Pubblichiamo di seguito una lettera inviata da Sabino Patruno, coordinatore regionale di Fare per Fermare il Declino, il movimento fondato da Oscar Giannino, in cui sono candidati tre maceratesi: Massimo Raparo, Sergio Martellini e Tommaso Perfetti (leggi l’articolo):
Gentile Direttore,
In questi giorni si fa un gran parlare su tutti gli organi di informazione regionali di candidati, lotte nei partiti e fra alleati per designare nomi e poltrone. È insomma tutto un totocandidature, che francamente più che divertire, finisce col dimostrare, ancora una volta, quanto ormai siano lontani i partiti tradizionali dalla vita civile e dalla realtà ormai drammatica in cui la maggioranza dei cittadini si trova a vivere ogni giorno.
Devo essere onesto, anche noi per qualche istante siamo stati tentati dal contattare il personaggio di turno, magari l’imprenditore blasonato o la personalità del mondo accademico per proporgli una candidatura, ma alla fine abbiamo deciso di percorrere una strada nuova. Non ci siamo accapigliati fra noi, per decidere chi dovesse stare in lista. Abbiamo semplicemente deciso nella maniera più serena e democratica possibile, evitando personalismi e dinamiche di parte. Certo, siamo consapevoli di non aver potuto scegliere necessariamente i migliori, ma ahime non ci è stato concessa l’opportunità di tenere primarie aperte, come faremo in futuro. Il signor Berlusconi prima e il signor Monti poi, hanno infatti deciso di disporre della costituzione a proprio piacimento, obbligandoci ad elezioni anticipate e a un periodo di non trascurabile incertezza, prima sulla data dello scioglimento delle camere e poi sulla questione del numero di firme necessario a presentarsi alle elezioni.
Nonostante queste difficoltà, che credo comprenderà, visto e considerato che il nostro movimento è nato in luglio, riunendosi per la prima volta nelle Marche soltanto il 23 settembre, abbiamo invitato, tutti i “Fattivi” iscritti a candidarsi, fornendo motivazione e curriculum. Successivamente ogni comitato si è riunito, in alcuni casi formalmente, in altri informalmente via mail e ha votato o scelto i nomi da proporre al tavolo regionale per camera e senato. Infine, tutti insieme, nel coordinamento regionale, abbiamo scelto le persone da candidare, cercando di coprire tutto il territorio regionale, con persone di stimata competenza, chiara integrità morale e animate da tanta voglia di fare, facendo soprattutto affidamento sulle valutazioni di ogni singolo comitato locale. Ciò ci ha condotto a comporre una lista di persone vere, che ogni giorno si impegnano nel loro campo, dalla libera professione alla scuola, dall’impresa alla ricerca di un lavoro stabile. Queste persone stanno sacrificando lavoro e famiglia, per inseguire un sogno che non ha precedenti nella storia repubblicana: far nascere dal basso, un partito di popolo, che possa dirsi veramente liberale e democratico.
Io personalmente mi sento di ringraziarli tutti e di invitarli a continuare a percorrere la strada tracciata in quella soleggiata domenica di settembre, in cui ci siamo riuniti in poco più di cinquanta persone, per ritrovarci oggi, a distanza di pochi mesi, a concorrere alle elezioni politiche forti di una base di oltre 1400 militanti e migliaia di persone che hanno voluto lasciare un segno di fiducia nei nostri confronti.
Siamo consapevoli di aver fatto tanto, ma che ciò non è ancora abbastanza, per cantar vittoria, ma noi nasciamo per rimanere e segnare col nostro impegno, la vita civile del paese tanto oggi quanto nell’avvenire.
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E’ UNA BELLA NOVITA’. SPERIAMO CHE CE LA FACCIA
Almeno è una novità. Una delle novità. Non riesco ad immaginare quelli che dopo aver protestato inveito chiesto il cambiamento torneranno a votare tutti quelli che ci hanno portato alla rovina.
Fermare il declino e’ un movimento inutile in quanto non contempla la sovranita’ monetaria.
Cio’ significa che i tre ragazzi maceratesi non conoscono l’attuale sistema monetario.
Nei giorni scorsi ha fatto il giro del web la dichiarazione dell’imprenditrice veneta che, alla trasmissione di Santoro, denunciava la moneta-debito.
