Difficoltà del mondo del lavoro, caso Shalabayeva e dichiarazioni del Vice Presidente del Senato Calderoli nei confronti del Ministro Cecile Kyenge sono stati i temi trattati nei giorni scorsi dal Direttivo Provinciale del Sindacato Pensionati Italiani della Cgil, riunito per affrontare diversi punti all’ordine del giorno ed in particolare i risvolti della situazione politica generale ed i suoi riflessi nel mondo dei pensionati. I lavori sono stati introdotti dal Segretario provinciale dello Spi, Antonio Marcucci ed hanno visto la partecipazione del Segretario Regionale dei Pensionati Cgil, Emidio Celani e del Segretario Generale della Cgil di Macerata, Aldo Benfatto. Marcucci ha fissato alcuni punti che dovranno far da base anche per la contrattazione con gli Enti Locali: «Il problema preminente da risolvere – si legge in una nota – sia a livello nazionale che locale, è quello del lavoro. Senza lavoro non c’è futuro né per i padri, né per i figli; è necessario che il Governo, pur in presenza di una situazione economica difficile, compia scelte di politica economica che possano garantire pensioni dignitose, evitando il precipitare di milioni di pensionati sotto la soglia fatidica della povertà. In tal senso si auspica lo sblocco delle rivalutazioni che, assommato all’inflazione reale, sta erodendo vergognosamente il potere d’acquisto delle pensioni. Chiediamo inoltre al Governo di rivedere i criteri-guida della ridistribuzione della ricchezza, operando sia sul versante dell’IRPEF, sia su quello di una lotta efficace all’evasione. Il Segretario ha anche criticato il comportamento della Regione Marche che, negli ultimi tempi ha compiuto diversi passi indietro nel settore della Sanità ed in particolare sul taglio delle risorse, sulla riforma ospedaliera, specie per ciò che riguarda i tre Ospedali di Macerata, Civitanova e Camerino. La Regione è anche in considerevole ritardo per ciò che attiene la riconversione delle Case della Salute e ancora non sono chiari i criteri con cui sono state individuate le strutture da chiudere e riconvertire».
Sulla relazione del Segretario si è aperto un ampio dibattito che ha messo in evidenza i dati allarmanti della situazione del lavoro maceratese. Dal quadro è emerso che le ore di Cassa integrazione richieste ed autorizzate in provincia a giugno 2013 sono state 499 mila, di cui 114 mila di Cassa integrazione ordinaria, 191 mila di cig straordinaria e 194 mila di Cassa in deroga. In definitiva, mettendo insieme tutti i dati dei primi sei mesi dell’anno, emerge un incremento notevolissimo della Cassa integrazione, pari all’11%, in particolare della Cig straordinaria che conferma lo stato di crisi di molte aziende di media dimensione. Questi numeri, inoltre, si associano ad ormai troppo frequenti ritardi nel pagamento degli stipendi, in alcuni casi di qualche mese. Il Direttivo inoltre, al termine dei lavori, ha approvato all’unanimità due mozioni (una sul caso Shalabayeva, l’altra sulle dichiarazioni del Vice Presidente del Senato Calderoli nei confronti del Ministro Cecile Kyenge).
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il problema, oltre al lavoro, siete voi sindacalisti!
Molti posti sono occupati da non Italiani, UE e non UE. Perché quei posti non li occupano gli Italiani?