Le piccole stazioni non sono più presenziate, biglietterie automatiche, controllo automatizzato, edifici in comodato per fini sociali. Quelle più importanti inserite in contesti urbani di valore hanno invece una diversa attenzione del gestore della rete. Con investimenti sulla struttura adibita direttamente al trasporto ferroviario ma anche mettendo a profitto le aree a servizio di questa. Questa la filosofia che muove gli interventi di RFI. Macerata entra pienamente nella seconda ipotesi. Da qui parte il telecontrollo della linea Civitanova-Albacina, qui transitano ogni giorno circa 900 viaggiatori che utilizzano i 41 treni che vi fanno servizio.
Relativamente piccolo, circa 90 mila euro, il valore dell’intervento, equamente cofinanziato da RFI e Comune di Macerata per i due nuovi ascensori alla stazione di Macerata, ma altre operazioni sono in corso che interessano la realizzazione di nuove strutture negli edifici dismessi.
Il taglio del nastro questa mattina con il Sindaco Romano Carancini e Luciano Frittelli, Direttore Territoriale Produzione di Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’infrastruttura del Gruppo FS Italiane. Installati sul primo e sul secondo marciapiede, mettono in comunicazione i binari con il sottopasso pedonale che collega Piazza XXV Aprile con Via Urbino, facilitando così anche la mobilità urbana tra le due zone della città.
“Un’opera di grande valenza per i cittadini realizzata – ha detto Carancini – ad un costo limitato e che agevola la mobilità sia per la stazione sia per il collegamento pedonale tra due zone della città, una struttura che va preservata da vandalismi”. L’intervento rientra nel piano di Rete Ferroviaria Italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed il miglioramento dell’accessibilità delle stazioni. I due ascensori – a funzionamento oleodinamico – sono realizzati con struttura trasparente in vetro e acciaio e possono trasportare fino a 8 persone ciascuno. Sono muniti di telecamere di sicurezza e saranno in funzione dalle 6 alle 21.30, seguendo lo stesso orario di apertura e chiusura del sottopassaggio pedonale. “Non risolviamo con gli ascensori il problema dell’acceso alle vetture – precisa il direttore Frittelli- che però viene agevolato attraverso il nostro servizio gratuito a chiamata con elevatore, su questa tratta abbiamo realizzato numerosi investimenti per automatizzare la linea e renderla più sicura ed economicamente compatibile con il traffico passeggeri.
Il nostro ruolo è di mantenere la linea efficiente e valorizzare le aree delle stazioni principali. A questo scopo abbiamo ceduto in locazione al Consorzio Agricolo Ambiente e Assistenza un immobile dismesso e l’area adiacente (nella parte sud-est verso via Cincinelli ndr) della stazione da adibire dopo ristrutturazione ad attività sociali e mercato ortofrutticolo. Nella zona opposta che era in uso al Contram, l’azienda sta valutando alcune opzioni con la stessa azienda di trasporti su gomma. Saranno anche dismessi tutti i binari morti. Per quanto riguarda il servizio che svolge Trenitalia in convenzione con la Regione Marche non è nostra competenza, ma con la palese difficoltà ad operare nuovi investimenti sarebbe un successo già riuscire a mantenere l’esistente”
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Ascensori indispensabili…
Bloccare invece via Roma da anni senza fare nulla…
Chissà dove si sposterà ora il florente commercio che prima era solito offrire le proprei grazie ed i propri favori nei pressi ed intorno all’area ora ceduta in locazione??
poi ci sono i bus sostitutivi.
ma non la dovevano chiudere la stazione di MC?
IMPAGABILI, questi amministratori, sempre pronti ad arrivare primi degli ultimi.
Proprio come chi si compra la frusta prima del cavallo.
Questi si attrezzano per la Stazione, senza tenere in nessun conto che la ferrovia sarà sicuramente
dismessa. Certo che in quanto a tirare fumo sugli occhi sono veramente
inarrivabili.
Meritano il nobel degli incapaci.
Le opere a sostegno dei disabili sono sempre le benvenute, anche se sono destinate a durare poco, come la stazione. Alcune cose, però, non mi tornano:
1) si parla di 41 treni, ma leggendo l’orario su trenitalia, le corse per Fabriano sono 17 e 5 di queste sono effettuate con bus, quindi 12, se agiungiamo il ritorno abbiamo 24 corse.. e le altre 17?
2) Gli ascensori funzioneranno dalle 6 alle 21,30. Peccato che il primo treno per Fabriano, sempre leggendo l’orario Trenitalia, parte alle 5,20. Se qualcuno dovesse salire su quel treno e dovesse aver bisogno dell’ascensore? L’ultimo treno sempre per Fabriano parte alla 21,39, però l’ascensore chiude alle 21,30… stesso problema.
3) Quando avremo qualche carrozza più nuova e meno puzzolente e convogli che impieghino meno tempo per fare quei pochi chilometri che fanno? A Civitanova si arriva prima in macchina che in treno…. tutto dire!!!!!!