Correva l’anno 2003 quando, per la prima volta, risuonavano le note dei Berroguetto, prima presenza internazionale al Montelago Celtic Festival, tra le valli appenniniche umbro-marchigiane. Da allora più di un decennio di ricerca e innovazione nel mondo della musica celtica ha caratterizzato le presenze artistiche all’interno della festa druidica più all’avanguardia nel panorama dei festival dedicati a questo genere musicale, organizzata da Arte Nomade in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Comuni di Serravalle di Chienti e Foligno e con il patrocino di Ambasciata d’Irlanda in Italia, Federazione Italiana Rugby e Legambiente, che si appresta a tornare, per l’undicesima volta, il 2 e 3 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti sull’altopiano di Colfiorito. Assicurata in ogni edizione almeno una presenza di bandiera più vicina alla musica tradizionale, il palco del Montelago Celtic Festival ha preteso e ricercato con costanza e perseveranza il contatto diretto con un genere musicale in continua evoluzione, che vede in prima linea moltissimi giovani musicisti europei cimentarsi con una nuova idea di contaminazione. Europei, si! Dalla penisola iberica alla Lettonia, dal Regno Unito al “Belpaese”, cornamuse, arpe e flauti cercano nuovi incastri e soluzioni stilistiche mescolandosi con generi e stilemi musicali diversissimi. Mark Saul, i Kila, Hevia, gli amatissimi e seguitissimi Folkstone, i Rare Folk, i Breabach sono solo alcune delle scelte artistiche di assoluto rilievo internazionale che hanno contribuito a conferire al MCF l’indiscusso primato nella avanguardia del genere. La musica celtica è, oggi più che mai, una musica viva, nel pieno di un nuovo “Rinascimento”, di respiro europeo, che parte dai giovanissimi e che si nutre dell’esperienza dei musicisti più esperti che hanno il coraggio di mettersi in discussione. E quest’anno? La sete di novità del Popolo di Montelago verrà soddisfatta con nomi di altrettanto richiamo e ben 17 concerti distribuiti fra palco centrale e Mortimer Pub: Auļi (Lettonia), Stramash (Scozia), Beltaine (Polonia), Bags of Rock (Scozia), Power Pipes (Austria), The Jar (Marche), Diabula Rasa (E. Romagna), Red Pack (Lazio), Electric Mompracem (Marche), Folkomondo (E. Romagna), Taberna Vinaria (Toscana), Massimo Giuntini Band (Toscana)… tanto per dare l’idea. Per saperne di più è possibile visitare il sito internet.
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