di Laura Boccanera
Il panettone indigesto è ormai digerito. Il 28 giugno, le tonnellate di sabbia inquinata ammassate all’ingresso del molo sud saranno ormai solo un brutto ricordo. La ditta che sta lavorando alacremente da circa un mese sta terminando la bonifica che consiste nella suddivisione della ghiaia, una selezione che divide la sabbia maggiore a 2 millimetri da quella inferiore. L’ipa infatti è presente solo nelle particelle più piccole che vengono caricate sui camion e smaltite come rifiuto speciale, mentre le particelle maggiori, dopo i controlli incrociati di un laboratorio privato e dell’Arpam possono essere riutilizzate come ripascimento. Grande è la soddisfazione dell’amministrazione che ha in programma una grande festa per “inaugurare” lo spazio recuperato e sottratto alla città dal 2008. “Nella bandiera blu c’era un’ombra – ha detto l’assessore all’ambiente Giulio Silenzi – ora il vessillo è veramente blu”. L’annuncio è stato dato questa mattina alla stampa dall’assessore all’Ambiente Giulio Silenzi, alla presenza del Sindaco Tommaso Claudio Corvatta, del dirigente Franco Capozucca e del funzionario Ufficio tecnico Paolo Raganini. “Grazie all’impegno profuso da Silenzi – ha detto Corvatta – e al contributo delle altre istituzioni pubbliche quale il Ministero, la Regione Marche, la Provincia di Macerata –
l’Amministrazione dimostra i risultati del lavoro intrapreso ad un anno dal suo insediamento. Siamo riusciti laddove il centrodestra ha fallito lasciandoci in eredità solo battaglie legali e polveroni. Il risanamento di questa area è un risultato importante da tanti punti di vista, dalla sicurezza ambientale all’immagine turistica e ne siamo fieri”. L’assessore Silenzi, ripercorrendo la vicenda iniziata lo scorso anno, parla di iter esemplare. “E’ passato un anno dall’insediamento della Giunta e abbiamo risolto un problema gravoso per questa città, un risultato che è il frutto dell’impegno e di una serie fortunata di coincidenze. In pochi mesi abbiamo affidato l’incarico, presentato un progetto, superati gli scogli più difficili della Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente essendo il nostro un sito inquinato di interesse nazionale, partecipato e vinto un bando regionale che ci ha assegnato 434 mila euro di finanziamento, pari all’80% della spesa complessiva per bonificare. Al Comune dunque tutto è costato meno di 100mila euro”. Ma l’addio al panettone non è l’unica novità. Pare infatti che si stia lavorando anche per risolvere definitivamente il problema dello chalet Brigantino”.
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Complimenti. Ben fatto. Passando da quelle parti è già tutta un’altra veduta. Finalmente possiamo riappropriarci di un luogo caro a noi civitanovesi.
Un furgone carica tutto quel panettone !!!!!!!!! e un camion cosa carica ?????? finalmente si sta risolvendo qualcosa x LA CITTA’ DI CIVITANOVA
Eccellente risultato dela Giunta Corvatta, direi il migliore da quando si è insediata. Complimenti e spero che questo sia l’inizio di una lunga serie, dopo tanti flop o cose poco chiare. Se questa operazione l’avesse fatta il centrodestra mi sarei complimentato anche con loro.
BRAVISSIMO DOTTOR CORVATTA, BRAVISSIMO SILENZI. MI RACCOMANDO CONTINUATE COSI’.
Complimenti! Bravi Civitanova ringrazia
Era ora il Panettone inquinato se ne va. Tutto è bene quel che finisce bene.
Se il Panettone se ne va ci guadagna la città,l’ambiente e l’immagine della città. E’ però corretto far conoscere a chi legge come ci si è arrivati a questa soluzione.
Dopo anni di rimpalli,magistrati,ecc e disattenzioni e carenze ad opera anche di tecnici e procedure fantasiose della Giunta di centro destra si arriva …alla tanto annunciata bonifica(?). A fine settembre 2012 la conferenza dei servizi presso il Miniambiente si riunisce per approvare almeno questa era l’intenzione della nuova Giunta Corvatta la Bonifica del l’area,del Panettone.
