di Enrico Maria Scattolini
MA NESSUNO VUOL VINCERE ‘STO CAMPIONATO? San Cesareo e Sambenedettese si fanno impallinare al momento decisivo: la prima in casa dalla resuscitata Ancona, la seconda al “Benelli” di Pesaro. Rinunciando quindi alla possibilità di approfittare l’una dell’eventuale passo falso dell’altra.
IL TERMOLI (-) si accontenta del pareggio a Scoppito contro la modesta Amiternina, laddove il successo sarebbe stato invece imperativo per riportarsi a ridosso della capolista (-2) e della Samb (-1), per poi sfruttare un comodo (abbastanza) finale di stagione.
LA MACERATESE piange lacrime sempre più amare sul latte versato (-). Basta fare un po’ di conti, dopo i risultati di ieri, per accorgersi che i biancorossi, con i punti persi per strada nelle trasferte di Isernia e Teramo (San Nicolò) e domenica l’altra in casa contro l’Angolana, nella migliore delle ipotesi si sarebbero allocati addirittura in cima alla classifica, nella peggiore ad una sola distanza dalla capolista. Al limite dell’inverosimile!
LE CHIACCHIERE COMUNQUE STANNO A ZERO C’è da accontentarsi di quello che la benamata ha ottenuto. Che è molto per una matricola: sicurezza matematica dei play-off e splendida stagione (+++). Aggiungerei anche bilancio in ordine. Dettaglio non proprio trascurabile, di questi tempi.
LA DOTTORESSA TARDELLA ED IL FUTURO DELLA SOCIETA’ – Mi auguro che tutto ciò convinca Mariella nostra a rinunciare a comprensibili esitazioni ed a confermare a tutto tondo il suo impegno per il prossimo anno (+). Magari incominciando a programmare sin da subito. Con il beneficio di un pizzico in più di esperienza e il concreto aiuto di qualche volonteroso.
DI FABIO RESTERA’? Affronto con lui il delicato argomento, prendendolo alla larga, nell’infuocato dopo gara di Casal del Marmo. ”Ormai è fatta …”, mi avventuro nell’introduzione. “In che senso?”, mi risponde sorpreso. “La certezza dei play-off, intendo.” “Sì, è quello che volevamo qui a Roma. Noi puntavamo soprattutto all’immediato riscatto dopo lo scivolone contro l’Angolana, che ci ha purtroppo impedito di allungare a quattordici risultati la striscia positiva. Ci tenevamo”. “Ora però avrai finalmente una settimana tranquilla. Magari ne approfitterai per tifare per la Fermana, impegnata nella finale di Coppa Italia che vale promozione in serie D.” Perché dovrei farlo?…” “Perché corre voce che tu sarai il nuovo allenatore dei “canarini” se saliranno di categoria.” Di Fabio, intuito il pericolo, conclude secco, ma con un largo sorriso: ”Io non ho contatti con nessuno.” Neanche con la Tardella (+)?
IL RITORNO DI CICCHI (+). Davanti alla mia telecamera. Fra i tanti e motivati rimpianti, uno in particolare lo angustia: ”Peccato che la Maceratese probabilmente dovrà disputare i play-off lontano dal suo meraviglioso pubblico.” Materia molto dibattuta in questa rubrica.
MA NON E’ ANCORA DETTO, dopo l’ultimo turno shock (+). Nel mirino dei biancorossi il terzo posto del Termoli, ora sopra solo di due gradini: con un incontro facile a Teramo, ospite del già retrocesso San Nicolò, ma prima anche uno casalingo abbastanza problematico contro la pericolante Angolana. Che sarà affrontato con qualche problema di formazione per i presumibili provvedimenti disciplinari del giudice sportivo dopo l’Amiternina.
INCREDIBILE DICTU A questo punto non escluderei neanche la Sambenedettese. Che deve difendere il suo secondo posto e le residue chances di riaggancio al San Cesareo, dopo la batosta di Pesaro, con: (a) morale a pezzi; (b) almeno un paio di squalifiche importanti, per le espulsioni di Napolano e Ianni; (c) stipendi arretrati; (d) due avversari con il coltello fra i denti come le disperate Isernia al “Riviera delle Palme” e Recanatese in trasferta. Ma forse esagero (-).
