L’estate nera degli hotel
Milani: “Prevediamo il 50% in meno di turisti”

Il presidente provinciale di Federalberghi attacca il governo Monti e le tasse. Non va meglio a Civitanova, anche se la situazione è in continua evoluzione

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Porto Recanati

di Stefano Palanca

L’estate della riviera maceratese sembra partire a rilento, almeno per gli hotel, e la punta di diamante del turismo della Provincia ne è la prova. La flessione nelle strutture ricettive di Porto Recanati è innegabile, ma la situazione cambia di giorno in giorno e le prenotazioni arrivano e modificano il registro degli arrivi. Peggio, almeno in qualche hotel di Civitanova, che mostra alti e bassi che dipendono forse più dalle aspettative e dalle speranze.  Per qualcuno la colpa è dell’Imu, per altri delle alte tasse in generale ma negli alberghi i turisti diminuiscono i giorni di permanenza e aspettano fino all’ultimo per prenotare.
Il presidente della Federalberghi di Macerata Massimo Milani non ha dubbi su quella che sarà una delle peggiori stagioni estive degli ultimi anni: “Col Governo Monti, l’Imu e agli altri aumenti delle tasse che abbiamo avuto, avremo un calo molto alto: prevediamo che questa estate arriveremo al 50% in meno dallo scorso anno. Questa è la realtà: il ceto turistico medio si può permettere la vacanza e le percentuali degli ultimi due week end sono significative, attorno al 20% di occupazione, chi più e chi meno, dalla montagna alla costa”. Mario Storani dell’Hotel Mondial sul corso Matteotti di Porto Recanati la vede nera e prevede il 30% in meno a fine stagione visto che luglio e agosto sono ancora sotto il 40% di prenotazioni: “Il week end è sempre pieno, ma durante gli altri giorni non decolliamo e non è un buon segno. Non abbiamo aumentato i prezzi dagli scorsi anni ma la gente

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Nicoletta Biagiola dell’Hotel Bianchi

stenta a prenotare e chiede sconti”. Poco meglio all’Hotel Bianchi di Nicoletta Biagiola affacciato sul lungomare con luglio già all’80% e agosto al 40%, ma i problemi sono anche altri. “La richiesta delle camere va piuttosto bene, decisamente meglio del ristorante. Ultimamente, infatti, tutti si sono messi a fare i cuochi e ci perdono proprio i ristoratori di tradizione come noi. Il ristorante non va perché c’è troppa concorrenza, ma poi se qualcuno si trova male a tavola da altre parti, a rimetterci sono quelli che sanno davvero fare il mestiere”. Sulla stessa lunghezza d’onda, almeno in fatto di turismo e movimento, anche all’Hotel Enzo e nei due hotel di Scossicci, il Brigantino e il Giannino. I buchi evidenti ci sono a prima di ferragosto e dopo il 20 del mese caldo, pieni tutti i fine settimana, quasi vuoti dal lunedì al venerdì. La media, per ora, è del 50% di occupazione a luglio e poco sopra ad agosto. Unica, forse, mosca bianca delle strutture ricettive è l’Hotel Life, tra il centro della città e prima della riviera di Scossicci. Da aprile, infatti il quattro stelle nuovo di zecca con un solo anno di vita è sold out e il titolare Emanuele Properzi è decisamente soddisfatto: “Questa stagione” sottolinea “è partita bene e il calo è solo dell’altra nostra struttura in campagna, la country house Cipolla d’Oro ma con altre prospettive e dislocazione visto che è lontana dal mare e lo stile è differente. Ma siamo comunque al 70%”.
A Civitanova, infatti, non decollano le strutture ricettive consolidate ma Claudio Gattafoni del Miramare è pieno di speranze e vede il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. Il presidente degli albergatori civitanovesi, infatti, spiega: “Ci sono buone prospettive per il futuro, ma è presto per dirlo. Ormai da qualche anno il last minute è di casa e si vive, raggiungendo buoni risultati, proprio di quello. Per ora le prenotazioni che si concretizzano sono discrete”.

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Massimo Milani, presidente di Federalberghi Macerata

Il fine settimana, infatti, gli hotel sono pieni come dicono al Girasole, circa al 90%, ma poi si scende al 25% per il resto del mese di luglio e di agosto. Stessa storia anche all’Hotel Roma e al Chiaraluna di Umberto Testa e con le stesse cifre: occupazione del 25% in questo mese, attorno al 20% nel mese di agosto, pieno il week end e poco, solo lavoratori di passaggio, in mezzo alla settimana. “Col sole la gente chiede disponibilità il giovedì ma poi rimangono per due giorni. E’ un presagio per i prossimi mesi” dice il titolare dei due hotel mentre a cantar vittoria è Stefano Mei dell’Hotel Velus, quasi tutto esaurito ora e quasi tutto ristrutturato. “Vuoi che ci stiamo rammodernando, vuoi che abbiamo migliorato il servizio e che siamo l’unico vero albergo sul mare, sarà una buona estate. Solo qui, almeno per ora, i dati migliorano dal 2011:  giugno al 70%, ben oltre il 70% a luglio e già al 70% in agosto. “Forse c’è una piccola ripresa” spiega Mei “e un lieve aumento dalla stagione passata”.



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