Alla Conferenza erano presenti i tecnici del Ministero il Vice Sindaco di Civitanova, due tecnici dell’Arpam di Macerata un ingegnere del Comune di Civitanova,un geologo incaricato dal Comune di Civitanova due tecnici della Regione e due della Provincia di Macerata. Presenti anche un esponente di Cittaverde e un militante del M5S di Civitanova.
La Conferenza inizia male.I tecnici ministeriali che avevano istruito il progetto di Bonifica presentato dal Comune e vagliato preventivamente da una pletora di tecnici da enti e istituzioni pubbliche non aveva tutti i requisiti per essere approvato. Le procedure tecnico amministrative ancorché sollecitate non erano complete.
Gelo nella sala riunioni,panico. Se bocciato il progetto il Comune avrebbe perso la possibilità di concorrere al bando regionale per i finanziamenti per le aree inquinate da Bonificare.Bando che scadeva il giorno successivo.
I vari tecnici presenti compreso quello comunale cercano di contro dedurre le determinazioni del ministero ma i limiti progettuali erano troppi per parlare di Bonifica.
Niente Bonifica. Nella Conferenza dei servizi al Miniambiente l’intervento dl Vice Sindaco che prendeva atto della carenza documentale ma chiedeva comunque una approvazione e l’intervento del rappresentante di Cittaverde assieme al buon senso dei tecnici e dirigenti ministeriali Giangrazzo,Cuccaro e Gasparrini hanno fatto si che da quella Conferenza dei Servizi si uscisse con una anche se diversa approvazione progettuale.
Alle 14 finisce la riunione della Conferenza dei Sevizi con una approvazione di compromesso utile, la Messa in Sicurezza Permanente di quell’area.
La differenza fra la Bonifica è la Messa in Sicurezza Permanente è sostanziale . La prima prevede oltre che la rimozione della parte del territorio inquinato anche la eliminazione della fonte che ha prodotto l’inquinamento. La seconda ,la Messa in Sicurezza Permanente è sostanzialmente il “confinamento” dell’area inquinata dalle matrici ambientali :aria suolo,acqua,ecc.
La MSP prevede la rimozione del suolo e del sottosuolo inquinato il posizionamento in profondità di un telo di materiale plastico isolante e il riempimento con ghiaia pulita. Coin questa operazione che non ha niente di altamente specializzato o scientifico l’area ritorna fruibile e sicura .
Una approvazione importante , utile che ha consentito al nostro Comune di per poter concorrere al bando regionale per la bonifica e successivamente l’assegnazione da parte della Regione dei fondi necessari al ripristino ambientale.Di tutta questa vicenda rimane un solo elemento negativo e preoccupante: Che fine ha fatto la FONTE INQUINANTE?
Ancora non è dato saperlo. Forse la fonte inquinante gli IPA Idrocarburi è come Il mistero di Pulcinella. Tutti lo sanno o lo pensano ma nessuno lo può dire.E’ importante saperlo non solo per eliminare radicalmente la causa dell’inquinamento ma anche perché secondo la legge chi ha inquinato deve pagare !
E la città i cittadini hanno fortemente pagato sia in termini finanziari sia in termini economici e di immagine. Si festeggia la fine del Panettone e festeggiammo anche noi la vittoria per la città e in qualche modo un successo degli ecologisti.
Finalmente a fine Giugno calerà il sipario sul Panettone Inquinato e sarà festa ma onestà intellettuale significa anche dire le cose come veramente si sono evolute e concluse. Alla FESTA si poteva giungere molto prima e meglio dalla data annunciata se solo la giunta precedente e successivamente i tecnici che vi hanno lavorato compresi quelli del Comune avessero fatto procedure corrette, risposto per tempo alle sollecitazioni e chiarimenti progettuali sollecitati dal Ministero dell’Ambiente e l’amministrazione comunale attuale avesse meglio e con rigore vigilato.
Si afferma tutto ciò non per intestarci o cointestarci la fine del Panettone Inquinato ma per narrare con oggettività,senza strumentalizzazioni politiche , per sfatare interventi miracolistici che nessuno ha compiuto.
Dei risultati ottenuti siamo molto soddisfatti perché per anni ci siamo battuti anche quando altri tacevano contro il Panettone inquinato .Per quella battaglia abbiamo subito denunce e tacciati di danneggiare l’immagine della città .I fatti alla fine hanno fatto di tutto questo giustizia e per noi è doppia festa.