di Sara Santacchi
Giornata di riposo per il Matelica, quella di ieri, dopo le fatiche dell’amichevole di domenica che l’ha vista scendere in campo a Fabriano nel triangolare con Reggina e Fermana. Non ci sono stati vincitori né vinti, ma è finito con una stretta di mano e gli applausi da parte del numeroso pubblico intervenuto, nel caldissimo pomeriggio fabrianese. Il fattore caldo l’ha fatta da padrone, soprattutto nella prima partita tra le due squadre che s’incontreranno, con tutta probabilità anche nel prossimo campionato di serie D. Il Matelica s’impone per 1-0 sulla compagine canarina che colpisce due traverse con Negro. E’ Jachetta a chiudere la pratica sul finale dei 45 minuti, andando a segno sullo sviluppo di un calcio di punizione. “Devo dire che ciò che più mi è piaciuto dell’amichevole di ieri – ha commentato mister Carucci – è la prova dei giovani. Hanno corso, rispettato gli spazi, sono stati attenti. Sono stato soddisfatto dal loro atteggiamento e dal fatto che hanno messo in pratica quanto avevamo detto. E’ importante che seguano me, ma anche i loro compagni più esperti e questo l’ho visto”. Una partita dalla quale è difficile poter fare bilanci vista la stanchezza derivata dai carichi di lavoro dei giorni passati, nonché, come detto, dalla colonnina del termometro che segnava 38 gradi. Più brillante la prova con la Reggina, fermata su uno 0-0 con Spitoni a dir poco fondamentale in diverse occasioni e Cognigni a dar fastidio alla difesa amaranto, andando vicino al gol più di una volta. “Con la Reggina è stata una partita diversa – continua Carucci – anche probabilmente a causa dell’orario, dal momento che era più fresco rispetto alla prima. E’ stato giusto l’atteggiamento tenuto dai ragazzi contro una squadra di tre categorie superiore alla nostra e molto più avanti con la preparazione. E’ difficile poter dire di più”. Mercoledì, poi, di nuovo in campo, contro l’Aurora Treia a Cerreto d’Esi (ore 18.30). “In quella partita – conclude l’allenatore Fabio Carucci – cercherò di cominciare a essere più concreto e chiederò ai ragazzi di cominciare anche a spingere di più aumentando pian piano i ritmi”.
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