di Alessandro Feliziani
Un maceratese al MoMa di New York. Detto così ha un po’ il sapore del sensazionale. Se, però, si dice subito che il maceratese in questione risponde al nome di Dante Ferretti, allora più che di sensazionale si ha la convinzione che si tratti di una sorta di “atto dovuto”. Un riconoscimento che non poteva mancare nel vasto palmarès dello scenografo italiano.
Il maggiore e più noto museo di arte moderna al mondo (due milioni e mezzo di visitatori ogni anno) dedicherà a Dante Ferretti tra qualche mese una mostra retrospettiva dei maggiori lavori realizzati dallo scenografo maceratese per il cinema.
Il premio Oscar Dante Ferretti e la moglie Francesca Lo Schiavo hanno ricevuto la cittadinanza onoraria il 16 luglio 2012 al Comune di Macerata
“Dante Ferretti: design and construction for cinema” – questo il titolo dell’esposizione per la quale sono già in corso i preparativi – sarà inaugurata il prossimo 28 settembre e potrà essere visitata fino al 9 febbraio del 2014. Saranno esposte testimonianze concrete delle scenografie realizzate per oltre cinquanta film, dal “Medea” di Pier paolo Pasolini del 1969, fino ad oggi. Quarantaquattro anni in cui Ferretti ha collaborato con famosi registi, quali Liliana Cavani, Federico Fellini, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Franco Zeffirelli, Marco Bellocchio, Dino Risi, Elio Petri, Brian De Palma e molti altri ancora. Scenografie che hanno fatto meritare a Dante Ferretti numerosi premi, tra cui ben sei candidature all’Oscar e tre statuette vinte – con Francesca Lo Schiavo, sua partner nella vita e nel lavoro – per “The Aviator” (2005), “Sweeney Todd” (2008), “Hugo Cabret” (2012).
Ventidue film con le scenografie di Ferretti, appositamente selezionati, saranno proiettati in altrettanti schermi che formeranno un grande labirinto al centro della mostra. Questa si svilupperà su tre diversi piani, dove troveranno posto schizzi, disegni, bozzetti e oggetti delle scenografie. Si potranno ammirare i lampadari di “Salò”, le statue dei leoni di Venezia, la testa del cavallo del “Barone di Münchausen”, un pezzo di aereo di “The Aviator” e anche l’orologio di “Hugo Cabret”.
Oltre che essere un tributo all’attività ultra quarantennale di Dante Ferretti, la rassegna dedicata all’artista maceratese sarà anche una “riscoperta” del modo di progettare nel tempo scenografie per il cinema ed in particolare per il cinema d’autore; dal metodo più tradizionale della costruzione materiale delle scene, fino alla nuova tecnologia digitale. “Questa mostra – si legge nella presentazione apparsa sul sito internet del Museum of Modern Art – serve anche a documentare questa transizione di pratica cinematografica attraverso la sua selezione e organizzazione dei disegni, installazioni di grandi dimensioni, e la proiezione digitale”.
La mostra, presentata dal MoMa e realizzata in collaborazione con Cinecittà Luce, è organizzata da Ron Magliozzi e Jytte Jensen, curatore del dipartimento cinema del museo americano. Collaborano, inoltre, Antonio Monda, professore dell’Università di New York e l’artista Marina Sagona.
Per chi ha in previsione di compiere un viaggio a New York tra fine settembre e i primi giorni di febbraio, la visita alla mostra dedicata a Dante Ferretti sarà un’occasione irripetibile per conoscere meglio l’arte del nostro famoso conterraneo ed anche un’opportunità per visitare il Museum of Modern Art (MoMA), che si trova a Midtown Manhattan, sulla 53ª strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue. Oltre alle collezioni permanenti del museo (dipinti, disegni, sculture, progetti d’architettura, oggetti di design, fotografie, serigrafie, illustrazioni, film e opere multimediali) si potranno visitare in quel periodo altre due importanti mostre temporanee: una dedicata a Edward Hopper ed altri pittori americani suoi contemporanei ed un’altra sull’arte surrealista di René Magritte.
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Un maceratese di cui andare orgogliosi per il suo lavoro internazionale….
Grande Dante!!!!