di Carmen Russo
Si è sviluppato a dismisura nell’ultimo periodo il fenomeno patologico del gioco d’azzardo. Da attività ludica è diventata, in pochi anni, una vera e propria droga, a causa anche dell’aumento di proposte dalle case produttive (slot machines, siti internet di scommesse, lotterie). In una percentuale non trascurabile, responsabile è anche la crisi economica che ha accelerato l’incremento di casi limite. Un processo non affatto virtuoso si innescherebbe a seguito di questa dipendenza atipica, che per le sue caratteristiche viene chiamata “senza sostanze”. Furti, bancarotte, alienazione sociale, crisi familiari sono le conseguenze a cui approdano i giocatori d’azzardo, ma a differenza delle altre droghe, tali effetti negativi non sono immediati. Proprio per questi fattori l’intervento delle istituzioni e delle varie associazioni di supporto si è reso necessario e immediato. Il Consigliere Angelo Sciapichetti, ha, perciò, varato una proposta di legge che tenta di risolvere a monte questo problema. Presentata lo scorso 11 luglio, la proposta è finalizzata a prevenire il vizio del gioco legale per tutelare quelle categorie di persone che più facilmente rischierebbero di cadere in questa rete, nonché evitare le ripercussioni sociali indirette sulla quiete pubblica, l’inquinamento acustico, la viabilità e la sicurezza urbana.
Secondo il consigliere l’ubicazione degli esercizi delle sale da gioco non dovrebbe essere inferiore ai 300 metri dai luoghi frequentati dai ragazzi, inoltre vi dovrebbe essere il divieto di pubblicizzare posti contenenti sale da gioco. Per i gestori, inoltre, viene proposto il divieto di accesso ai locali per i minorennia . La legge prevedrebbe, oltre alla distribuzione nelle sale da gioco legale degli opuscoli Asur, anche un’accurata sensibilizzazione negli istituti scolastici ed educativi, nonché pene pecuniari dai 50 mila ai 100 mila euro per le violazioni di tali regole.
Accanto al consigliere Sciapichetti, durante la presentazione della proposta questa mattina in conferenza stampa, Antonella Ciccarelli e Fabio Mariani, referenti dell’Area Gioco d’Azzardo per l’Associazione Irsama, hanno illustrato i dati sull’espansione del fenomeno e i metodi di contrasto e aiuto che tale associazione fa a livello regionale. “Dalle Slot Machine al Poker On line, l’illusione del divertimento nasconde una vera e propria dipendenza che coinvolge relazioni sociali e lavoro”, dice Antonella Ciccarelli che spiega anche che la fascia d’età colpita è molto varia: “i casi estremi sono stati un ragazzo di 16 anni, frequentante i siti online e una donna di 78 anni maniaca dei gratta e vinci. Da ciò si capisce che i metodi d’informazione e prevenzione non possono essere unici, ma devono considerare tutte le possibili casistiche”.
Non vi è dunque, un identikit preciso del giocatore d’azzardo e questa è la pericolosità rispetto alle altre forme di dipendenza. Come afferma Fabio Mariani “la difficoltà da parte degli utenti nel rivolgersi ai nostri centri di supporto sta nel fatto che chi ne è affetto non è consapevole della gravità e c’è anche una percentuale di vergogna. Eppure, secondo i dati nazionali, i giocatori rappresentano dall’1 al 3% della popolazione”. Sono 313, ad oggi, gli utenti assistiti in tutta la regione, 22 solo a Macerata, 23 a Civitanova, 15 a Camerino. Questi i dati provenienti da “A Carte Scoperte”, progetto di monitoraggio delle attività, progetti e sperimentazioni regionali a favore di giocatori d’azzardo patologici e loro famiglie, quest’organizzazione raccoglie le iniziative del STDP (Servizi Territoriali per le Dipendenze Patologiche), dei DDP (Dipartimento Dipendenze Patologiche), dei progetti GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) del Privato Sociale Accreditato, dell’Associazionismo e gruppi Auto Mutuo Aiuto e della Prevenzione Primaria sul Gap.
Per abbattere l’idea subdola che il gioco regali il sogno è già in programma, per la seconda edizione, un incontro promosso dall’associazione Irsama e dalla Regione Marche, il prossimo 15 ottobre.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Ottima iniziativa del consigliere Sciapichetti, da seguire e sviluppare nel modo migliore, visto che il problema, grazie anche alla voluta distrazione dello Stato, si sta ingigantendo sempre di più.
Il poker online non è gioco d’azzardo lo volete capire o no?
Quanto mi fa rabbia la gente che parla senza essere informata sulla questione.