/2511326. Ma chi è Francesco Facciolli? Chi frequenta il teatro amatoriale non può non conoscerlo, poiché calca da circa trent’anni, e direi con grande successo, i palcoscenici di tutta Italia, da nord a sud, con la sua compagnia «Il teatro dei Picari». In questo lungo arco di tempo ha acquisito una esperienza invidiabile lavorando sodo come attore ma non risparmiandosi come allievo. Ha, infatti, frequentato numerosi corsi di formazione con maestri di prim’ordine, grazie ai quali il suo bagaglio artistico si è arricchito notevolmente. Ha raggiunto una certa notorietà anche come autore dei testi che mette in scena. La sua peculiarità è la Commedia dell’Arte, la espressione più tipica della nostra cultura teatrale.
È entrato nella storia del teatro amatoriale italiano con una memorabile messinscena di «Pulcinella», tratta dall’omonima opera di Manlio Santanelli, con la quale ha ottenuto, ovunque si sia esibito, importanti riconoscimenti da parte di pubblico e critica, da condividere con i suoi bravissimi compagni. Quattro anni fa portò il «suo» Pulcinella al Festival Mondiale di Montecarlo, che con la sua cadenza quadriennale è assurto al rango di Olimpiade del teatro amatoriale. Molte le compagnie di tutto il mondo che aspirano a prendervi parte, ma solo poche riescono a partecipare all’importante kermesse e comunque una sola volta nella loro vita. Ebbene, a Montecarlo «I Picari» ebbero subito uno strepitososuccesso e grazie all’eco di quel successo Francesco Facciolli, appena un mese fa, ha avuto la grande soddisfazione di tenere, proprio nel piccolo Principato monegasco, uno stage di Commedia dell’Arte, unico docente «amatoriale» tra tanti celebri esponenti del teatro professionista come, tanto per fare un nome, JurajBencik, attore e mimo del famoso Cirquedu Soleil e docente presso il J. F. Kennedy Center for the PerformingArts di Washington.Insomma, una bella soddisfazione per Francesco Facciolli, per tutto il teatro amatoriale italiano in generale e quello maceratese in particolare. Sull’onda lunga di Montecarlo, il «Picaro n.1» terrà a breve in quel di Pesaro un laboratorio proprio sulla Commedia dell’Arte. Ecco, questo è Francesco Facciolli, colui che metterà tutta la sua esperienza e la sua passione a disposizioni degli allievi del C.O.T. Il teatro amatoriale locale guarda con grande interesse e ben riposte speranze alla iniziativa che sta per prendere il via a Corridonia. Chissà che da questo primo corso non esca qualche valida «promessa»! Se sono rose fioriranno, recita un vecchio adagio popolare. In bocca al lupo C.O.T.!
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