La mareggiata colpisce ancora

I danni di Beatrice a Porto Recanati

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Fondamenta Bebos

di Stefano Palanca

La mareggiata lungo la costa di Porto Recanati spazza via ombrelloni, lettini e soprattutto la spiaggia. Ancora una volta sotto torchio per due ore un tratto della riviera nord di Scossicci già minacciata dalle mareggiate invernali, prese di mira le spiagge del centro in sofferenza nell’ultimo anno e la solita zona a sud della pineta, l’area di Santa Maria in Potenza, per circa un chilometro. Tutto è successo in poco tempo, neppure due ore, a partire dalle 3 di questa mattina nonostante il mare in crescita fosse previsto per le 6. A quell’ora, invece, i giochi erano fatti e i bagnini si leccavano le ferite come prede assalite da una belva: il mare. Sul lungomare Lepanto, in pieno centro, le solite spiagge in deficit hanno ancora subito la forza dei marosi e i disagi per gli ultimi turisti non mancano, come pure per i bagnini.

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Marco Pagliericcio (Chalet Panetti)

“Abbiamo tolto quaranta ombrelloni nelle prime due file e per fortuna non abbiamo perso niente in mare” dice Marco Pagliericcio dello chalet Panetti “ma non sappiamo dove mettere gli ultimi turisti. Senza poi contare il lavoro della nottata e quel che faremo per riordinare la spiaggia”. Per oltre cinquecento metri, infatti, la linea di costa è da rifare e il dislivello in alcuni punti è di oltre un metro, in altri mezzo metro, in altri c’è uno strapiombo per arrivare in spiaggia come da Gioia di Puglia che ha probabilmente perso diversi lettini e ombrelloni inghiottiti dal mare.

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Circolo della vela


Deluso e stanco Eugenio Mirate del Circolo della vela, fortunatamente “illeso” da  punto di vista delle attrezzature ma con la spiaggia in stile invernale e i lettini accatastati alla buona. “Il mare quest’anno ci ha davvero martoriato e una stagione del genere anche il prossimo anno ci distruggerebbe, c’è poco altro da dire”. Anche all’Oasi il mare è arrivato tra le prime file, ma senza la forza erosiva di cinquanta metri più a sud, all’Acapulco di Pino Frisario che la prende con filosofia: “Ormai siamo a fine stagione e di clienti ce ne sono rimasti pochi, quindi poche lamentele. Vedremo se la sabbia prevista per proteggere la costa arriverà anche qui da noi, ora aspettiamo le mareggiate invernali”.

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Chalet Gioia di Puglia


Danni alle attrezzature, alle spiagge e nervi dei bagnini anche nella riviera nord, a Scossicci e in quella sud, a Santa Maria in Potenza. Sulla costa turistica per eccellenza a nord della città, infatti, chi ha potuto ieri alle 12 aveva già sistemato al gli ombrelloni. “Purtroppo questa è la situazione ogni volta che c’è un mare potente” spiega Mauro Monina coi clienti della spiaggia a sud del locale in bilico sui lettini “e dobbiamo solo aspettare che qualcuno capisca l’importanza delle scogliere a difesa delle nostre strutture”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alberto Artibani suo confinante, che però pensa alla sua situazione visto che il suo ristorante, una terrazza sul mare, sembra sempre più sospeso e potrebbe rischiare grosso. “Non ci sono commenti da fare: qui siamo messi male e serve qualcosa per salvare i locali” sono le uniche parole del ristoratore.

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Chalet Mauro


Dalla parte opposta, all’estremo sud, nella zona di Santa Maria in potenza, la stessa storia. Qui i bagnini non hanno perso la spiaggia perché già ridotta all’osso, ma ore di sonno per mettere in sicurezza gli ombrelloni e impiegato tanta fatica. “Ancora una volta ci siamo stati costretti ad alzarci per salvare lettini e ombrelloni” racconta Marco Antognini <e il lavoro si raddoppia ogni volta>. A dare l’allarme del mare improvvisamente in crescita ai suoi colleghi della zona è stato Enzo Pandolfi, svegliato dal forte vento prima che si calmasse e lasciasse spazio al mare in tempesta e alle onde alte due metri. “Non riuscivo a dormire e alle 2,30 sono uscito a guardare il mare che stava crescendo, ma la cosa non sembrava preoccupante” racconta Pandolfi “poi però in 10 minuti si è scatenato l’inferno e abbiamo tolto tutta l’attrezzatura in spiaggia. Neppure sul finire di stagione siamo stati graziati dal maltempo”.

 

 

 

 

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Chalet La rotonda

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Chalet Bebos


 
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