Dalla nostra lettrice Marina Santucci riceviamo la seguente segnalazione corredata da fotografie a proposito dello stato di incuria in cui versa il sottopassaggio che collega Piazza Guglielmo Marconi, il Convitto, e via dei Sibillini:
“Il sottopassaggio è collettore di importanti flussi giornalieri di studenti e di passanti e collega il centro storico con la zona Mameli; è quindi una delle vie di accesso pedonale a Macerata.
A parte lo stato pietoso in cui versa l’interno (luci staccate, infiltrazioni importanti a ogni pioggia con conseguente formazione di pantani di una certa profondità ed ampiezza, gocciolare dalle crepe del soffitto,gocciolare di pioggia all’interno della plafoniera a soffitto in cui passa l’elettricità, intonaci staccati… siamo sicuri sicuri che tutta la situazione sia in “sicurezza”?)”
Visibili sono le crepe, le perdite dal soffitto e un pezzo di intonaco staccatosi – spesso diversi centimetri – a maggio 2012 dalla parte del convitto quando non era ancora terminato l’anno scolastico e quindi molto frequentato , anche dagli studenti:
“Ricopriva parte della parete sulla sinistra dell’ingesso (circa 1 metro e mezzo quadrato).
Ebbene, oramai da quasi un anno la situazione è quella che vedete: gli adetti del Comune si sono limitati a collocare una transenna senza neanche aver il buon senso di trasportare via le macereie, che a tutt’oggi restano lì, a terra. La pianta che cresce nella prospicente aiuola cresce libera secondo il dettato delle stagioni, a seconda del clima si nota verdura rigogliosa con fiori o seccume indistinto.
Mi domando: quanto è complesso , difficile, costoso, fare una manutenzione del genere? E’ normale che a quasi un anno dal crollo non si sia :
1.portato via i calcinacci;
2.rimosso, se si ritiene non stabile , la parte di intonaco rimasta attaccata alla parete;
3. non dico risistemare la parete ( troppo costoso? ), ma almeno tolta la transenna e potato la pianta?
Per quanto tempo ancora ( anni? mesi? settimane? ) la situazione resterà come la vediamo oggi? E non è che il “crollo” sia nascosto , perchè faccio notare che siamo proprio di fronte al convitto, su una via pedonale obbligata per accedere al centro storico, dove ogni giorno passano decine e decine di persone e dove, prontamente, è stata posta la transenna.
E’ tanto ( troppo?) chiedere un minimo di decoro?
Propongo, se il Comune non ha i mezzi, che dia l’autorizzazione a privati cittadini di pulire e buttare i calcinacci.”
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Sono finiti i soldi per queste cose,chissà perchè?
Ma pochi anni fa non si era intervenuti sul quel sottopasso (eliminando tra l’altro le piastrelle in mosaico) rimettendolo a nuovo?
Possibile che in poco tempo è diventato paragonabile ad un sotopassaggio del quartiere più disastrato di Calcutta?
Ma hanno usato materiali/impermeabilizzazione/luci prese ad un asta fallimentaredi cose di seconda mano e fallate???
Ma per favore!!!!Mi intendo di questi lavori;basterebbe togliere l’intonaco che cade da solo,ripulire e stuccare con la malta romana il muro lasciandolo a “faccia vista” come gli altri muri perimetrali che si notano nelle foto..praticamente un lavoro da poche centinaia di euro….Cara Marina a Macerata le elezioni sono ancora lontane!!!
ma l’Ufficio Tecnico nel comune di Macerata è efficente? da maggio 2012 ad oggi, non è stato possibile inviare due operai comunali muratori a sistemare quell’intonaco? secondo me, in merito all’accaduto, è evidente che un pò di responsabilità da parte di qualche amministatore ci sia!!