Si cerca di salvare il salvabile nella difficile situazione della Conceria del Chienti. Il liquidatore Marco Luppa ha depositato il ricorso per ammettere la società al concordato preventivo. L’azienda si trova ora in liquidazione e cresce la mobilitazione per salvare di una delle più antiche fabbriche di Tolentino (leggi l’articolo). L’attività proseguirà fino al 30 settembre, il tempo per definire il piano complessivo di ristrutturazione con tutti i soggetti coinvolti. Fondamentale il passaggio al concordato preventivo che consentirebbe lo sblocco degli anticipi commerciali con le banche che aderiranno e di acquisire la finanza necessaria al proseguimento della produzione. Sarebbe una boccata di ossigeno per evadere gli ordini in portafoglio. Marco Luppa annuncia anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Tra lunedì 17 (il 50%) e lunedì 24 saranno saldate le buste paga di maggio. “Sono rammaricato del disagio procurato – dice Luppa- per il ritardo di 9 giorni ma auspico che con la procedura nei prossimi mesi non accada più”.
L’attività del liquidatore in questi giorni è stata incentrata principalmente nei contatti con i principali clienti per verificare la disponibilità a continuare negli ordinativi dando fiducia al marchio CDC. Risposte positive sono venute da Sergio Rossi, Christian Dior, Louis Vuitton, Tod’s, Bottega Veneta, Christian Louboutin, Fratelli Rossetti, Ballin, Iris Fabi, GGR e altri. Un rapporto che prosegue ma condizionato alla continuità produttiva. “L’impresa è ardua – continua Luppa – ma non lascerò nulla di intentato per salvare la Conceria del Chienti, auspico che nella prossima settimana il Tribunale di Macerata possa dare parere favorevole alla proposta”. Lunedì invece è previsto l’incontro con il Governatore Spaccaa cui il liquidatore illustrerà il piano di ristrutturazione. Entro il mese verrà presentato il progetto cooperativa ai dipendenti per valutarne la fattibilità in tempi brevi.
Solidarietà ai lavoratori che subiscono gli effetti della crisi, in particolare quelli della Conceria del Chienti arriva dal PdCI e Sinistra per Tolentino . “Gazebo in piazza” e un manifesto “Emergenza lavoro, salviamo 90 una storia di 90 anni”
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E’ una maledizione, è una distruzione fatta in serie, se riandiamo indietro di qualche hanno notiamo che
le industrie create, e condotte dai titolari, sono andate bene, quando viene a mancare la persona che ha
speso una vita,, l’industria muore per incapacità o forza d’inerzia: sarebbe bene ricordare la Fornace e
Laterizi, i Cantieri Metallurgici, le Pelletterie Gabrielli ed ora la Conceria. Questo la dice lunga sul fatto
che una nuova generazione di imprenditori, non riescono a superare le proprie difficoltà. E’, e sarà un
De Profundis generale, perché stando cosi le cose, la situazione peggiorerà. Naturalmente con un sindacato
che non ha colpe, ma che è rimasto ancora arretrato di 40 anni.