SOTTOSCRIZIONE POPOLARE PER MELCHIORRI (+) L’urlo che ho lanciato al secondo, magistrale e determinante gol dell’attaccante biancorosso mi ha portato vicino all’arresto in flagranza di …reato, per il malcelato fastidio provocato alle guardie penitenziarie che, dalla tribuna, assistevano alle evoluzioni sul campo dei loro colleghi. Ma il mio entusiasmo è stato subito sostituito dall’amara/realistica constatazione che quella prodezza poteva essere probabilmente una delle ultime offerte da Melchiorri al tifo biancorosso ed a me medesimo (che poi è la stessa cosa). Ma si può rinunciare ad un campione del genere? Egoisticamente no!!! Allora perché non pensare di porre mano al portafoglio personale, integrando le finanze della società, per convincerlo al generoso sacrificio di restare? Ricordo che una cosa simile, almeno per quello che mi riguarda, accadde anni addietro con Perrotta. Ma già immagino che qualcuno mi prenderà per matto!!!
QUELLO CHE LE CRONACHE HANNO TACIUTO (-) Leggo i giornali e mi accorgo che nessun cronista romano riferisce del finimondo accaduto negli spogliatoi, al termine del match. Epicentro l’incontenibile e coraggiosa Tardella.
TARDELLA/1: Arriva decisa in sala stampa e dichiara: ”Dedico questa vittoria alla mamma di Montanari…”. Resto ammutolito, pensando a chissà che cosa. La Presidentessa però chiarisce subito.”…ha accompagnato il figlio qui a Casal del Marmo, ma è stata bloccata all’ingresso perché sprovvista del documento di identità. A nulla è valso il mio intervento, così come per il fratello di un tifoso biancorosso nelle medesime condizioni. Anzi, io stessa ho corso il rischio di restar fuori perché il mio tesserino di presidente biancorosso, con tanto di foto, rilasciato dalla Lega Nazionale Dilettanti, non è stato giudicato valido…” “…perché?” “Perché è privo della mia data di nascita.”
TARDELLA/2. “I nostri spogliatoi sono senza acqua, e quindi non è possibile fare la doccia.” “Un bel guaio con questo caldo.”
“Ho incaricato un mio collaboratore di racimolare nei bar circostanti una cinquantina di bottiglie di “minerale”. Spero che siano sufficienti.” “Ma anche i giocatori dell’Astrea avranno lo stesso problema?” “Non credo: passando davanti al loro stanzone ho sentito il rumore dei rubinetti aperti.” “Il Direttore sportivo laziale Tolu sostiene che il problema riguarda l’intero impianto. Da stamattina ci stanno lavorando, inutilmente, i tecnici.” “Se è così, avrebbero dovuto rimediare in qualche modo. Magari cambiando la sede della partita.”
TARDELLA/3. ”L’arbitro non ha visto il fallo di mano dell’attaccante dell’Astrea al momento del pareggio.” “Ci ha pensato Melchiorri a rimediare.” “Resta il fatto che ogni domenica dobbiamo subire, mettendo a rischio i nostri investimenti. Non mi sembra che questo sia un problema che possa preoccupare l’Astrea. ”Traduzione: la squadra romana è formata da dipendenti del Ministero degli interni..
TARDELLA/4 La Presidente poi se ne va, seguita però dagli addetti allo stadio che avevano ascoltato l’intervista, sorpresi ed insofferenti di tanta esplicita chiarezza. Uno dei quali, poco prima, aveva (giustamente) preteso il controllo del mio tesserino di iscrizione all’Ordine dei giornalisti, imponendomi di declinare le mie generalità per verificare se fosse effettivamente il mio, o magari trovato per strada. Uno sforzo di memoria immane, per la mia età.
TARDELLA /5. La replica, un attimo dopo, sul piazzale antistante l’edificio, con Mariella, imperterrita, al centro della contestazione dei suddetti interlocutori. La porta a vetri m’impedisce di afferrarne i contenuti, ma dai gesti intuisco che non si tratta di una discussione propriamente amicale.
TANTOCHE’, poco dopo, arrivano in sala stampa due agenti della Polizia di Stato che mi chiedono conto e documentazione televisiva di quanto accaduto.
NULLA DI GRAVE, MA SICURAMENTE TROPPO per una normale partita di calcio che, per l’Asrtrea, non aveva fra l’altro alcun significato.
LA POLIZIA CHE… SCORTA LA POLIZIA Confessa però il DS Tolu, con me in simpatia dopo il battibecco dell’incontro di andata: ”Però un po’ di ruggine c’era fra Maceratese ed Astrea. Dall’”Helvia Recina” il nostro pullman è uscito con la scorta dei poliziotti.” Ma va; questa proprio non la sapevo!
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