È un finale sorprendente quello di VitaVita, che ogni anno regala a Civitanova una notte magica ed emozionante. Tantissimi palloni giganti hanno riempito il cielo, sollevati dalle migliaia di persone che, nonostante fossero le due di notte, animavano la città con una esplosione di gioia e gioco. È proprio in questo momento che il Festival Internazionale di Arte Vivente, ideato e diretto da Sergio Carlacchiani e organizzato dal Comune e dall’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche, ha toccato una punta di massimo livello emozionale: un saluto è arrivato dall’alto, quello dell’attore Vittorio Gassman, indimenticabile “voce” di Dante Alighieri, che ha coinvolto tutti i partecipanti con un passo del Paradiso della Divina Commedia. “Per la prima volta – afferma Carlacchiani – dal cielo sono cadute benedizioni e non bombe. Ho dato a VitaVita lo stesso finale della Divina Commedia che, dopo tante tenebre dall’Inferno al Purgatorio, mostra un cammino di luce e speranza”.
VitaVita, quest’anno, ha sperimentato una formula nuova, chiamata teatro del gusto che ha abbinato la ristorazione di qualità, organizzata in ogni angolo del centro e soprattutto del borgo marinaro, a spettacoli di alto livello. Migliaia le persone che hanno potuto apprezzare in centro, al Lido, al borgo marinaro lo street food, i cibi a km 0, gustandosi le perfomance in tempo reale.
“Questa novità ha avuto un alto gradimento da parte del pubblico – sottolinea l’assessore alla Cultura Giulio Silenzi – così come l’indimenticabile finale che ha inondato la piazza di colori e musica. VitaVita chiude una stagione estiva straordinaria, che ci ha permesso anche di ricordare la Giornata della Pace, lanciando da Civitanova l’adesione a chi considera la vita un bene inalienabile e la vicinanza ai messaggi di pace del Pontefice”.
Nel corso della serata sono stati consegnati anche due premi da Giulio Silenzi ed Ivo Costamagna rispettivamente a Franco Cerri, il Gran Signore del Jazz, per la carriera e ad Enrico Zanisi, come “giovane talento”. Proprio i due musicisti hanno deliziato il pubblico del Lido Cluana, con una musica jazz travolgente.
Oltre a loro, ricchissimo il parterre di ospiti: Daniele Di Bonaventura, il Piccolo Nuovo Teatro, gli Agorà, gli Shitar Experience, Serena Abrami, Cesare Catà, i Ribelli dentro, i tanti artisti di strada dal Circo Godot alla Compagnia Mille facce, passando per C’è chi c’ha, Federico Curzi, Magda Clan, Gino Lanzieri e i Circondati Tri Quater. E ancora l’intrattenimento per i più piccoli con le associazioni Il Baule dei Sogni, Le Tate e l’Albero dei Balocchi e gli omaggi al baritono civitanovese Sesto Bruscantini, a dieci anni dalla sua scomparsa, a cura del Coro Polifonico Jubilate e a Don Gallo, prodotto da Lucilio Santoni. Molto sentito l’incontro con l’attore Marco Cocci, realizzato in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali, dal titolo “Testimonianze di vita: contro le dipendenze scegli il talento!”.
“Questa edizione – conclude Silenzi – che vede lo stanziamento di un budget ridotto rispetto a quelle precedenti, sottolinea che si possono fare iniziative di alta qualità con rigore della spesa. Inoltre, grazie alle migliaia e migliaia di persone che hanno movimentato la città, i locali, i bar, i centri ristoro e i ristoranti, c’è stato un notevole ed importante ritorno economico che di questi tempi è un elemento estremamente positivo e che incoraggia per l’edizione del 2014”.
(foto di Luigi Gasparroni e Ciro Lazzarini)
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foto meravigliose. peccato essermi perduto tutto tranne lo spettacolo di serena abrami. troppa calca. troppo poco 1 giorno, troppi eventi, troppa gente, troppa confusione, programma praticamente non rispettato, troppi eventi concentrati dopo le 21 (dalle 18 fino alle 21 non c’è stato o non ho visto NIENTE!), troppo ristretti gli spazi, troppa aria di sagra, troppo magna magna e poca sostanza, solo piazza conchiglia aveva spettacoli e spazi di ristoro insieme, gli altri spazi: o magna magna, o beve beve, o magna e beve, o spettacolo. i concerti rumorosissimi (ma gruppi veramente bravi), non si addicono a cotanta arte di strada e teatro ambulante. mi aspettavo un armonico percorso itinerante, ho assistitito ad una caciara disorientante. con passeggino il mio unico impegno è stato quello di riuscire a camminare. marco cocci chi l’ha visto? lo vedo solo in foto adesso. l’abbiamo cercato in lungo e in largo. in conferenza stampa il direttore artistico aveva detto che non avrebbe scritto orari nel programma e che ogni spettatore si sarebbe creato il suo percorso. invece il programma aveva orari ben precisi, ma niente secondo quanto ho costatato, + stato rispettato. piaazza XX settembre vuota dalle 18 alle 21.30 (sarò stato sfigato io?). dopo, quando ho visto eventi, eran tutti CONTEMPORANEI e pieni di una fiumana di gente. insomma, un bordello. P.S. io ho preso corriera per non prendere auto e multa. al ritorno, ho visto auto dappertutto, parcheggiate sui muri, su via civitanova, sul parcheggio dietro viavai con auto messe in tripla fila, tutte, dico tutte, senza una, dico una, multa. allora che ci mettiamo d’accordo, se bolgia deve essere, lo sia tutto l’anno e non faciano multe al poverello che viene al mercato il sabato mattina a comprare la lattuga per risparmiare qualcosa. più coerenza e costanza per favore.
