Penultimo appuntamento con Civitanova Classica Piano festival. Sabato 16 marzo al teatro Annibal Caro arriva l’omaggio a Beethoven da parte del maestro Bruno Bizzarri: “Ascoltare Beethoven è un’esperienza coinvolgente e sconvolgente insieme: l’enorme complessità tecnica della sua musica non gli ha mai impedito di arrivare con forza diretta al popolo”. Così Bizzarri, insegnante di generazioni di musicisti civitanovesi ha introdotto questa mattina in conferenza stampa il concerto che si terrà sabato 16 al teatro Annibal Caro di Civitanova Marche, penultimo appuntamento della rassegna curata dal Maestro Lorenzo di Bella. “L’Amministrazione ha portato aventi con la massima convinzione il progetto musicale del Maestro Di Bella – ha detto Silenzi – che abbina l’esibizione di artisti di livello internazionale a quella di giovani talenti locali. Siamo arrivati al penultimo appuntamento del “Piano Festival” raccogliendo un grande successo di pubblico, che sono sicuro arriverà al suo clou sabato per ascoltare il talento del Maestro Bizzarri”. A sottolineare l’importanza della serata per Civitanova e per il suo territorio è stato lo stesso Di Bella: “L’appuntamento del 16 porta a compimento il progetto “Civitanova Classica Piano Festival” che vede il pianoforte strumento protagonista e principe con l’obiettivo di porsi come vera e propria eccellenza del panorama musicale regionale. Il Maestro Bruno Bizzarri, al quale sono legato personalmente perché da lui ho ricevuto la prima formazione al Conservatorio di Pesaro, è l’immagine e l’icona della creatività e della vena artistica della nostra città. Ci auguriamo che questo evento riceva il giusto riscontro da parte della comunità civitanovese”. Il recital è interamente dedicato a Beethoven (Sonata n. 5 in do minore, op.10 n.1; Sonata n. 17 in re minore, op. 31 n.2; 6 Bagatelle op.126). Civitanova classica si chiude il 10 maggio con la Filarmonica Marchigiana, diretta dal tedesco Joerg Iwer, con due solisti d’eccezione: il violinista canadese Alexandre Da Costa e il pianista Lorenzo Di Bella alle prese rispettivamente con il Concerto per violino Op.35 di Tchaikowsky ed il Concerto n.2 di Mendelssohn.
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Il taglio interpretativo del maestro Bizzarri è stato sublime nel secondo movimento della Tempesta,l’adagio. Questo è il suono del pianoforte romantico ,con la passione e l’impeto domate da una linea melodica dolcissima e struggente.Immagino che Beethoven l’avrebbe suonata così.Queste note valgono una vita,arrivano direttamente all’anima e sembra di ascoltare qualcosa che già conosciamo e che è dentro di noi,che ci mostra il lato nobile e più sublime di ciò che siamo. Il terzo movimento,l’allegretto ci ha sollevati quasi fisicamente ,proiettati , travolti e trasportati con sentimenti contrastanti di gioia,nostalgia ,malinconia e struggimento.Anche dopo averlo ascoltato cento o mille volte ,ieri sera l’emozione è stata ancora nuova,avvolgente,assolutamente nuova ma sempre fedele a se stessa ed il maestro Bizzarri ha saputo toccare le note più profonde del mio cuore.
Grazie
Eliana Leoni Marcelletti