“Sono felice di poter dare un aggiornamento sulla prevendita del Festival”. Il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli commenta gli ultimi dati relativi a Nabucco e Il Trovatore. “Nonostante il grandioso risultato dello scorso anno – prosegue – e i tempi difficili in cui versiamo attualmente, abbiamo un incremento di fatturato incoraggiante, pari al 13%”.
Il botteghino, infatti, segna un incasso medio per serata – ne sono 9 in cartellone – di circa 40mila euro, con 700 biglietti venduti. Nel 2012, nello stesso periodo di riferimento, l’incasso medio per serata era di circa 35mila euro, con 570 spettatori prenotati. Continua la vendita di un maggior numero di biglietti, ma a prezzo più basso: all’incremento del 13% di incasso, infatti, corrisponde un più 22% di prenotazioni.
“Desideroso di omaggiare una grande voce del territorio – afferma Micheli – come quella di Beniamino Gigli, stella planetaria dell’opera lirica, dispiace molto, invece, constatare che il concerto in cartellone non è allineato a questi risultati lusinghieri. Questo è un evento in cui il Macerata Opera Festival crede fermamente, nel desiderio di valorizzare i beni immateriali e i valori culturali del nostro territorio che da qui si sono dipartiti per contagiare il mondo intero.
Vita e arte di Beniamino Gigli rientra in un progetto triennale di esaltazione dei talenti maceratesi, occasione per il territorio, provinciale e regionale, di celebrare un grande del passato. Questo concerto ci aiuta anche a sentirci legati come comunità. In questo momento la tomba di Beniamino Gigli necessita di urgenti restauri strutturali e conservativi: uno spettacolo che sensibilizzi sul tema e faccia capire alle giovani generazioni l’eterno valore di questo grande artista e ne tenga viva la memoria, anche mantenendo in condizione decorosa il suo monumento funebre, ci sembra necessario. Purtroppo, allo stato attuale, lo sbigliettamento è assai scarso. Forte del successo della serata “Del Monaco” dello scorso anno, contavo di bissarlo con questo straordinario recital. È un concerto filantropico, con costi tenuti al minimo, per raccogliere più possibile fondi da devolvere in beneficenza. Ciò detto non possiamo assolutamente permetterci che l’evento vada in perdita: il pareggio di bilancio rimane un obiettivo fondamentale. Mi trovo perciò qui a chiedervi – conclude il direttore artistico – di segnalare la vostra presenza, prenotando il posto o i biglietti che vorrete comprare per il concerto Gigli. L’invito è rivolto a tutti, cittadini, imprese, associazioni; aiutateci a raggiungere la quota necessaria entro una settimana per non dover annullare questo straordinario omaggio al territorio”.
A dare forza al progetto Vita e arte di Beniamino Gigli ora c’è il coinvolgimento del Rotary, del Fai, dell’associazione “Il Paesaggio dell’Eccellenza” e di Confindustria.
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Micheli sembra Berlusconi: “La crisi non esiste dato che il le prevendite dello sferisterio sono migliori del 2012”! 🙂
(E’ una battuta)
E i biglietti gratis per i soliti???? Mi raccomando non facciamo cacciare una lira a chi se lo può permettere…
(Non è una battuta)
Ci scuserà l’entusiasta direttore artistico Micheli, ma perchè dovremmo comperare i biglietti per questo concerto visto che non sappiamo neppure chi canterà? questo approccio sembra un po’ discutibile, visto che sappiamo da tempo che le voci allo Sferisterio contano poco (sicuramente meno di altre componenti secondarie della lirica, cioè i registi), però per un concerto sono sicuramente fondamentali, visto che un concerto normalmente si ascolta e c’è ben poco da guardare, non ci sono “mimi”, lustrini, paillettes, costumi (che per anni hanno catalizzato attenzione e risorse dello Sferisterio in modo evidente e dannoso). Ora, Micheli non ci dice chi canterà; dal programma dello Sferisterio non arriva alcun ulteriore utile ragguaglio. Visto che oramai a livello nazionale imperano “eventi” come quello di qualche giorno fa dall’Arena di Verona con la Clerici (!!) che sembrava più uno spettacolo circense che il tempio della lirica, dubito che questo tanto propagandato “evento” (termine quanto mai improprio, mutuato più dal linguaggio del gossip che da quello della lirica, dove si dovrebbe parlare semplicemente di “concerto”) possa attirare qualcuno così a scatola chiusa.