L’Amministrazione Comunale di Civitanova si è dimostrata ancora una volta fuori dal mondo. Spirano forti venti di guerra, non dall’altra parte della terra, ma a poche migliaia di km da noi, sulle sponde del Mediterraneo. Questa settimana gli USA si apprestano a bombardare la Siria. Papa Francesco sensibile al tema della pace, ha promosso lo scorso sabato una giornata internazionale di digiuno e preghiera. A Civitanova invece si è tenuto il festival Vita Vita, con una significativa novità: massima apertura all’aspetto mangereccio. Gli spazi antistanti Palazzo Sforza, luogo simbolo della città, si sono trasformati in un ristorante a cielo aperto. Insomma un vero “magna magna”, come hanno lamentato tanti civitanovesi contrariati. Se tutto era organizzato – come qualcuno obietterà – si dovevano limitare gli spazi dedicati al palato e aprire momenti di riflessione con i gruppi intervenuti sui temi della pace, nel rifiuto della guerra, in adesione agli auspici del Santo Padre. Nelle stesse ore del festival, presso la Chiesa di San Marone si è tenuta una veglia in cui tanti civitanovesi si sono raccolti nella richiesta della pace e della fratellanza fra i popoli. L’assessore alla incultura Silenzi, in totale confusione mentale (in questi giorni sta progettando il suo passaggio con Renzi, in vista del congresso del PD) esprime massima soddisfazione per quanto “ammanito” e annuncia l’edizione 2014 di Vita Vita, in palese declino. Suggerisco un cambiamento, opportuno alla luce dei fatti: mantenere le due “V” iniziali e modificare il titolo del festival in “Vergogna Vergogna”.
solita festa pallosa niente di nuovo improntata solo sul mangiare e mangiare altro che vita vita …. piazza xxsettembre zero spettacoli … in giro solo gruppi musicali che suonavavono tutti contemporaneamente e sopratutto uno vicino a l’altro … un completo disastro , zero mercatini pochissimi spettacoli poi sopratutto a che ora li hanno fatti sti spettacoli ????io non ne ho visto neanche uno mah ….
x caporaletti. ritengo il suo intervento completamente fuori luogo. critichi nei contenuti la manifestazione e non strumentalizzi ad ogni pretesto per favore. fermo restando che finalmente papa francesco stia finalmente e coraggiosamente osteggiando le vili aggressioni militari di usa, francia e GB, non è che dobbiamo digiunare o protestare o annullare tutti gli impegni presi con gli artisti quando e perchè lo dice il papa!
@ Pantos. Credo, piuttosto, che lei abbia completamente frainteso il mio intervento. Nessun intento strumentale nel mio commento, ma semplicemente l’espressione del mio pensiero. Non obbedienza cieca alle richieste del Papa, ma valutazione obiettiva delle sue proposte. In questo caso sacrosante, dato l’avvicinarsi di un conflitto di cui non conosciamo le conseguenze. Non ho chiesto l’annullamento degli impegni presi con gli artisti, ma di non trasformare un festival in una sagra paesana, in un “magna magna”, come è avvenuto e come lei stesso lamenta. Basta girare per Civitanova per ascoltare sferzanti critiche, a giorni di distanza, sulla nuova impostazione di Vita Vita. Sarebbe stato opportuno, come ho rilevato, a festival già organizzato, creare al suo interno spazi di riflessione sul difficile momento della pace mondiale. Modifiche al programma sono state apportate per altre questioni, quella che io ho posto credo fosse essenziale. Ma organizzatori ciechi e sordi alla realtà hanno ritenuto di non farlo. Rispetto agli eventi, penso che Vita Vita abbia smarrito la progettualità iniziale e stia lentamente scivolando verso il declino, anche grazie ad assessori che non capiscono un fico secco di cultura, preoccupati soltanto di mantenere il potere riposizionandosi politicamente, come sta attualmente avvenendo. “Si alzi forte in tutta la terra il grido della pace”.
L’evento non va cancellato ma migliorato di anno in anno. Okkio amministratori a non ridurre la manifestazione da artistica a magnereccia. Molti artisti vi si esibiscono gratuitamente, non ne approfittate per far guadagnare i porchettari. A buon intenditor…
Che sia festa, magnatoria o funerale non perdono mai il vizio di salire sul palco. E di far incazzare la gente! Tuttomeritovostro! Bravi bravi!!!