A livello locale abbiamo blog che lo spiegano come :
-Lo Sai Marche
-No a massoneria e NWO Macerata.
Sovranità monetaria, subito.
Ma non per l’Italia, altrimenti il signoraggio l’avrebbe Roma ladrona.
La sovranità monetaria deve essere regionale.
Per la moneta delle Marche proporrei di denominarla “marchetta”.
Un nome, una garanzia.
Questo come primo passo, ovviamente.
Se non dovesse bastare a superare la crisi del debito, si potrebbe passare alla sovranità monetaria provinciale, poi a quella municipale, per finire a quella individuale.
E che ci vuole, no?
Scusatemi ma sono allibito da questi discorsi sulla sovranità monetaria. Il valore della moneta deriva dalla credibilità di chi la emette. Di Lire o Dobloni maceratesi ne potrai stampare quanti vuoi ma più ne stampi e meno valore avrà. Pagherai quindi un chilo di pane 100.000 lire. Poi magari farai anche un bell’acquisto di gas naturale per riscaldamento con la russia che vuole i dollari. Tu cambierai le tue belle lire in dollari e ti accorgerai che metà dello stipendio servirà per pagare il riscaldamento. Facciamo molto prima a tornare al baratto. Credimi.
Questa mattina ho ascoltato per un attimo Oscar Giannino in televisione. Confermo la valutazione positiva sulla sua competenza in particolare sui temi della econpmia e onestà intellettuale . Non mi riconosco sulla sua posizione eccessivamente negativa sul ruolo dello Stato (che è cosa diversa dai partiti) e credo che , almeno per ora, il suo moviemnto sia troppo focalizzato sui temi dell’economia sepurre questi siano oggi molto importanti. Faccio quindi i migliori auguri a chi si sta impengnando a questo progetto che mi sembra comunque positivo ed importante per il panorama italiano (abbiamo bisogno di una destra e una sinistra riformatrici a mio parere che competono lealmente) anche se debbo essere un pò dubbioso sulla possibiità di costruire , in italia, un partito di popolo e liberale (nella storia italiana i liberali avranno pesato al massimo il 5% dico male ?) . Ma bisogna essere ottimisti .
In tempi meno sospetti , dopo la lettura di “La banca o la vita” (Marco Saba), ho fatto anche opera di dottrina nel mio territorio sul signoraggio ( non equivocate sul mio nick name, appellativo datomi da mio nonno Vincenzo per le mie poche ma significative intemperanze) e sulle altre nefandezze del sistema finanziario.
Penso che sia quasi impossibile Fermare il Declino sic stantibus rebus, bisogna pensare ad un ambito ( io sono sicuro che sia quello comunale) in cui si facciano gran parte delle scelte di come spendere il denaro pubblico, levandolo dalle mani dei politici o peggio della Pubblica Amministrazione. Poi potremmo stare in Italia, nell’unione europea, nel Comecon, nella Unione Galattica n. 22, non ci importa…sapremo a livello comunale con che prendercela e fargliela pagare ( ovviamente in senso monetario).
Ma per arrivare a questo che bisogna fare? Fondare un ennesimo partito? Fare una rivoluzione più o meno armata? Fare come Cromwell in Inghilterra? Le rivoluzioni non hanno prtato mai a niente; se fai un partito avrai tutti contro ( Banca Mondiale, FMI, BCE, Banca d’Italia, Stato, Regioni, Province, Associazioni Mafiose, Massoneria…) quindi non ci resta che..piangere.
Veramente c’è un plurisecolare organizzazione da copiare per tipo di amministrazione e per ragioni di fondo ma………è perennemente perseguitata e comunque ha altre armi che mi accingo a pulire.
…..a Bruxelles si fanno ormai il 92% delle leggi di Germania, Francia e Italia (nonche’ degli altri stati dell’area Euro) e di fatto , dopo il fiscal compact, anche la finanziaria -atto cardine del governo- e’ sotto sorveglianza.
……….quindi e’ inutile che vi chiediate se vince Grillo o Silvio o Bersani: tanto in ogni caso NON-CAMBIA-NIENTE. Dopo l’ultima passata di trattati, di fatto comanda la UE. Persino Bankitalia ci ha perso molti dei suoi poteri, almeno sulle banche “sistemiche” e le resta solo la sorveglianza della “piccole” (sotto i 30 miliardi).
( da google )